Sotto il sempre più pesante impatto dei cambiamenti climatici, le alluvioni sono divenute fenomeni piuttosto frequenti anche in Italia. Un paese che, è bene ricordarlo, vanta il triste primato del 91% dei propri Comuni a rischio idrogeologico.
Secondo gli ultimi dati disponibili, ben 3 milioni di nuclei familiari risiedono in queste aree contraddistinte da alta vulnerabilità. Di fronte a cifre di tale portata risulta evidente come fenomeni quali le alluvioni debbano essere considerati un pericolo di gravissima entità per il nostro territorio e per la nostra stessa incolumità.
Partendo da una serie di suggerimenti pratici tratti dal sito ufficiale della Protezione Civile, in questo articolo scopriremo le cose da fare in caso di alluvione in modo tale da non farsi trovare del tutto impreparati nell’eventualità ci si dovesse confrontare con una simile circostanza.
Come comportarsi prima di un’alluvione
Come consigliato dagli esperti della Protezione Civile, sapere se la zona in cui si vive, si lavora o si soggiorna è a rischio alluvione è il primo importante aspetto da tenere in considerazione per affrontare nel migliore dei modi eventuali situazioni di emergenza.
Per un’adeguata consapevolezza a tale riguardo, la Protezione Civile suggerisce che è importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del proprio territorio. Se si sono verificati simili fenomeni in passato, è infatti probabile che si ripetano anche in futuro.
Altre cose essenziali da tenere bene a mente sono che:
- in alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni. Per questo motivo, si corre il rischio di non essere allertati in tempo;
- l’acqua può salire improvvisamente, anche di due metri in pochi minuti;
- alcuni luoghi tendono ad allagarsi prima di altri. Tra le mura domestiche, gli ambienti più pericolosi sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra. All’aperto risultano invece più a rischio i sottopassi, i tratti vicini agli argini e ai ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le aree più basse rispetto al territorio circostante.
È inoltre opportuno ricordare che la forza dell’acqua è in grado di danneggiare gli edifici e le infrastrutture. Quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente. In virtù di tali considerazioni, è importante cercare di tenersi lontani da simili contesti di grande pericolo.
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Come contribuire a ridurre il rischio di alluvione
Ogni cittadino, puntualizza la Protezione Civile, può contribuire a ridurre il rischio di alluvione, adottando una serie di accortezze. La prima consiste nel rispettare l’ambiente. Nel caso in cui nel territorio ci si imbatta in rifiuti ingombranti abbandonati, in tombini intasati, in corsi d’acqua parzialmente ostruiti o in situazioni analoghe, un’ottima prassi è di fare una segnalazione al Comune.
Tra le buone pratiche da adottare per diminuire il rischio di alluvione, la Protezione Civile consiglia anche di:
- chiedere al proprio Comune informazioni sul Piano di emergenza in modo da essere adeguatamente informati su quali sono le aree alluvionabili, le vie di fuga e le zone sicure della propria città;
- nel caso in cui non sia presente un Piano di emergenza, sollecitare la propria Amministrazione locale affinché sia regolarmente predisposto;
- individuare gli strumenti che il Comune e la Regione usano per diramare l’allerta e mantenersi costantemente informati;
- assicurarsi che il luogo di lavoro o la scuola ricevano le allerte e abbiano un Piano di emergenza per il rischio alluvione;
- se nella propria famiglia ci sono persone che hanno bisogno di particolare assistenza, verificare che nel Piano di emergenza comunale siano previste misure specifiche;
- assicurarsi che in caso di necessità sia semplice raggiungere i piani più alti del proprio edificio;
- evitare di conservare beni di valore in cantina o al piano seminterrato;
- tenere in casa una cassetta del pronto soccorso, una copia dei documenti, una torcia elettrica, una radio a pile, accertandosi che ogni componente della famiglia sia al corrente di dove siano conservati.
Cose da fare in caso di alluvione: misure adottabili durante l’allerta
Quali sono invece le misure da adottare durante l’allerta? La Protezione Civile consiglia di:
- tenersi informati sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal proprio Comune;
- non dormire nei piani seminterrati ed evitare di soggiornarvi;
- proteggere con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada;
- chiudere le porte di cantine, seminterrati o garage, evitando però di esporsi a pericoli;
- nel caso in cui occorra necessariamente spostarsi, valutare con attenzione il percorso ed evitare le zone allagabili;
- valutare con cura se mettere al sicuro l’automobile o altri beni perché può risultare pericoloso;
- condividere le proprie conoscenze sull’allerta e sui comportamenti corretti da adottare.
Misure adottabili durante l’alluvione
Se ci si trova al chiuso
Quali sono le cose da fare in caso di alluvione, se ci si trova al chiuso? Tra le misure adottabili, è importante:
- non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i propri beni. Il rischio che si corre è di rimanere uccisi;
- non uscire per mettere al sicuro l’automobile;
- salire ai piani superiori, evitando tuttavia l’ascensore perché si può bloccare;
- aiutare gli anziani e le persone con disabilità presenti nel proprio edificio;
- limitare l’uso del cellulare per non sovraccaricare le linee, in modo da favorire i soccorsi;
- chiudere il gas e disattivare l’impianto elettrico;
- non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati;
- non bere acqua dal rubinetto poiché potrebbe essere contaminata;
- tenersi informati sull’evoluzione dell’alluvione, seguendo le indicazioni fornite dalle Autorità competenti.
Se ci si trova all’aperto
Nel caso in cui ci si trovi all’aperto nel pieno di un’alluvione è invece opportuno:
- allontanarsi nell’immediato dall’area allagata;
- raggiungere il più rapidamente possibile la zona vicina che risulta più elevata, evitando di dirigersi verso pendii o scarpate artificiali, dato che potrebbero franare;
- prestare attenzione a dove si cammina. Potrebbero esserci buche, tombini aperti o voragini;
- non usare l’auto. Il rischio è di restare intrappolati;
- evitare sottopassi, argini e ponti perché pericolosi;
- limitare l’uso del cellulare. Tenere libere le linee facilita i soccorsi;
- mantenersi informati sull’evoluzione dell’alluvione, seguendo le indicazioni fornite dalle Autorità competenti.
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Cosa fare dopo un’alluvione
Anche una volta conclusa l’alluvione, risulta di fondamentale rilevanza seguire le indicazioni delle Autorità prima di intraprendere qualsiasi azione in maniera autonoma: dall’entrare in casa allo spalare il fango.
Gli esperti della Protezione Civile raccomandano inoltre di:
- non transitare lungo strade allagate;
- fare attenzione anche alle zone in cui l’acqua si è ritirata perché il fondo stradale potrebbe cedere;
- verificare se è possibile riattivare il gas e l’impianto elettrico, chiedendo, se necessario, il parere di un tecnico;
- informarsi sullo stato delle reti fognarie e delle fosse biologiche, prima di usare i sistemi di scarico;
- prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurarsi che specifiche ordinanze non lo vietino;
- non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione perché potrebbero essere contaminati.