Il conto corrente zero spese esiste?

Conto corrente zero spese

C’è un motivo semplice e valido per cui il conto corrente dovrebbe essere almeno un conto corrente zero spese. In un tempo di non molti anni fa e che in tanti ricordiamo, il conto corrente non era soltanto un money parking ma anche una rispettabile forma di investimento e come tale remunerata. Sembra incredibile, ma le banche si facevano concorrenza sui tassi di interesse dei conti correnti per accaparrarsi i clienti.

Oggi invece i tassi sono così bassi, o più spesso inesistenti, che se si dispone di una somma da investire e si vuole far maturare degli interessi è meglio scegliere un conto deposito o un’altra forma di investimento. Di conseguenza la cosa più importante in un conto corrente, che di solito non frutta interessi, è il suo costo annuo e cioè che sia un conto corrente zero spese.

Ma la domanda è: esiste il conto corrente zero spese? Molti dei conti cosiddetti conti ‘a zero spese’ prevedono in realtà delle cifre da pagare in occasione di determinate operazioni finanziarie. L’assenza di remunerazione della somma affidata alla banca dovrebbe in teoria essere compensate dall’esenzione dale spese, ma la verità è che un conto corrente gratuito non esiste. Dunque per risparmiare il più possibile è bene scegliere un istituto di credito che preveda spese sul conto corrente solo per operazioni poco frequenti.

Le voci più ‘sensibili’ in fatto di spese senso sono i bonifici (allo sportello e online), i prelievi al bancomat (anche di altra banca), i prelievi all’estero e, naturalmente, l’imposta di bollo. Quest’ultima ammonta per legge a 34,20 euro, molte banche coprono questa voce togliendola al cliente ma alter non si curano di farlo e il conto corrente diventa inevitabilmente una spesa.

Qualche minuto investito sul comparatore di tariffe di IdeeGreen aiuta a capire qual è il conto corrente che fa al caso nostro, anche valutando il numero di bonifici e di prelievi che, in media, si effettuano durante l’anno, il proprio profilo di risparmio, l’età, la disponibilità dell’online banking e così via. Se non sarà proprio un conto corrente zero spese, almeno si tratterà di una spesa ragionevole e tarata sul nostro profile.

Un esempio: quello che è stato considerato miglior conto corrente del 2013, il conto Websella.it di Banca Sella, ha bonifici online gratuiti, gratuiti i prelievi bancomat da altre banche e i prelievi all’estero, ma mentre il bonifico allo sportello è gratuito il prelievo di contante allo sportello costa 5 euro per operazione.

Fra quelli che vengono reclamizzati come correnti a zero spese,  uno dei più trasparenti è Conto Corrente Arancio: canone zero, operazioni illimitate, imposta di bollo a carico della banca; si paga solo per l’estratto conto cartaceo e per gli smsalert a richiesta (rispettivamente 5 euro e 0,20 euro).

Altri conti correnti a zero spese o detti tali sono Hello! Money (si paga il bonifico allo sportello), Conto Yellow di CheBanca! (l’imposta di bollo è gratuita solo per giacenze medie non superiori a 5.000 euro) e il conto corrente Fineco (si pagano prelievi e bonifici allo sportello).

Pubblicato da Michele Ciceri il 22 Settembre 2014