Le visciole sono un frutto selvatico, a prima vista difficile da distinguere da amarene e ciliegie, utilizzato per la preparazione di bevande e dolci della tradizione.
Nei prossimi paragrafi scopriremo tutto su questo frutto: cosa sono le visciole, quali sono le loro origini, le caratteristiche e i valori nutrizionali, fino ad arrivare agli utilizzi in cucina, in particolare per preparare la marmellata di visciole, le visciole sciroppate e il vino di visciole.
Vedremo anche come piantare un albero di visciole, quando piantarlo, come potarlo e quando raccogliere i frutti.
Che cos’è la visciola
Il termine visciola deriva dal termine whilsha ovvero ciliegia in Longobardo e indica una ciliegia selvatica.
Questo frutto ha un colore rosso intenso, una forma tondeggiante, dimensioni molto ridotte e una polpa succosa dal sapore dolce caratterizzato da un retrogusto acidulo.
In Italia, le visciole crescono sia nelle regioni del Nord come Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Trentino-Alto Adige che del Sud come Puglia e Calabria ma anche del Centro e in particolare sono diffuse nelle Marche di cui rappresentano un’eccellenza del territorio e nel Lazio.
L’albero delle visciole
Le visciole sono il frutto del Prunus cerasus, una pianta della famiglia delle rosacee del genere prunus a cui appartengono alcuni sottogeneri come il Prunus persica ovvero il pesco e il Prunus avium ovvero il ciliegio.
Questa pianta può raggiungere dimensioni anche importanti, dato che la sua altezza può oscillare tra i 4 e 10 metri, e si caratterizza per un aspetto molto decorativo in quanto in primavera si riempie di scenografici fiori bianchi che poi lasciano il posto a foglie dalla forma ovale o ellittica
Origini delle visciole
La pianta delle visciole, come tutti i ciliegi, è di origine orientale e probabilmente è giunta in Italia in Epoca Romana all’incirca nel 70 a.C. grazie al generale e console Lucio Licinio Lucullo.
Durante tutto il Medioevo, le visciole venivano utilizzate per preparare sciroppi molto ricercati per le loro proprietà energizzanti. In epoca più recente a inizio Novecento questi frutti erano particolarmente apprezzati dalla Real Casa Savoia e vi sono documenti che testimoniano ordini urgenti di visciole di Cantiano a proprietari terrieri della zona.
Tuttavia, la necessità di effettuare la raccolta esclusivamente a mano e le tempistiche della fase improduttiva della pianta hanno ostacolato la diffusione delle visciole su larga scala.
Oggi questi frutti rimangono, quindi, un prodotto agricolo di nicchia e vengono utilizzati come ingrediente base per diverse ricette della tradizione marchigiana e laziale.
Differenze tra visciole e amarene
Per quanto riguarda le differenze tra visciole e amarene, la differenza più evidente è nelle dimensioni. Le visciole sono infatti più piccole.
Un’altra differenza è che le visciole rispetto alle amarene sono di un colore rosso più scuro quando sono ben mature e una maggior consistenza.
Il sapore delle visciole è dolce, soprattutto quando i frutti sono maturi, mentre le amarene sono più aspre. Il sapore delle amarene quando non sono ancora ben mature è addirittura acido e per questo è importante consumarle solo quando il frutto è giunto a completa maturazione.
Un’altra importante differenza è data dalla modalità di consumo, in genere le amarene si consumano fresche mentre le visciole vengono utilizzate come ingrediente base per la preparazione di bevande e dolci.
Questo non toglie che anche le visciole siano un frutto molto buono, soprattutto se colte dall’albero quando sono ben mature e gustate subito dopo.
Proprietà delle visciole
Le visciole presentano molteplici proprietà benefiche per la salute in quanto contengono vitamine, sali minerali e altri importanti elementi.
Per la precisione il frutto della visciola contiene:
- vitamina C, un nutriente fondamentale per rinforzare il sistema immunitario
- betacarotene, una delle primarie fonti di vitamina A che ha anche effetti benefici sulla vista, sulla pelle e sullo sviluppo osseo
- melatonina, un antiossidante che oltre che regolare i ritmi sonno-veglia aiuta a prevenire l’invecchiamento della pelle
- pectina, un carboidrato che riduce l’assorbimento del colesterolo, stabilizza i valori glicemici e svolge un effetto probiotico sulla flora batterica intestinale.
- antociani, sostanze dalle spiccate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antiaggreganti
- quercetina, un flavonoide capace di ridurre la formazione di radicali liberi, di aumentare la resistenza dei capillari e di regolare i livelli di colesterolo nel sangue.
Le visciole presentano, inoltre, un ottimo contenuto di fibre importanti per assicurare il corretto equilibrio delle funzioni intestinali.
Valori nutrizionali delle visciole
I valori nutrizionali delle visciole sono molto simili a quelli delle amarene o delle ciliegie e per 100 grammi di questo frutto si hanno:
- Acqua: 87 g
- Carboidrati: 13 g
- Zuccheri: 9 g
- Proteine: 1g
- Grassi: 0,4 g
- Potassio: 170 mg
- Calcio: 15 mg
- Vitamina C: 11 mg
- Fibra: 2 g
- Sodio: 3 mg
- Ferro: 0,35 mg
Quante calorie hanno le visciole
Le visciole hanno un apporto calorico limitato che le rende un frutto perfetto anche per chi sta seguendo un regime dietetico ipocalorico.
100 grammi di visciole contengono infatti solo 50 calorie.
Ricette con le visciole
Le visciole vengono utilizzate nella preparazione di diverse ricette e dolci molto apprezzate per il sapore autentico e di altri tempi.
Marmellata di visciole
La marmellata di visciole si caratterizza per un gusto dolce ma mai percepito come eccessivo grazie al tipico retrogusto acidulo di questo frutto ed è per questo adatta a essere consumata nelle più diverse situazioni.
Questa marmellata può essere gustata sul pane appena tostato per colazione, utilizzata per preparare crostate dal sapore inaspettato e anche per accompagnare degustazioni di formaggi sia freschi che stagionati.
Come fare la marmellata di visciole
Preparare la marmellata di visciole è piuttosto semplice e vi richiederà circa 2 ore di tempo.
- Gli unici ingredienti che vi servono sono 1 kg di visciole, 500 grammi di zucchero e un limone.
- La prima parte della preparazione consiste nel lavare le visciole (potete immergerle in una bacinella di acqua con un po’ di bicarbonato) e nell’eliminare il picciolo e il nocciolo da ogni frutto. Con un coltello ben affilato da cucina vi sarà sufficiente tagliare ogni visciola a metà per estrarre il nocciolo in pochi secondi. Come sempre fate attenzione a non tagliarvi.
- Spremete un limone in un bicchiere (mezzo limone sarà sufficiente se preferite una marmellata meno aspra)
- A queste punto versate le visciole, il succo di limone e lo zucchero in una pentola con fondo spesso e iniziate la cottura.
- In relazione all’altezza della fiamma dovrete cuocere per un periodo variabile tra i 45 e i 60 minuti, avendo la cura di mescolare ogni 5 minuti.
- Per assicurarvi che il tempo di cottura sia quello ideale a partire dai 45 minuti potrete prelevare un cucchiaino di marmellata e versarlo su un piatto per verificare che il preparato abbia assunto la giusta consistenza e che non sia troppo liquido. Se avrete raggiunto la consistenza ideale, inclinando il piatto la marmellata dovrà spostarsi lentamente per poi arrestarsi dopo pochi secondi. Se ciò non accade potrete proseguire nella cottura.
- Terminata la cottura potrete versare la marmellata in vasetti sterilizzati da chiudere ermeticamente e far riposare capovolti.
Seguendo i passi che vi abbiamo suggerito (mi raccomando di rispettare le proporzioni tra visciole e zucchero e di ricordarvi di mescolare durante la cottura!) dovreste ottenere una marmellata di visciole molto buona.
Nel caso in cui le cose non siano andate come auspicato o abbiate qualche dubbio sul gusto ottenuto, potrete ordinare un vasetto di ottima confettura di Visciole prodotta dalla “Premiata Ditta Cavazza di Vignola“, azienda specializza in prodotti derivati da ciliegie e visciole, in questa pagina di Amazon, attualmente al prezzo di 7,10 euro.
Visciole sciroppate
La pratica di preparare le visciole sciroppate è antichissima e si basa su un procedimento rimasto inalterato nel corso del tempo.
I frutti appena colti vengono lavati e poi riposti in vasi di vetro contenenti zucchero che vengono lasciati fermentare al sole per un tempo variabile tra i 40 e i 100 giorni.
Le visciole sciroppate possono essere mangiate da sole, utilizzate per accompagnare carne o formaggio o anche per aggiungere un tocco di sapore a dolci al cucchiaio.
Vino di visciole
Il vino di visciole o visciolata è una bevanda alcolica della tradizione marchigiana che si caratterizza per un aspetto liquoroso e un colore rosso intenso con sfumature violacee.
Il suo sapore è dolciastro, la sua gradazione alcolica piuttosto alta, in quanto raggiunge i 14 gradi ed è adatto ad essere servito con dolci e dessert esaltando in particolare il sapore di quelli preparati con farina di castagne.
Per imparare a fare in casa il vino di visciole vi rimandiamo al nostro articolo dedicato alla visciolata.
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La temperatura ideale a cui dovrete servire il vino di visciola è di circa 10 gradi. Il vino di visciole è perfetto in abbinata con pasticceria secca, crostate, ciambelle o dolci al cioccolato.
Liquore di visciole
Il liquore di visciole o liquore maraschino è un’altra bevanda che si caratterizza per un sapore dolce e corposo.
Questo liquore può essere servito insieme a dolci e dessert o d’estate può essere utilizzato per rifinire coppette gelato dove predominano gusti aspri per bilanciarli.
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Torta con le visciole
Le visciole rappresentano un ingrediente base per la preparazione di dolci adatti a diverse occasioni.
La crostata di visciole è perfetta per colazioni o merende mentre la torta ricotta e visciole o la torta visciole e crema sono maggiormente indicate come gustosa conclusione di pranzi e cene.
Questi dolci possono rappresentare un’ottima opzione per stupire gli ospiti con una prelibatezza che valorizza la notevole varietà dei frutti che offre il territorio italiano.
Dove comprare le visciole
Non è facile trovare le visciole fresche ma è comunque possibile chiedere nei fruttivendoli o nei supermercati più riforniti di frutta.
Essendo di dimensioni più piccole è più difficile trovarle in vendita nelle grandi catene commerciali.
Sicuramente è, invece, più facile trovare marmellate, liquori o vino preparati con le visciole, che potete ordinare anche su Amazon, seguendo i link che vi abbiamo segnalato nei precedenti paragrafi.
Come coltivare le visciole
Coltivare le visciole può rivelarsi piuttosto semplice anche per chi non è particolarmente avvezzo al giardinaggio.
Il prunus cerasus è una pianta piuttosto rustica che non ha bisogno di particolari cure e può crescere e prosperare in territori situati sia in collina che in montagna.
Questa pianta è, inoltre, in grado di resistere abbastanza bene al freddo ma anche a prolungati periodi di siccità.
Quando si pianta l’albero delle visciole
L’albero delle visciole va piantato nel periodo primaverile e in genere, inizia a dare i propri frutti dopo il secondo e terzo anno dalla sua messa a dimora.
È importante annaffiare senza abbondare in quanto eventuali ristagni d’acqua possono favorire il proliferare di funghi dannosi.
Come potare le visciole
L’albero delle visciole non necessita di potature frequenti, basta infatti eliminare i rami più vicini tra loro ogni quattro o cinque anni.
Lo scopo è fare in modo che su ogni ramo riesca a penetrare tutta la luce necessaria per far maturare i frutti.
Quando raccogliere le visciole
La raccolta delle visciole avviene all’inizio dell’estate tra giugno e luglio e può continuare fino all’autunno.