Damiana: effetti e controindicazioni
Nota ai tempi dei Maya, come tonico, diuretico e lassativo, la damiana è una pianta appartiene alla famiglia delle Turneraceae che può essere sorseggiata in infusi prima di andare a letto, per sedurre, può essere assunta via orale, capsule o gocce, per curare l’asma, la bronchite, il diabete, la dissenteria, la dispepsia, le emicranie, la paralisi. Oppure può essere fumata, anche se non è un gesto particolarmente consigliato, e non si tratta di rigidità mentale ma di danni alla salute.
Damiana da fumare
Le foglie contengono un glicoside cianogeno, resine, un olio essenziale, tannini e una sostanza amara non ben identificata. Quando fumiamo questa pianta, il processo di combustione produce diverse tossine nocive, per questo il fumare questa erba non è un metodo raccomandato anche se facile e legale, basta rollarne un certo quantitativo come fosse tabacco, formato spinello o inserito in una pipa.
Una alternativa è la vaporizzazione, con cui si riesce a estrarre tutti i composti chimici contenuti nella Damiana, mantenendo tutta la loro efficacia al momento dell’inalazione. Restano sempre da preferire altre modalità di consumo, efficaci e più salutari.
Damiana: proprietà
Tra le proprietà di questa pianta, più richieste e popolari, ci sono indubbiamente quelle antidepressive e tonico stimolanti, motivo per cui viene consigliata per curare insonnia, stress e ansia, stanchezza generale e depressione.
Damiana: effetti
Ci sono altri effetti legati all’uso di questa pianta che risultano importanti anche se meno noti. Utilizzando l’olio essenziale, si ottengono ottimi risultati contro la tosse e la bronchite, e anche se si soffre di ansia, scoprendo che questa pianta svolge anche un’azione espettorante. Ancora meno nota e sfruttata la sua leggera attività diuretica e antisettica delle vie urinarie che la rende un prezioso rimedio naturale in caso di cistite, infezioni della vescica e del tratto urogenitale.
Damiana: gocce
Troviamo, in gocce o in capsule, il fitocomplesso, anche prescritto per ripristinare il desiderio sessuale e sembra avere successo sia con le donne che con gli uomini. In caso sterilità, può essere di aiuto, e contrasta la diminuzione della libido e della prestazione sessuale, cura l’impotenza e la frigidità. Anche se non si ha nessuno dei precedenti problemi, usando la damiana si può godere delle sue proprietà afrodisiache, note anche nel passato.
Damiana: controindicazioni
Ad oggi, sulla carta, non ci sono controindicazioni particolari anche se è meglio non esagerare perché può creare dei problemi di insonnia, attacchi di mal di testa o dolori al fegato e alla prostata. Chi assume dei particolari farmaci, meglio che controlli se essi non vanno ad interagire con la damiana, soprattutto nell’ambito di patologie che riguardano i livelli glicemici, come il diabete.
Damiana In Erboristeria
La sua fama di afrodisiaco oscura le restanti proprietà che, oltretutto, non sono sempre del tutto provate in modo scientifico e vanno a mescolarsi con le credenze popolari antiche e con cure più esoteriche che mediche. Altra caratteristica che viene associata subito alla Damiana è la sua appartenenza alla categoria di droga vegetale, erba legale da fumare.
Per il resto le si associano proprietà ipoglicemizzanti, antiulcerogeniche, antinfiammatorie e afrodisiache ma di fatto mancano studi clinici sull’uomo che confermino la sua efficacia terapeutica, ci sono spesso delle ricerche in corso, preparatorie. E’ consigliata spesso per il trattamento di problemi quali depressione, letargia, dipendenza psicogena, dispepsia nervosa e stipsi atonica, di fatto, anche se i risultati sono a volte non molto soddisfacenti.
C’è attesa per l’esito di alcuni studi che indagano l’effetto della Damiana nelle terapie antitumorali, le speranze sono molte ma molte sono anche le prove da raccogliere prima di affermare con certezza che è una cura efficace.
Da millenni, invece, nella medicina popolare, questa erba spopola come afrodisiaco e come panacea di tutti i “mali” che riguardano la sfera sessuale sia maschile che femminile. Nella medicina tradizionale la troviamo anche nelle cure di infiammazioni della vescica, nefriti, diabete ed esaurimenti nervosi. In ambito omeopatico la si trova in vari formati, pronta per l’uso: granuli, gocce e tintura madre, da assumere con dosi che variano da individuo a individuo, meglio rivolgersi ad un medico prima di cominciare il trattamento.
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Pubblicato da Marta Abbà il 29 Maggio 2018