Adobe, pisé, bauge e façonnage: costruire in terra cruda

Dal Centro di documentazione sulle case di terra di Casalincontrada (Chieti)
Dal Centro di documentazione sulle case di terra di Casalincontrada (Chieti)

Adobe è la tecnica di costruire con blocchi e mattoni di terra cruda (senza cottura) spesso mescolata a paglia tritata. Nella tecnica pisé la terra cruda viene invece compattata direttamente dentro delle casserature, come si fa con l’impasto di cemento nel getto in cassero. Altre tecniche più tradizionali e manuali di costruzione in terra cruda sono il bauge e il façonnage usate per realizzare pareti portanti di grande inerzia termica.

Muri e intere costruzioni in terra cruda? Sulle prime sembra strano, ma le perplessità passano scoprendo che gli edifici in terra cruda ospitano oggi circa un terzo della popolazione mondiale e che, diffusi nel cosiddetto Terzo Mondo, sono ben presenti anche in Europa e in alcuni casi di notevoli dimensioni. In Italia la tecnica della terra cruda è visibile e ancora praticata soprattutto in Sardegna, in Abruzzo, nelle Marche e meno in Piemonte.

A Samassi, in provincia di Cagliari, ha sede l’Associazione nazionale Città della Terra Cruda alla quale aderiscono 28 Comuni italiani e a Casalincontrada (Chieti) esiste un Centro di documentazione sulle case di terra. Oggi per le costruzioni di questo tipo si usa soprattutto la tecnica dell’adobe, che a seconda dei luoghi viene personalizzata. In Abruzzo per esempio prende il nome di ‘massone’.

Perché la terra cruda? Perché questo materiale ha ottime caratteristiche bioecologiche e buone capacità strutturali. I blocchi e i mattoni di terra cruda possono essere prodotti artigianalmente pressando e plasmando terre argillose in appositi stampi di legno che conferiscono la forma, oppure industrialmente per estrusione come avviene per i laterizi. I mattoni di terra cruda, che sono un sottoprodotto dei blocchi, si trovano in commercio.

Artigianali o industriali, i componenti edili di terra cruda sono traspiranti, igroscopici, permeabili al campo elettromagnetico naturale, esenti da fenomeni di accumulo di elettricità statica, fonoisolanti (grazie e a elevato spessore e peso) buoni accumulatori di calore e molto resistenti. Dal punto di vista ecologico, la terra cruda ha anche il vantaggio di essere una materia prima abbondante e di avere bassi consumi energetici connessi alla costruzione. Dopo la demolizione può essere riutilizzata o smaltita senza problemi.

Per quanto riguarda le doti strutturali, con la tecnica adobe della terra cruda si possono costruire edifici fino a tre piani. Resistenza e capacità di blocchi e mattoni dipendono dalla composizione. Di solito i mattoni piccoli si ottengono da argille grasse senza contenuto di pietrisco, mentre quelli più grandi e i blocchi sono fatti con argille magre e l’aggiunta di paglia, legno o argilla espansa che aumentano le capacità isolanti ma li rendono adatti solo per i tamponamenti e non per i muri portanti.

Più dei carichi, le costruzioni in terra cruda temono l’umidità. Per questo motivo i muri in terra cruda devono essere, oltre che progettati e realizzati bene, anche ben protetti dalla pioggia e dall’umidità di risalita. Mattoni e blocchi inoltre devono essere perfettamente evaporati e non contenere aria o umidità. Se ben realizzate, le costruzioni in terra cruda possono durare centinaia di anni, come dimostrano molti edifici del passato visibili ancora oggi in perfetto stato di conservazione.