Cronobiologia, per capire che ritmi segue il nostro corpo e come assecondarli in modo da riposare davvero ed avere le energie e la forza nel momento giusto della giornata. La cronobiologia è correlata ai problemi di insonnia e alla sensazione di spossatezza, alle depressioni stagionali e alla mancanza di concentrazione.
A volte questi disturbi hanno delle cause mediche ma altre volte essi sono dovuti ad uno sfasamento del ritmo naturale del nostro organismo che noi abbiamo messo in atto consapevolmente o inconsapevolmente. Oggi che siamo iperconnessi ed inondati di luce artificiale, che possiamo dormire o vegliare al di là del ciclo del giorno e della notte, la cronobiologia resta un punto di riferimento per non pagare in salute la modernità e l’innovazione, anzi, per cavalcarle.
Cronobiologia: definizione
Dal greco χρόνος chrónos ‘tempo’ e da biologia, (‘studio della vita’), questo termine sta ad indicare quella branca della biologia che studia i fenomeni periodici (ciclici) negli organismi viventi e come essi (noi compresi) si adattano ai ritmi solare e lunare.
La cronobiologia non è un settore chiuso ma interdisciplinare, interagisce con la medicina, con molte branche della medicina, e con altre scienze ancora. Basta pensare alla sua importanza nei disturbi del sonno e in quelli endocrinologici, nelle patologie legate all’invecchiamento o ai problemi nel campo della medicina dello sport o dello spazio.
Va però fatta una precisazione: non è cronobiologia la teoria che pretende di descrivere un insieme di variazioni cicliche nel comportamento umano basandosi su cicli fisiologici ed emozionali.
Cronobiologia e alimentazione
Quando si segue una dieta o semplicemente ci si vuole nutrire in modo sano, è sì importante guardare cosa si mette nel piatto ma anche quando. Molti spunti sul legame tra cronobiologia e alimentazione sono nel libro di Marie Borrel “I segreti della cronobiologia” in vendita anche su Amazon. Nelle sue pagine vengono illustrati i segnali che il nostro orologio interno ci invia e sono spiegati alcuni metodi per sincronizzarsi ad essi. Quando il ritmo dell’alimentazione è corretto si ottengono numerosi benefici sia a livello fisico sia a livello mentale.
Nel libro c’è anche un test per capire che “cronotipo” siamo, in vari ambiti: sonno, alimentazione, umore, prestazioni sportive, bellezza e cura del corpo, rendimento mentale e lavorativo.
Cronobiologia ormonale
Gli ormoni seguono l’orologio biologico, la loro produzione e i loro picchi hanno un “certo” ritmo che la cronobiologia studia. In generale l’azione degli ormoni viene governata dalla concentrazione dell’ormone stesso, dall’abbondanza dei recettori, dallo stato di attività dei segnali post-recettore e da altri fattori ambientali/comportamentali, il ciclo giorno/notte o digiuno/alimentazione. Alcuni ormoni come cortisolo, GH, prolattina, ormoni tiroidei e steroidi gonadici sono influenzati anche dall’asse ipotalamico-pituitario.
Cronobiologia e organi
L’anatomia, la fisiologia, la genetica, la biologia molecolare ed l’etologia spesso fanno uso di concetti cronobiologici per approfondire i propri studi o per connetterli tra loro. E’ noto che l’attività degli organi segue un certo ritmo, ogni organo ha il suo e al variare della specie cambiano anche questi cicli. Basta pensare ai tempi di diversi animali, e dell’uomo, nel mangiare, dormire, accoppiarsi, migrare.
Evidente il legame tra l’attività degli organi e il tempo è in alcune situazioni quasi quotidiane. Il fatto che la temperatura corporea abbia picchi tra le 16 e le 18 è segno di un miglioramento delle capacità reattive e di un aumento del metabolismo che facilita la produzione di energia. Al mattino è il cervello a funzionare meglio e nella giornata ci sono orari in cui è meglio allenarsi e in altri meno. Infatti si studia a che ora allenarsi per ottenere i migliori risultati.
Cronobiologia e ritmi circadiani
I ritmi circadiani e la cronobiologia sono molto legati, in questa disciplina i ritmi circadiani sono al centro del gioco assieme ad altri “ritmi”.
Se i circadiani hanno un ciclo di circa 24 ore, il ritmo infradiano è più lungo di un giorno ed è quello che regola il ciclo mestruale, la migrazione annuale o i cicli di marea. Il ritmo ultradiano è più corto di un giorno e riguarda fenomeni come il ciclo REM di 90 minuti, il ciclo nasale di 4 ore, o il ciclo di produzione dell’ormone della crescita di 3 ore.
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