Cosa potare in autunno

cosa potare in autunno

Cosa potare in autunno: consigli sulla potatura da eseguire tra i mesi di settembre, ottobre e novembre. Quali sono le piante da potare in autunno e quali quelle da potare in primavera.

In autunno si esegue la potatura per alberi d’alto fusto e per molti arbusti. Non bisogna potare con superficialità: ogni intervento di potatura determina una ferita della struttura legnosa della pianta. Le ferite non sempre sono facili da rimarginare e le piante potrebbero soffrire; la situazione può peggiorare se si interviene nel periodo sbagliato dell’anno.

Potatura in autunno:
perché si tratta del periodo giusto

In autunno la maggior parte delle piante si trova in fase di riposo vegetativo: in questa fase, le piante riescono a rimarginare le ferite da taglio più facilmente.

Le specie caducifoglie mettono in bella mostra i rami che diventano più accessibili: per l’operatore sarà più facile tagliare il ramo al punto giusto.

Dopo la potatura autunnale è possibile eseguire trattamenti anche intensivi di anticrittogamici o antiparassitari: quando la pianta è in riposo vegetativo, tollera meglio alte concentrazioni di sostanze.

Cosa potare in autunno:
quali sono le piante a potatura autunnale

Vanno potate tutte le conifere, gli arbusti sempreverdi e gli alberi a foglia caduca. Vediamo in dettaglio.

Quando potare le conifere

Tra le conifere bisognerà potare il tasso (taxus baccata), il cipresso (cipressus semprevirens), il ginepro (juniperus orizontalis), la tuia (Thuja occidentalis), l’abete, il cedro (sia cedrus deodara che cedrus atlantica) e la chamaecyparis.

Le conifere vanno potate solo se nel corso dell’anno, la pianta si è sviluppata eccessivamente. La potatura è resa necessaria solo per rendere compatta la chioma ed evitare che possa rovinarsi con le gelate invernali o la neve.

Quando potare gli alberi a foglia caduca

Parliamo di alberi come il Faggio (Fagus sylvatica), la quercia (tutte le specie), la betulla, il tiglio, il pioppo, il salice, l’acero, il ginko, il liquidambar, l’ontano e il frassino.

Questi alberi si potano in autunno a cadenza biennale o triennale. La potatura autunnale va eseguita quando tutte le foglie sono cadute.

Quando potare gli arbusti sempreverdi

La potatura autunnale si esegue per gli arbusti sempreverdi sia coltivati singolarmente sia in siepi. Ecco: è in autunno che bisogna potare le siepi sia con potatura di mantenimento, sia per conferire la forma desiderata. Gli arbusti sempreverdi da potare in autunno sono quelli più resistenti alle basse temperature come agrlifoglio, osmanto, lauro del Portogallo, piracanto e ligustro.

Quando potare le siepi

Le siepi che si potano in autunno sono quelle rustiche, più resistenti alle basse temperature. La potatura autunnale non è adatta alla siepe che è stata messa a dimora solo di recente o con piante giovani (3 o 4 anni) di bosso, cipresso, fotinia, lauroceraso e alloro. Queste siepi vanno potate in primavera.  Le specie appena citate possono subire una potatura autunnale se hanno un’età superiore ai 4 anni.

Cosa NON potare in autunno:
le piante da potare in primavera

Le piante aromatiche e tutte le officinali perenni come rosmarino, salvia, timo, lavanda e santolina, vanno potate a inizio primavera, al fine di favorire un rapido ricaccio.

Le ortensie non si toccano in autunno: l’ortensia va potata tra fine inverno e inizio primavera perché il gelo potrebbe far disseccare la pianta provata dalle cicatrici del taglio.

Le sempreverdi tipiche del mediterraneo sono troppo sensibili al freddo per tollerare una potatura autunnale. Ricordate che in autunno non si potano: olivo, pittosporo, oleandro, quercia da sughero, corbezzolo e pino. La potatura di queste piante va eseguita tra marzo e aprile.

Gli arbusti a fioritura primaverile come i lillà, spirea, cornus… vanno potati al termine della fioritura, cioè verso aprile. Con la potatura autunnale, queste specie rischierebbero di non fiorire con l’arrivo della prossima primavera.