Contabilizzatori di calore obbligatori
Quando si parla di contabilizzazione del calore obbligatoria la normativa di riferimento è il decreto legislativo 102/2014 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. La normativa prevede che gli impianti di riscaldamento centralizzato dei condomini siano dotati di contatori di calore individuali (o contabilizzatori di calore). Novità e adeguamenti per il 2020.
Se nel condominio con riscaldamento centralizzato non sono stati ancora installati sistemi per la contabilizzazione del calore obbligatoria è opportuno agire prontamente. Come? Richiedendo l’immediata convocazione dell’assemblea di condominio così da iniziare a stabilire a quale professionista dare l’incarico e contattare la società che dovrà poi installare le valvole termostatiche ed eseguire i lavori accessori.
Contabilizzazione del calore nei condomini
La contabilizzazione del calore obbligatoria riguarda solo i condomini. Stando alla normativa i condomini sono tenuti a installare un sistema di contabilizzazione del calore così da consentire una più adeguata ripartizione della spesa legata al riscaldamento. Ogni singolo inquilino riuscirà a pagare solo il riscaldamento che ha realmente consumato. Il provvedimento richiede l’installazione di un sistema di contabilizzazione del calore annesso a delle valvole termostatiche poste su ogni singolo calorifero di ogni abitazione.
A chi spetta?
L’installazione obbligatoria dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore è rivolta agli edifici serviti da impianto termico centralizzato. L’adeguamento spetta a tutti i condomini che hanno un impianto di riscaldamento centralizzato. I condomini con impianto di riscaldamento autonomo non dovranno eseguire alcuna aggiunta.
Come funzionano i contabilizzatori di calore e a cosa servono
Il sistema di contabilizzazione, registra gli effettivi consumi. Come funziona? Le valvole termostatiche, installate su ogni termosifone delle varie abitazioni, riescono a controllare e regolare la temperatura, monitorando l’energia investita per riscaldare le diverse stanze. Queste energia viene così quantificata e ogni unità immobiliare andrà a sostenere solo la spesa relativa all’energia usata per il suo riscaldamento.
Per il condominio, la caldaia rimane sempre centralizzata, tuttavia ogni abitante può scegliere quando accendere e quando spegnere il riscaldamento, se aumentare o diminuire la temperatura… sempre nel rispetto dei limiti di legge (20 °C di media).
Ripartizione delle spese con la quota fissa
Di norma i condomini termicamente più efficienti optano per una suddivisione delle spese totali riferite ai consumi annuali per il riscaldamento (quindi manutenzione, spese di caldaia, spese di combustibili, eventuali contratti di assistenza) in misura del 30% come quota ripartita attraverso le quote millesimali e il restante 70% in base alla ripartizione del consumo di calore effettivo di ogni unità immobiliare sul totale.
Se l’edificio non è ben isolato e vi sono grandi dispersioni di calore, l’assemblea del condominio può proporre modifiche della ripartizione delle percentuali aumentando quella da suddividere secondo i millesimi, ma in genere non oltre il 50%. L’approvazione della ripartizione avviene con voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno 500/1000.
Proroga e lettura da Remoto
La contabilizzazione del calore obbligatoria doveva essere in vigore dal 2014 tuttavia, proroga dopo proroga, il regolamento è arrivato al 30 giugno 2019. Le prime proroghe avevano fatto slittare l’obbligo al 2017 e poi al 2018, tuttavia, ulteriori provvedimenti hanno fissato il termine ultimo all’estate del 2019. Non vi sono state ulteriori proroghe per il 2020 e i termini della normativa sono ormai effettivi.
Anzi, dal 2020 vi cono interessanti novità per chi installa un contabilizzatore di calore. Dal 2020, infatti, tutte i nuovi contabilizzatori di calore installati dovranno essere controllati da remoto, e dal 2027 anche quelli già installati in precedenza dovranno essere modificati e provvisti del sistema di lettura a distanza. Questo è quanto previsto dalla nuova direttiva Europea 2018/2002 dell’11 dicembre 2018 e confermato dalla Commissione Europea in materia di risparmio energetico.
Sanzioni e controlli
Stando agli studi di settore, solo un immobile su due ha rispettato l’installazione dei sistemi di contabilizzazione di calore mettendosi in regola. Per i proprietari di immobili e condomìni che non si fossero adeguati è prevista una multa che, in base al caso, va da 500 a 2.500 euro. La multa, quindi, si abbatterà sia sul Condominio che sul singolo proprietario inadempiente.
Chi fa rispettare la normativa? Le Regioni hanno iniziato ad organizzarsi con i registri, tuttavia ogni realtà si sta attrezzando in maniera differente al fine di far rispettare l’obbligo di installazione del sistema di contabilizzazione del calore. Per esempio, l’Emilia Romagna e la Toscana hanno istituito appositi registri mentre le altre Regioni hanno demandato i controlli ai Comuni quando il Comune in questione ha più di 40.000 abitanti, i municipi più piccoli, invece, saranno gestiti dalle città metropolitane.
Quanto costa installare i contabilizzatori di calore?
Gli amministratori di condominio dovranno portare all’attenzione dei condomini diversi preventivi. L’azienda incaricata dovrà provvedere a:
- Installare le valvole termostatiche e i ripartitori
- Adeguare la centrale termica
- Eseguire il collaudo dell’impianto
Questi lavori vanno eseguiti da metà aprile a metà ottobre, cioè quando l’impianto termico centralizzato è spento. Le stime di Altroconsumo vedono dei costi che variano in base al numero di unità immobiliare del condominio. In sintesi:
- Palazzina di 20/30 unità immobiliari: 7-8 mila euro
- Condominio di 30/60 unità immobiliari: 9-10 mila euro
- Palazzina di circa 100 unità immobiliari: 11-12 mila euro
Nei condomini più grandi e in casi particolari, agli interventi richiesti si aggiungono anche:
- Installazione della pompa elettronica per la modulazione della potenza di circolo dell’acqua
- Aggiunta del defangatore e dell’addolcitore dell’acqua
Per una casa di 80 metri quadrati, per installare il sistema di contabilizzazione del calore obbligatorio la spesa per ogni condomino è di circa 120 euro. A questa spesa vanno aggiunti i costi per adeguare le pompe di circolazione dell’impianto condominiale da portata fissa a variabile. In più, ogni anno, la lettura del contabilizzatore di calore ha un costo di circa 5 euro a famiglia.
Vantaggi
Nonostante i costi, il mettersi in regola con la termoregolazione e la contabilizzazione del calore prevede diversi vantaggi a lungo termine, sia sul fronte migliore ripartizione delle spese, sia per migliorare i consumi. Le valvole termostatiche aiutano a ridurre gli sprechi di energia legati ai caloriferi. Per altre informazioni: come risparmiare sul riscaldamento.
Altre info: conatbilizzazione di calore obbligatoria per condomini
Pubblicato da Anna De Simone il 18 Febbraio 2020