Crisi climatica: una nuova mostra al Festival della Scienza di Genova
I cambiamenti climatici sono un fenomeno globale e locale, attuale e urgente, che va conosciuto per essere mitigato con l’impegno di tutti, le grandi istituzioni e i singoli cittadini.
“Lessico e nuvole”: un progetto in evoluzione
“Confini planetari”, “Tipping Points”, “Giustizia climatica”: sono solo alcuni dei contenuti presentati nella seconda edizione di Lessico e Nuvole: le parole del cambiamento climatico, – scaricabile gratuitamente sulla piattaforma Zenodo – pubblicata lo scorso anno come guida linguistica e scientifica per promuovere la comprensione e l’approfondimento multidisciplinare del fenomeno. La seconda edizione propone oltre 200 lemmi e 12 percorsi di lettura, integrati e collegati a ulteriori contenuti pubblicati su frida.unito.it, come per esempio il premiato podcast Da clima a fondo. La guida si rivolge a chiunque voglia conoscere il tema attraverso un approccio molto ampio e, allo stesso tempo, semplice e rigoroso; inoltre è una valida risorsa per insegnanti (di scuole di ogni ordine e grado), studenti (secondarie e universitari), giornalisti e comunicatori, amministratori e decisori politici.
Il progetto, iniziato nel 2019, è ideato e coordinato dalla Sezione Valorizzazione della ricerca e Public Engagement e dal Green Office UniToGO dell’ateneo torinese.
L’importante ultima novità è una nuova mostra, che si pone l’obiettivo di condividere con i visitatori non solo alcuni dei contenuti del libro ma anche presentare le molteplici forme del linguaggio e della comunicazione della crisi climatica, attraverso modalità di fruizione immediate e coinvolgenti.
La mostra si sviluppa infatti in 4 percorsi – “Clima e crisi climatica”, “Linguaggio”, “Comunicazione” e “Percezione” tra pannelli illustrativi, installazioni video e vere e proprie opere d’arte. Maggiori contenuti di approfondimento sono inoltre disponibili sotto forma di pillole audio registrate dagli esperti e fruibili direttamente sul proprio smartphone. I visitatori sono anche accompagnati da Sael e Galadh, due dinosauri sopravvissuti all’estinzione e oggi alle prese con la comprensione della crisi climatica: con le vignette che li vedono protagonisti riescono a comunicare davvero con tutti, anche con i più giovani!
L’esposizione – a differenza di altre mostre sul tema – si configura come uno strumento utile per aumentare la consapevolezza nei confronti di tutti gli aspetti linguistici e mediatici di un problema così drammatico e attuale, quale è il cambiamento climatico.
I perché di una mostra
La necessità e l’importanza della valorizzazione dei risultati della ricerca e del public engagement sulla crisi climatica dipendono fortemente dal carattere di emergenza che essa ha assunto negli ultimi anni.
Non abbiamo più tempo: dobbiamo agire subito e insieme. E per farlo non dobbiamo solo essere “informati” in modo corretto – in senso strettamente tecnico, su fenomeni, tendenze, scenari e proiezioni, etc. – ma anche coinvolti emotivamente: incuriositi, stupiti, ispirati, motivati, spronati e – perché no – anche un po’ impressionati dalla globalità e gravità del fenomeno.
Per raggiungere questo obiettivo è quindi importante “arrivare” al pubblico proponendo le informazioni in modo multimediale: non solo per complementare i dati ma anche per mostrare in quali e diverse forme si parla del cambiamento climatico.
Dalla politica alla narrativa, dai movimenti per il clima all’arte, la mostra offre una panoramica di tutte queste forme proponendone in alcuni casi – come per l’arte – esempi concreti.
Un altro importante obiettivo della mostra è quello di riuscire a coinvolgere più pubblici, di fasce d’età e di livelli di competenza differenti: ecco allora l’ideazione e la realizzazione di una serie di vignette che comunicano in modo diretto, spiritoso e a volte provocatorio gli stessi contenuti di testi e grafici, in un gioco di rimandi tra contenuti che si arricchiscono a vicenda.
Per concludere, la mostra Linguaggio, comunicazione e percezione della crisi climatica chiude, per il momento, una ciclo di intense attività dell’Ateneo sulla crisi climatica e l’invito nostro – come curatori – è di cogliere l’occasione immediata di visitare la mostra al Festival di Genova 2021, oppure di farlo nel prossimo futuro a Torino e, nel 2022, in altre location. La mostra, infatti, è itinerante.
Quando e dove visitare la mostra Lessico e Nuvole
La mostra, Lessico e Nuvole: Linguaggio, comunicazione e percezione della crisi climatica, è aperta al pubblico e alle classi scolastiche dal 21 ottobre fino al 1 di novembre al Festival della Scienza di Genova, ospitata presso il Palazzo Ducale. In seguito sarà riallestita e valorizzata a Torino, iniziando dal Palazzo del Rettorato dell’ateneo torinese; nel corso del 2022 sono in programma altri importanti riallestimenti.
A questo link tutti gli aggiornamenti: #StayTuned
Buona visita e buona lettura del Lessico!
di Tommaso Orusa e Gianni Latini
dott. Tommaso Orusa, Gruppo Energia e Coordinamento Cambiamenti Climatici UniTo Green Office UniToGO; Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari – Università di Torino
dott. Gianni Latini, Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement, Direzione Ricerca e Terza Missione – Università di Torino