Daikon, sembra un nome di un supereroe ed invece è un ortaggio di origine asiatica conosciuto anche come ravanello invernale, ravanello cinese o giapponese. Lo si coltiva soprattutto in Asia e lo si fa da tempo da quelle parti, è da anni un ingrediente della cucina tradizionale giapponese come una sorta di carota bianca è visto che ha la stessa forma, mentre le dimensioni sono ben maggiori.
Servito in insalata o come contorno, o nella zuppa di miso, il Daikon è un interessante alimento ricco di vitamina C, ottimo anche contro i reumatismi ma non solo.
Daikon: proprietà
Ricco di fibre che aiutano l’intestino a funzionare correttamente, ci permette di eliminare le tossine avendo oltretutto anche proprietà diuretiche e drenanti. Ovvio quindi che è tra gli alimenti consigliati nelle diete detox e in quelle per chi ha disturbi al fegato.
Questa carota a dir poco pallida è adatta anche in caso di malattie respiratorie come raffreddore o sinusite, visto che aiuta a liberare le vie aeree ma è anche una fonte abbondante di sali minerali come calcio e ferro, e di betacarotene, utile per occhi e pelle. Passando dalla radice ai suoi germogli, troviamo altrettante proprietà interessanti come la ricchezza di vitamine e di sali minerali.
Daikon: coltivazione
Anche se è un po’ originale, come idea, nulla ci vieta di coltivare il daikon di cui possiamo poi mangiare sia la radice sia i germogli. La radice, la carotona pallida, arriva anche a pesare 3 kg e a misurare in lugnhezza i 20 cm se la coltiviamo in pieno campo.
Per i tempi di raccolta teniamo conto che va seminato da marzo a ottobre e può essere raccolto un mese abbondante dopo per poi essere conservato in un luogo asciutto ed arieggiato per 15 giorni. Se non abbiamo un orticello in cui ospitare il Daikon possiamo provare a coltivarlo in un vaso accontentandoci di radici molto più piccole.
Daikon: semi
Forze non avete mai provato a cercarle, ma le sementi di daikon sono reperibili online o nei vivai biologici, oppure in mercatini specializzati. Su Amazon con 8 euro possiamo procurarci una confezione da 1 Kg .
Daikon: ricette
Può essere consumato sia crudo sia cotto, è meglio alternare queste due preparazioni visto che per l’una e per l’altra troviamo elementi del Daikon che sono più o meno valorizzati. Ad utilizzare spesso questo ortaggio sono gli appassioanti di cucina macrobiotica in Italia, invece è decisamente popolare in oriente, nella cucina coreana, cinese, vietnamita e indiana.
Se però non siamo degli appassionati di quei sapori, possiamo comunque inserirlo in piatti made in Italy come ospiute ottenendo insalate o zuppe con un tocco da est.
Daikon crudo
Per fare il pieno di vitamina C è meglio consuare questa carota bianca cruda, lo stesso vale se vogliamo mangiarne i germogli che si ottengono da semi bio facilmente reperibili: stimolano il metabolismo e la digestione.
Daikon secco
Detto anche Raphanus sativus, questo ortaggio ha un gusto pungente, anche da secco, e ricorda il ravanello, è salutare e leggero: 100 grammi di daikon contengono solo 20 calorie, circa. Dalle nostre parti è ancora considerato di nicchia ma sono certa che la sua fama andrà aumentando visto anche che coltivarlo è estemamente facile. L’uso da secco è ancora più raro ,ma ciò non vuol dire che sia meno interessante.
Daikon dove comprarlo
Chi è perplesso di fronte al sapore che ho descritto, può comunque approfittare dei benefici offerti dal daikon con un integratore a base di.
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