Cubetti di ghiaccio luminosi
Cubetti di ghiaccio, non un trucco da barman per darci meno da bere ingannandoci con il volume di quest’acqua allo stato solido ma un elemento che può fare parte integrante di drink e cocktail, un valore aggiunto e un modo per farceli gustare meglio e più a lungo. Dipende come li prepariamo, senza contare le varianti creative che danno un tocco di allegria e originalità.
Cubetti di ghiaccio
I cubetti di ghiaccio esistono da sempre e se non proprio in forma di cubetti, il ghiaccio è stato usato da molte generazioni per conservare anche il cibo. Con gli anni è iniziata anche la sua produzione industriale e i cubetti di ghiaccio hanno iniziato a spopolare assieme ai cocktail di cui restano un importante ingrediente.
Molti di noi, in casa, usano dei semplici ”vassoi” dalle forme ormai più incredibili, per fare dei cubetti di ghiaccio, c’è chi li ama particolarmente e si compra la macchina del ghiaccio connessa o integrata al proprio frigo.
Nei bar ci sono dei dispositivi ancora più all’avanguardia per produrre cubetti di ghiaccio e ci sono ristoranti e lounge bar che scelgono addirittura di servire il ghiaccio tagliato a mano, per darsi un tono. Si tratta di scaglie di ghiaccio tagliate a mano apposta, un modo per fare scena ma anche per ottenere per ogni drink il giusto tipo di ghiaccio e la giusta quantità.
Cubetti di ghiaccio: trasparenti
A prima vista sembra banale parlare di cubetti di ghiaccio trasparenti ma se facciamo mente locale per un attimo ci rendiamo conto che molte volte non lo sono e che per produrne di davvero non opachi serve impegno e tecnica. Nulla di troppo complesso, ci vuole qualcosa che, volendo, tutti ci possiamo procurare: la pazienza.
Non è in vendita ma allenandola la si acquista e si riesce quindi a produrre dei bei cubetti di ghiaccio trasparenti che faranno la loro figura nei drink freschi che serviremo agli amici. Alcolici o analcolici che siano.
Il ghiaccio che vediamo a volte pendere dalle grondaie o dai rami, è trasparente davvero: che invidia! Madre Natura in quei casi mostra di avere preso tempo e di averli creati strato dopo strato. Così possiamo fare anche noi, in modo che l’aria non resti intrappolata creando bollicine indesiderate, le responsabili dell’opacità.
Oggi la tecnologia viene incontro agli impazienti e ci regala macchinari in grado di simulare questo processo e di creare cubetti di ghiaccio trasparenti. Se preferiamo il fai da te, per rallentare il congelamento possiamo inserire una borsa frigo nel congelatore in modo che le bolle d’aria potranno scomparire prima di essere intrappolate nel ghiaccio.
Cubetti di ghiaccio LED
Per una festa o una occasione speciale, oppure se abbiamo un locale o un bar, ecco i cubetti con i led che sprizzano allegria. Su Amazon un di 12 pezzi con sensore per liquido, costa 24 euro. Sono oggetti in plastica acrilica trasparente di alta qualità, edibile, con gel congelabile atossico, quindi in materiale sicuro.
Come funzionano questi cubetti di ghiaccio? Il liquido attiva il LED al loro interno quindi quando li immergiamo nell’acqua o in altra bevanda, si accendono e si spengono quando li estraiamo. Si consiglia di asciugarli con un panno asciutto per poterli riutilizzare a lungo. Senza LED ma riutilizzabili, troviamo on line a 11 euro 18 cubetti di ghiaccio in plastica, da lavare a mano
Cubetti di ghiaccio: quanto pesano
Domanda affatto banale perché è noto come l’acqua quando passa dallo stato liquido a quello aeriforme cambi il volume, sorge quindi il dubbio che possa variare anche il peso. Studi secolari ci confermano che un litro di acqua pesa un chilogrammo e anche se l’acqua è ghiacciata, continua ad avere lo stesso peso, con differente volume.
Chi preferisce verificare può mettere in frigo dell’acqua a ghiacciare e vedrà che aumenta di volume ma non di massa. Semplicemente il ghiaccio occupa più spazio. Ecco perché quando mettiamo una bottiglia di vetro nel frigo con dentro acqua c’è il rischio che si spacchi. Ciò che può far variare il peso dell’acqua, anche in formato ghiaccio, è invece la sua purezza.
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Pubblicato da Marta Abbà il 28 Gennaio 2018