Cos’è il PM10, la questione delle polveri sottili
Cos’è il PM10: significato, definizione, perché fa male alla salute, come proteggersi dal particolato e tante informazioni utili.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha stimato che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di morti nel mondo, ogni anno. Secondo i dati più recenti, solo in Europa, i decessi legati all’inquinamento da polveri sottili causa annualmente circa 400.000 morti. Con questa tragica premessa, è doveroso domandarsi cosa sono le polveri sottili e in particolare interrogarsi sui livelli e la definizione del PM10.
Con dati così allarmanti, è importante imparare a proteggersi dalle polveri sottili. Per maggiori informazioni vi rimandiamo alle pagine correre in città e polveri sottili in casa.
Cos’è il PM10
In parole semplici:
il PM10 è un insieme di sostanze inquinanti costituito da polveri, fumo, microgocce e altre sostanze liquide che in gergo tecnico sono chiamate “aerosol”. Queste sostanze, disperse nell’aria, riescono a raggiungere diverse parti dell’apparato respiratorio causando seri danni.
La definizione di PM10:
La sigla PM10 identifica una delle tante sostanze in cui viene classificato il particolato, quel materiale presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche.
La sigla PM10, significa letteralmente Particulate Matter o Materia Particolata. Il “10” corrisponde a un diametro aerodinamico, cioè il diametro di un’ipotetica materia dalla forma sferica e dalla densità uguale a 1 g/cm³. Quindi con PM10 si vanno a identificare tutte quelle polveri sottili dal diametro uguale o inferiore ai 10 millesimi di millemetro, ovvero 10 µm.
La pericolosità delle polveri sottili è direttamente proporzionale alla dimensione: più piccole sono le particelle e più in profondità potranno permeare in nostro apparato respiratorio.
Se particelle microscopiche dal diametro di 7 µm possono raggiungere la cavità orale, nasale e la laringe, particelle dal diametro di 1,1 µm possono raggiungere e danneggiare addirittura gli alveoli polmonari.
Emissioni di polveri sottili PM10
Quando si parla di emissioni di polveri sottili e PM10, l’immaginario collettivo pensa subito agli scarichi del traffico. Vi suonerà strano sapere che le emissioni di PM10 legate agli scarichi del traffico stradale sono paragonabili a quelle emesse dal fumo di sigarette.
A rivelare questa realtà sconcertante è stata un’indagine tedesca. In Germania, il dato di emissioni annue di polveri sottili (PM10) legate al traffico stradale è quasi equivalente a quello prodotto dalla combustione delle sigarette. L’unica differenza è che i gas di scarico dei trasporti hanno visto una netta riduzione negli ultimi anni, mentre le emissioni di PM10 legate al fumo di sigarette sono costanti nel tempo, anche se si torna indietro di 15 anni. I dati raccolti in Germania rilevano:
- 6.100 tonnellate di PM10 legate al fumo di sigarette
- 6.800 tonnellate di PM10 legate al traffico stradale
Nel 2000, le emissioni di PM10 erano ripartite diversamente:
- 6.170 tonnellate di PM10 legate al fumo di sigarette
- 29.400 tonnellate di PM10 legate al traffico stradale
E’ chiaro come il settore automotive si stia impegnando nella riduzione delle emissioni di gas di scarico con motori sempre più efficienti e alimentazioni alternative.
PM10 e gas di scarico: inquina più un’auto a benzina o un’auto diesel?
La guerra dichiarata alle automobili diesel circa la produzione di polveri sottili, oggi, non ha molto senso. Il settore dei trasporti si sta muovendo verso una nuova era, con motori Euro 6, auto a idrogeno e trazione elettrica. La guerra al diesel è ingiustificata perché questo carburante rilascia fino al 15% di CO2 in meno di un motore a benzina. In più, molte case automobilistiche associano un piccolo propulsore elettrico al motore a gasolio dando vita a auto ibride in grado di tagliare le emissioni complessive di un ulteriore 30%.
Dalle auto Euro 1 del 1993 alle auto Euro 6 di oggi, le emissioni di polveri fini, con il diesel, sono diminuite del 97%. Un’automobile diesel, oggi, inquina quanto una vettura a benzina.
Anche l’usura dei freni, degli pneumatici e dell’asfalto produce polveri sottili PM10. Le stime tedesche associano a questo comparto una produzione di PM10 pari a 21.600 tonnellate. Non solo trasporti: anche le attività industriali legate alla combustione, gli impianti di riscaldamento, le centrali termoelettriche e gli inceneritori sono forti produttori di polveri sottili pM10.
PM10 e Limiti annuali
La riduzione di particolato è un obiettivo della politica Mondiale, europea e italiana compresa. Mentre in Italia si organizzano blocchi del traffico, in Francia si promuove il bike e l’eletric car sharing e in Germania si incentiva la vendita di auto elettriche, la Commissione europea ha imposto dei limiti di emissione delle polveri sottili.
I limiti annuali risultano spesso superati nelle grandi città italiane. Secondo l’annuario ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) oltre il 38% delle stazioni di rilevamento registra superamenti dei limiti di qualità dell’aria per il PM10.
Se vi è piaciuto questo articolo sulle polveri sottili PM10 potete seguirmi su Twitter, aggiungermi su Facebook, tra le cerchie di G+ o vedere i miei scatti su Instagram, le vie dei social sono infinite! :)
Pubblicato da Anna De Simone il 9 Gennaio 2016