ECOMILANO Express punta l’obiettivo quotidiano delle 700 consegne a domicilio ma solo per cominciare. Nel giro di 6 mesi la joint venture meneghina dell’eco-logistica ultimo miglio andrà al raddoppio, inseguendo gli esempi virtuosi di Utrecht, Burgos, Padova e Lucca. Consegne a domicilio a impatto zero o quasi zero, soprattutto in Area C, con una flotta di e-bike, cargo-bike e furgoni elettrici.
ECOMILANO Express debutta il 15 settembre alla vigili della Settimana Europea per la Mobilità Sostenibile (6-22 settembre), è il più importante esperimento di ecologistica in Italia – più di Padova e Lucca per dimensioni – e nasce dalle esperienze di due operatori consolidati come Milano Express e Orobici. Ovviamente non gli manca la benedizione del Comune di Milano, elargita con entusiasmo dall’assessore ai trasporti Pierfrancesco Maran.
Cosa sarà ECOMILANO Express? Più che un’impresa di consegne a domicilio – in città non ne mancano – la nuova società punta a mettersi al servizio dei trasportatori che fanno consegne in città e che trovano difficile l’ultimo meglio, vuoi per il traffico vuoi per le restrizioni antinquinamento delle varie ZTL e Area C nel caso di Milano.
La logica di ECOMILANO Express sarà quella del Service Hub e il modello gli Urban Consolidation Center, ma con una vocazione di servizio ancora più marcata in un’ottica green-business: abbattere il costo industriale delle consegne a domicilio (valore per gli operatori di mercato) e contemporaneamente il costo sociale legato a traffico e inquinamento del trasporto merci ultimo miglio (valore per la collettività).
Cinquanta e cinquanta. Milano Express ha messo a disposizione della nuova società la propria esperienza trentennale di agenzia di recapiti, trasporti e spedizioni a Milano e hinterland. Orobici è più recente perché nasce all’inizio del 2013 sperimentando con successo l’idea supergreen delle consegne in bici a Bergamo, compresa l’inaccessibile Bergamo alta.
La sede di ECOMILANO Express è per il momento in via Voghera 49, sede di Milano Express, ma nei sogni c’è l’Hub della logistica sostenibile da aprire prima di Expo 2015: almeno 1.000 metri quadrati a ridosso di Area C ma ben collegati con le tangenziali. Il progetto c’è.