La rinnovata attenzione agli esempi virtuosi di economia circolare ci impone di trovare una soluzione per implementare i sistemi di deposito cauzionale, già presenti e sempre più diffusi in altri paesi europei, in particolare nel Nord Europa.
In questo articolo vi spiegheremo cosa sono e come funzionano i sistemi di deposito cauzionale, quali benefici assicurano e perché sarebbe importante attivare i DRS (deposit return systems) nel nostro paese.
Cosa sono i sistemi di deposito cauzionale
I sistemi di deposito cauzionale, in inglese deposit return systems, abbreviato con DRS, sono programmi avviati dalla pubblica amministrazione con l’obiettivo di incentivare i cittadini alla raccolta e al riciclo di bottiglie in plastica, vetro, lattine e altri contenitori monouso utilizzati in linea di massima per le bevande.
Oggi la raccolta di questi materiali avviene nelle abitazioni dei cittadini, in base alle normative emanate dalle amministrazioni locali e non prevede alcun compenso in relazione al conferimento.
I sistemi di deposito cauzionale prevedono invece che il consumatore sia incentivato a restituire il contenitore avendo come compenso buoni sconto da spendere in un determinato esercizio commerciale o in una catena di negozi.
Il sistema prevede anche che il prezzo della confezione sia evidenziato in modo chiaro e separato rispetto a quello del prodotto e che sia quindi configurato come una “cauzione” quantificata da un sovrapprezzo che il consumatore deve pagare al momento dell’acquisto e solitamente corrispondente a un importo variabile tra 0,1 e 0,25 euro. Questa cauzione sarà quindi restituita al consumatore nel momento in cui restituirà la confezione negli appositi punti di raccolta.
Video che spiega il sistema di deposito cauzionale
Il sistema di deposito cauzionale è spiegato in modo perfetto in questo video di Abuonrendere.it , il sito web della campagna nazionale realizzato dall’Associazione Comuni Virtuosi, proprio con lo scopo di promuovere l’introduzione di un Sistema di Deposito Cauzionale per gli imballaggi monouso per bevande.
Vantaggi legati all’adozione di un sistema di deposito cauzionale
I vantaggi derivanti dall’adozione di un sistema di deposito cauzionale sono molteplici e sono rilevanti sia a livello ambientale che a livello economico-sociale.
Qui di seguito vi elenco alcuni tra i più rilevanti:
- I dati relativi al tasso di raccolta degli imballaggi per bevande rilevano un’efficacia superiore al 90% nei paesi europei che utilizzano un modello DRS rispetto a quelli che non lo utilizzano, dove la media di raccolta selettiva si ferma al 47%. Aumenta anche la qualità della raccolta in quanto le apparecchiature per ricevere i rifiuti riconoscono e accettano solo i contenitori effettivamente adatti al riciclo, ripartendoli automaticamente per tipologia.
- Il fatto di poter ricevere un compenso per una lattina o una bottiglia in plastica riciclata spinge i cittadini a raccogliere e avviare al processo di riciclo questa tipologia di rifiuti anche se prodotta da altri e “gettata a terra”, contribuendo ad avere città e prati più puliti. In questo modo si riducono anche i costi per la collettività legati agli operatori specializzati incaricati di recuperare i rifiuti.
- La riduzione di lattine e bottiglie di plastica disperse nell’ambiente assicura anche che fiumi e mari siano più puliti con vantaggi per la tutela dei pesci e degli altri organismi viventi e per il turismo, incentivato da luoghi più puliti.
- Il maggior riciclo comporta una minor necessità di acquistare nuove materie prime con la conseguente riduzione di produzione di CO2.
- Le fasce di popolazione più disagiata possono ricevere una sorta di piccolo sussidio come premio per la raccolta di questa tipologia di rifiuti sotto forma di buoni sconto per acquistare prodotti alimentari o altri beni di prima necessità.
I sistemi DRS comportano costi aggiuntivi per le amministrazioni?
No! Come spiegato nel video che vi abbiamo proposto nei precedenti paragrafi, i sistemi di deposito sono finanziati dall’industria alimentare e più precisamente dalle aziende che vendono bevande sulla base di un principio di responsabilità estesa del produttore (EPR) e non necessitano quindi di alcun finanziamento pubblico.
Il programma si sostiene attraverso 3 fonti di finanziamento:
1) il contributo pagato dai produttori di bevande agli esercenti che mettono a disposizione gli spazi e le attrezzature per raccogliere i contenitori monouso e che erogano il buono sconto
2) i ricavi derivanti dalla vendita sul mercato dei materiali raccolti (plastica, alluminio e vetro)
3) i depositi che i consumatori non riscattano. Si tratta quindi del contributo pagato dai consumatori di bevande in confezioni monouso che non si curano di riscattare il deposito cauzionale riconsegnando il contenitore nei punti di raccolta.
Cosa pensano gli italiani riguardo l’introduzione di un DRS
Una ricerca commissionata alla società specializzata AstraRicerche dall’Associazione dei Comuni Virtuosi che ha raccolto le risposte di un campione di 1.005 persone residenti in Italia e con un età compresa tra 18 e 65 anni, ha rilevato che l’83% degli intervistati ha espresso un parere favorevole all’introduzione di un sistema di deposito cauzionale sugli imballaggi monouso.
Tra le altre informazioni interessanti raccolte dalle interviste ben il 40.4% del campione afferma di non aver mai sentito parlare di sistemi di deposito cauzionali.
Per la maggior parte degli intervistati il problema delle confezioni di bevande abbandonate nell’ambiente è molto serio: molto grave per il 63.1%, molto grave o grave per il 90.0%.