Data Center, il lato grigio della Rete
Quanto consuma realmente un data center? Apple, Microsoft, eBay e altri colossi del web stanno muovendo grossi capitali per alimentare i loro datacenter con energie alternative. La disponibilità di combustibili fossili è destinata a finire, i cambiamenti climatici sono già in atto e l’umanità deve tentare di tutto per evitare il surriscaldamento globale. Sostenibilità e risparmio energetico sono le nuove parole chiave. Anche chi opera nel settore delle tecnologie digitali dovrà assumere politiche più ecologiche.
Così i datacenter, per evitare collassi della griglia, ricevono quantità enormi di energia: i gestori decidono di pompare energia nelle infrastrutture dei datacenter a oltranza, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. A causa di internet si sono diffusi numerosi generatori a gasolio utilizzati in caso di emergenza. I vecchi generatori a gasolio sono tra i nemici peggiori della salute ambientale.
Un panorama spaventoso se si considera che la tecnologia promette di salvare il mondo. Le email sono descritte come l’alternativa sostenibile alle vecchie buste da lettere. Nei messaggi di posta elettronica si legge “prima di stampare questa pagina, pensa bene agli alberi”, di contro, sulla tradizionale posta recapitata a casa, dovrebbe apparire qualcosa del tipo: “prima di rispondere per email, pensa bene a quanti elettroni saranno abbattuti”. Non c’è scampo, ogni azione, se non ben studiata, prevede forti impatti sull’ambiente. Così, come esiste la carta riciclata e la mobilità sostenibile per la consegna, sono nata datacenter sostenibili.
Chi ha un sito internet può utilizzare servizi hosting più virtuosi, alimentati da energie pulite o che compensano le emissioni prodotte con programmi di riforestazione. Alcuni esempi virtuosi ci sono: “Emerson, network power” già dal 2007 ha lanciato una roadmap per l’uso intelligente delle fonti energetiche con la strategia Energy Logic. Energy Logic sfrutta l’alternanza tra la virtualizzazione dei server e la modularità dei sistemi di raffreddamento dell’aria e riesce a ridurre il dispendio di elettricità del 74 per cento.
Pubblicato da Anna De Simone il 2 Gennaio 2013