Il settore del fotovoltaico è in netta espansione in tutta Europa, Italia inclusa. Una nuova preoccupazione potrebbe insorgere dall’applicazione di dazi doganali sulle celle e sui moduli PV provenienti dalla Cina. Tale manovra chiuderebbe il mercato e non consentirebbe la libera concorrenza nel settore dell’energia solare.
A chiedere l’applicazione di un’imposta sull’importazione di pannelli fotovoltaici esteri, è un gruppo di produttori europei. I dazi doganali applicati sulle celle solari e sui moduli provenienti dalla Cina, potrebbero portare alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. Un mercato aperto con libera concorrenza, sono ingredienti fondamentali per rendere l’energia solare accessibili a tutti, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di pannelli solari domestici.
Oggi, in Europa, il settore del fotovoltaico, riesce a dare lavoro a oltre 280.000 persone e, nonostante il recente calo dei prezzi del fotovoltaico, si registra ancora una crescita occupazionale costante, tanto che in Italia sono sempre più numerosi i cosri per diventare installatore di pannelli solari.
“Il più grande potenziale per l’Europa risiede nelle regioni con installatori e imprese locali indirettamente collegati al solare. Questo sviluppo positivo sarebbe minacciato nel caso in cui l’industria dei moduli cinesi venisse estromessa dal mercato; ciò avrebbe un impatto diretto sulle opportunità di mercato per gli sviluppatori e gli installatori, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Si tratta di un segnale negativo per un’economia europea già in difficoltà per via della crisi dell’Euro: ne deriverebbe la negazione di tutte le conquiste raggiunte sino ad oggi a sostegno di soluzioni solari più scalabili, affidabili e sicure a disposizione di imprese, comunità locali, clienti privati e investitori istituzionali, annullando tutto quello che il pubblico ha chiesto al settore del solare”
Ad affermarlo è Gregory Spanoudakis, presidente della EMEA Operations di Canadian Solar, società leader del mercato fotovoltaico internazionale.
“Per i nostri clienti residenziali, aziendali e pubblici, i dazi doganali sui moduli e sulle celle solari implicherebbero un sensibile aumento dei costi, andando quindi a frenare gli investimenti in queste soluzioni“, afferma Paul Wheeler, fondatore e Chairman di MAP Environmental, fornitore britannico di tecnologie solari PV. “E a cascata gli effetti negativi ricadrebbero su tutti i fornitori e gli installatori locali le cui attività dipendono da una tecnologia economicamente competitiva ed efficiente”.