Corteccia albero, utile in mille modi, anche a variare dell’albero di cui si sta parlando. Ci sono volte in cui è addirittura preziosa e viene pagata grosse cifre, altre invece viene danneggiata ed è nostro compito proteggerla. Vediamone le proprietà e le caratteristiche principali. Il suo valore è noto da tempo, da quando alcune popolazioni che vivano ad alta quota utilizzavano la parte interna della corteccia albero del Larice per nitrirsi. Fatta seccare o polverizzata, serviva per fare il pane, una volta mescolata con dei cereali.
Corteccia albero: funzione
Chi pensa che la corteccia albero sia solo un ornamento, una copertura a scopo estetico, sbaglia, perché essa ha un ruolo importante nella vita di una pianta. Serve per proteggere le fibre legnose in cui scorrono i canali linfatici. E’ un po’ come se fossero le nostre vene, dove scorre il sangue che per gli alberi è la linfa, appunto.
A maggior ragione serve rispettare la corteccia albero, per garantirne la salute e proteggere tette le forme di vita che vivono in essa o su di essa. Sia animali, sia vegetali, spesso di dimensioni microscopiche ma di grande importanza per la catena alimentare e la biodiversità.
Corteccia albero danneggiata
La corteccia albero può assumere spessori e strutture molto differenti, dipende da che tipo di pianta stiamo osservando ma anche dall’ambiente e dalle condizioni climatiche in cui è cresciuta.
Al di là di come la corteccia ci appare, è importante proteggerla dai danni provocati da fattori esterni, umani in primis. Noi con i nostri interventi e la nostra presenza, spesso anche senza volerlo, creiamo delle ferite difficili da risanare. Basta pensare a ciò che accade se urtiamo un albero con un tosaerba maldestramente condotto, oppure a quando appoggiamo una amaca ad un tronco senza fare attenzione alle modalità.
A volte si può arrivare a danneggiare una corteccia con l’utilizzo di tutori per la crescita: una volta messi posso venire inglobati dalla corteccia, lasciando fenditure dove si inseriscono i parassiti.
Corteccia albero: come toglierla
Per privare l’albero della corteccia, innanzitutto ci deve essere una buona ragione, inoltre va fatto utilizzando degli strumenti appositi e non un coltellaccio preso a caso come si vede fare nei film di avventura. Una volta tolta la corteccia, spesso essa viene usata come pacciamatura. Quella del pino marittimo, viene usata per proteggere il terreno dal freddo, dall’aridità e dalle malerbe.
Corteccia albero: tipi
Ci sono tipologie di corteccia numerose quasi quanto le varietà di piante, vediamone alcuni esempi. La corteccia da cui si ricava la cannella, che consumiamo in polvere o in stecche, è certo una delle più note, popolari e apprezzate, gli alberi che la producono sono coltivati soprattutto nello Sri Lanka, in alcune zone dell’Asia tropicale e in Brasile.
E’ parimenti famosa la corteccia da cui otteniamo il sughero, quella delle Querce Mediterranee dette Quercus suber. E’ meno conosciuta la corteccia albero da cui si ricavava l’aspirina prima di arrivare alla sua produzione “artificialmente”. I principi terapeutici sono stati trovati nella corteccia del salice. Anche l’albero della gomma ha una corteccia importante, una volta incisa ci regala il caucciù e dal caucciù possiamo ottenere la gomma naturale
Corteccia albero: arnese per asportarla
Ci sono vari tipi di arnese per asportare la corteccia albero, molto dipende dall’uso che dobbiamo farne. Su Amazon possiamo trovare uno scortecciatore a 180 euro, anche utilizzabile come scanalatrice e fresa.
Corteccia albero: come riconoscerla
Anche solo passeggiando per i boschi, senza la minima intenzione di scorticare alberi, risulta interessante giocare a riconoscerli dalla corteccia. Ad esempio, il platano ce l’ha maculata a chiazze, la betulla invece, bianca e a fogli, la corteccia rugosa e severa, il Prunus liscia, lucida e rosso brillante.
Ci sono poi alberi meno noti ma che quanto a corteccia, spiccano in originalità. Il Cornus alba ‘Sibirica’ sfoggia in inverno una corteccia rosso fuoco, l’acero grigio un tronco colore bruno rossiccio o aranciato, la Lagerstroemia una corteccia chiara e decorata quasi come fosse un’opera d’arte.
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