Conto termico 2016, tutte le novità
Conto termico 2016: requisiti, novità, a chi spetta, come accedere e come calcolare l’importo del nuovo conto termico.
Il nuovo conto termico 2016 arriva introducendo diverse novità: da un lato gli interventi agevolabili e dall’altro le pratiche per l’accesso agli incentivi.
Prima novità tra tutte è che l’accesso agli incentivi scatterà quasi in automatico per chi intende realizzare un impianto solare termico su una superficie di 50 mq e con una potenza termica fino ai 35 kW.
Interventi che hanno diritto al conto termico 2016
Gli incentivi erogati con il conto termico 2016 andranno a coprire fino al 40% o al 65% della spesa per:
- isolamento termico delle superficie opache delimitanti un locale climatizzato
- sostituzione delle chiusure trasparenti, compresi gli infissi
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con:
-generatori di calore geotermici
-generatori di calore a biomasse (quindi acquisto di stufe a pellet, stufe a legna o termocamini)
-generatori di calore a condensazione
-pompe di calore elettriche o a gas
-impianti geotermici - installazione di collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria
- sostituzione del vecchio scaldabagno elettrico con scaldabagno a pompa di calore
- installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento (tende, persiane, veneziane, tapparelle, zanzariere, tende a rullo…). Per maggiori informazioni: schermature solari, guida alle detrazioni.
- Sostituzione dei sistemi di illuminazione con impianti energeticamente efficiente.
- Installazione di sistemi domotici per migliorare l’efficienza domestica.
Per tutte le informazioni vi rimandiamo alla sezione dedicata agli interventi finanziabili del Conto Termico.
L’incentivazione arriva fino al 65% per i lavori che riescono a trasformare un edificio efficiente in una soluzione NZEB, cioè a energia quasi zero.
Negli interventi che hanno diritto alla conto termico 2016 figurano anche le competenze tecniche e le cosiddette “spese di servizio”. In altre parole hanno diritto al rimborso del conto termico 2016 anche le spese sostenute per la consulenza di un tecnico, per la redazione della diagnosi energetica e dell’attestato di prestazione energetica (nuovo APE). Le “spese di servizio” sono rimborsabili al 100% per le pubbliche amministrazioni e al 50% per le imprese e i privati.
Conto Termico 2016: scadenza
Come in passato, non esiste un termine di scadenza per accedere al Conto Termico. Il fondo messo a disposizione con il conto termico 2016 ammonta a 900 milioni di euro, di questi 700 milioni sono destinati alle amministrazioni pubbliche e 200 milioni sono destinati al settore privato, imprese e cittadini. Gli incentivi saranno erogati in forma di un rimborso economico che sarà accreditato sul conto corrente del richiedente. L’arco temporale può variare in base al tipo di intervento, l’acquisto di una stufa a pallet sarà “rimborsato” nel giro di due anni, con due accrediti che vanno a coprire in parte il costo sostenuto per l’acquisto. Spese più consistenti vedono rimborsi spalmati in un massimo di 5 anni.
Conto termico 2016 e acquisto di stufa a pallet
Come premesso, il conto termico 2016 andrà a rimborsare parte dei costi sostenuti per l’acquisto di impianti di riscaldamento efficienti, a patto che l’impianto andrà a sostituire un sistema obsoleto e energivoro. Tra gli impianti di riscaldamento che possono accedere all’incentivo figurano anche le stufe a pallet, oltre che biocamini, stufe a legna e, in generale, tutti gli impianti a biomasse. Parlando di stufe e sistemi di riscaldamento, tutti i requisiti richiesti per l’accesso al conto termico sono elencati nell’articolo: Come accedere al conto termico. Per sapere a quanto ammonta il rimborso elargito con il conto termico 2016 vi rimandiamo all’articolo: Calcolo incentivo conto termico per acquisto stufe.
Le documentazioni che certificano i requisiti tecnici di stufe, termocamini e caldaie, saranno rilasciate direttamente dal costruttore dell’impianto al momento dell’acquisto.
Per accedere al conto termico, sarà inoltre necessario:
-dimostrare la sostituzione del vecchio apparecchio
-effettuare la manutenzione annuale del prodotto e degli scarichi da parte di personale qualificato e conservare le fatture.
La legge prevede che l’intera documentazione (certificazioni, domande, fatture…) siano conservate per un periodo di 7 anni.
Pubblicato da Anna De Simone il 10 Dicembre 2015