Dai putting green alla green economy con Ricoh
Dai putting green dei campi di golf alla green economy. Ecco un esempio di come lo sport, e buone politiche aziendali, possono aiutare il pianeta. Tutta la preparazione e la gestione del torneo Ricoh Women’s Bristish Open, in calendario dal 13 al 16 settembre al Royal Golf Club di Liverpool, si svolgerà all’insegna della sostenibilità ambientale. Per volontà (anche questa green) di Ricoh, una delle 6 aziende mondiali più impegnate verso la sostenibilità secondo una recente ricerca di Deloitte.
Dai processi documentali (il cui impatto sarà ridotto al minimo mediante il Ricoh Sustainability Optimisation Programme) alle emissioni di CO₂ legate a tutte le attività del torneo (che saranno compensate mediante crediti di carbonio generati da progetti a energia pulita), fino al coinvolgimento di pubblico e appassionati nella Green Initiative For Tomorrow (GIFT): niente è stato dimenticato.
Il Ricoh Women’s British Open vedrà impegnati come negli anni scorsi i più grandi campioni del golf. Oltre a rendere green la fase preparatoria e tutti i processi documentali del torneo mediante i propri sistemi di gestione, lo sponsor Ricoh proporrà una serie di attività che consentiranno ai giocatori e agli spettatori di ridurre le proprie emissioni di CO2.
Tutti saranno invitati a partecipare alla Green Initiative For Tomorrow (GIFT) impegnandosi a ridurre il proprio impatto ambientale. Per ogni persona che sottoscriverà il proprio impegno online oppure presso lo Spectator Village del Royal Liverpool Golf Club, Ricoh e il Ricoh Women’s British Open pianteranno un albero in Africa.
Javier Diez-Aguirre, Corporate Communications Director di Ricoh Europe, ha affermato: “Il Ricoh Women’s British Open è uno degli eventi più importanti in ambito golfistico. Ogni anno siamo positivamente colpiti dal modo in cui i giocatori migliorano le proprie tecniche. Questo riflette il modo in cui lavoriamo con i nostri clienti. Collaboriamo con le aziende di tutto il mondo per sviluppare insieme nuove idee e best practice per migliorare i processi documentali e consentire loro di operare in maniera più efficiente”.
Pubblicato da Michele Ciceri il 1 Settembre 2012