Cosa possono insegnare i bambini agli adulti
Chi vive a contatto con i bambini sa che ogni tanto tirano fuori delle perle di saggezza, volontariamente o meno, che sarebbero degne di un maestro zen. Facciamone tesoro perché possono essere davvero una fonte di input interessanti per vivere meglio, più sereni e aperti al mondo. Cosa possono insegnare i bambini agli adulti? Parecchio, ma non mi fraintendete. Non significa che dobbiamo tornare bambini o ragionare come bambini, sarebbe un’utopia e molto probabilmente anche un errore. Restiamo adulti come siamo, schivando ogni sindrome di Peter Pan, e inseriamo nel nostro modo di agire degli elementi che i bambini ci possono suggerire. Trovo questa frase di P. Coelho molto eloquente e chiarificatrice in tal senso perché ben chiarisce dove si deve andare ad agire.
“Un bambino può insegnare ad un adulto tre cose: essere felice senza una precisa ragione, essere sempre impegnato in qualcosa e cercare di ottenere con tutte le forze ciò che realmente desidera”. Capito? Ora vediamo meglio, nella pratica, come sviluppare questo buon proposito.
Cosa possono insegnare i bambini agli adulti al mattino
Ogni mattino è un nuovo inizio. Assonnati e con una lunghissima to do list in testa ci avviamo al lavoro pensando solo a come sopravvivere fino a sera. Certo non è il modo migliore per cominciare la giornata e se la nostra energia si focalizza su questi pensieri è difficile che le ore successive ci riservino delle belle sorprese. Priviamo a guardare alla nostra giornata come ad una fila di ore che possono nascondere tante diverse opportunità.
Per i bambini, ogni giorno si parte per una avventura nuova che può insegnarci e regalarci qualcosa di interessante. Ci si prepara ad affrontarla con la stessa trepidazione di un viaggio, perché in fondo lo è. Con questa mentalità, cambieranno anche le nostre giornate e ci sentiremo improvvisamente più fortunati, ma forse siamo noi che abbiamo deciso di dare un’opportunità alla vita di sorriderci.
A proposito di sorridere, cerchiamo di regalarci un sorriso ogni giorno, meglio se a inizio giornata in modo che ci accompagni ovunque andiamo. Chiaro che non possiamo sorridere 24 ore su 24 ma se già il nostro viso e il nostro animo si mettono già “nell’ordine di idee” di una bella giornata. Un sorriso ci permette di affrontare la giornata con più ottimismo e carica e allo stesso tempo attira sorrisi e benevolenza.
Sarà più difficile trattarci male se sorridiamo alle persone e ci poniamo in modo positivo. Non trovate motivi per sorridere? Usate la fantasia, come sanno fare bene i bambini, andate alla ricerca di quel pensiero che sarà capace di mettervi il buon umore.
Cosa possono insegnare i bambini agli adulti durante il giorno
Godersi la vita. Direte “facile quando si è piccoli, ma poi da grandi si hanno mille preoccupazioni e non è più la stessa cosa”. Potrebbe anche essere vero, anche se tutto da dimostrare, ma possiamo in ogni caso prendere spunto dall’atteggiamento che noi stessi avevamo da piccoli. Mi riferisco alla capacità di cogliere le piccole cose felici che la vita ci offre, qui e là, durante la giornata. A volte lo fa in modo disordinato, me ne rendo conto, e noi siamo così occupati di risolvere i problemi che non badiamo ai non-problemi.
E’ dai bambini, stando con i bambini e pensando un po’ come bambini, che possiamo ripescare l’entusiasmo di fronte ad una nuvola buffa oppure ad un fiore colorato, la gioia nell’incontro con uno scoiattolo o un uccellino, l’eccitazione per un nuovo gioco o un nuovo amico. Ci siamo dimenticati come si fa ma possiamo rispolverare la nostra capacità di godere delle piccole cose quando vogliamo.
Cosa possono insegnare i bambini agli adulti ancora?
A farsi delle domande, a non dare per scontato quello che ci arriva di fronte durante la giornata. Farsi delle domande significa essere curiosi e restare sempre con il desiderio di imparare, volontà di crescere, cambiare e migliorare sé stessi. E’ faticoso, me ne rendo conto, ma da degli enormi vantaggi sia nella sfera personale che in quella lavorativa. Le persone che hanno voglia di crescere hanno una marcia in più, sono aperte alle nuove esperienze e questo significa avere una vita più ricca e interessante. Chi si considera già arrivato, invecchia prima ma soprattutto chiude la porta in faccia alle eventuali opportunità che si affacciano alla sua esistenza.
Vivere il presente. Per i bambini esiste l’adesso e ogni tanto il dopodomani, ma sono quasi sempre molto focalizzati sul qui e ora. Noi, al contrario, spesso siamo o schiavi del passato o rapiti dal futuro, con parecchie preoccupazioni allegate. Cerchiamo di stare dove stanno loro, nel presente, rivolgendo attenzione ed energie unicamente a ciò che sta accadendo. Eviteremo ansia e depressione.
Mostriamo le cicatrici con orgoglio. Quando una cicatrice ricorda una caduta per una bella avventura tentata, un bambino la mostra con orgoglio, raccontando il suo coraggio. E’ esattamente così che possiamo fare anche noi di fronte ad un fallimento, ricordiamoci che siamo stati coraggiosi e che la prossima volta andrà meglio perché abbiamo, cadendo, imparato a come non farlo.
Pubblicato da Marta Abbà il 3 Novembre 2019