Crepuscolo: significato
Crepuscolo, un momento del giorno che dura più di un momento ma che spesso non si riesce a localizzare con chiarezza. Tra alba e giorno pieno, tra giorno pieno e tramonto... quando stiamo osservando il crepuscolo? Magari lo stiamo fotografando per pubblicarlo su Instagram e non sappiamo nemmeno che è proprio quello.
Crepuscolo: significato
Con questo termine si vuole identificare l’intervallo di tempo mattutino e serale, quindi sia prima dell’alba, sia dopo il tramonto, in cui la luce del sole è visibile, sì, ma solo perché l’atmosfera la diffonde e non perché il sole stesso è davanti ai nostri occhi.
Possiamo incontrare nelle nostre ricerche “crepuscolari” tre tipologie di questo fenomeno: civile, nautico e astronomico. Nel civile, che sia di mattina o di sera, è possibile distinguere chiaramente gli oggetti attorno a noi e di solito si può girare per strada come fosse giorno senza bisogno di lampioni e illuminazione supplementare, in cielo non sono però visibili le stelle, tranne qualche brillante eccezione.
Il crepuscolo nautico è definito come il lasso di tempo in cui possiamo distinguere sia la linea dell’orizzonte, sia le stelle principali, questo comporta il fatto che gli strumenti di misura nautici sono in grado di stabilire la propria collocazione geografica. Quello astronomico si verifica quando il sole si trova al di sotto di -18° dall’orizzonte quindi non illumina più il cielo in modo sostanziali ma sulla Terra riusciamo ancora, o già, a distinguere ad occhio nudo le stelle e gli oggetti che abbiamo attorno.
Crepuscolo in inglese
In inglese si usa il termine “dusk” che viene tradotto a volte anche come tramonto, in verità.
Crepuscolo: poesie
Un momento così magico, con una luce quasi surreale, ha negli anni ispirato molti poeti tra cui Eugenio Montale che ha scritto “Due nel crepuscolo”. Leggiamone i primi versi.
“Fluisce fra te e me sul belvedere
un chiarore subacqueo che deforma
col profilo dei colli anche il tuo viso.
Sta in un fondo sfuggevole, reciso
da te ogni gesto tuo; entra senz’orma,
e sparisce, nel mezzo che ricolma
ogni solco e si chiude sul tuo passo:
con me tu qui, dentro quest’aria scesa
a sigillare
il torpore dei massi”. (…)
Crepuscolo degli dei
Se questo nome vi suona, siete forse degli appassionati di musica, perché si tratta del titolo del quarto e ultimo dei drammi musicali che costituiscono la tetralogia L’anello del Nibelungo di Richard Wagner. La storia narra una sorta di armageddon del mondo nella mitologia nordica, in Italia la prima è stata il 18 aprile 1883 al Teatro La Fenice di Venezia.
Crepuscolo: orario
Non si può prendere l’appuntamento con il crepuscolo perché l’orario in cui si presenta a noi dipende molto dalla nostra localizzazione geografica come dalla stagione in cui ci troviamo. Anche la durata del crepuscolo non è affatto fissa, varia a seconda del luogo preso in considerazione e della posizione della Terra rispetto al Sole.
Di solito a latitudini elevate si assiste a crepuscoli più lunghi e c’è anche il sole di mezzanotte quando il crepuscolo non c’è nemmeno perché il sole non tramonta.
Nei pressi dei poli geografici, durante il semestre buio, ci sono crepuscoli che durano diverse settimane, in generale però, alle altre latitudini, quelli più brevi si vedono negli equinozi, i più lunghi nei solstizi, ma se siamo all’equatore la durata dei crepuscoli è quasi costante.
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Pubblicato da Marta Abbà il 6 Dicembre 2017