Congelatore a pozzetto: come sceglierlo
I modelli di Congelatore a pozzetto oggi presenti sul mercato sono tanti e il rapporto qualità prezzo non male se si ha la pazienza di fare un po’ di ricerche on line, ma c’è uno step precedente che può metterci in difficoltà. E’ il dilemma tra congelatore orizzontale (a pozzetto) o verticale (ad armadio). Il secondo ha praticamente la stessa impostazione di un frigorifero tradizionale e potremmo essere portati a preferirlo, per via dell’abitudine. La scelta non è però così scontata, ci sono pro e contro da valutare non basandoci solo sul nostro istinto di conservazione… delle abitudini!
Congelatore a pozzetto o verticale
Vediamo assieme le caratteristiche dei due modelli per capire qual è quello che fa per noi. La scelta può variare a seconda delle nostre necessità, del nostro budget e dello spazio che possiamo lasciare a questo elettrodomestico sempre più utile.
Il congelatore a pozzetta di fatto può mettere in difficoltà tutti colore che hanno una casa di dimensioni non troppo grandi perché rispetto all’altro modello occupa decisamente più spazio. Può risultare anche meno pratico a livello di accessibilità e di ricerca di prodotti perché ci si deve un po’ immergere. Ha però parecchi vantaggi che possono fargli vincere la competizione. Nella maggior parte dei casi ha le rotelle quindi è pratico da spostare, inoltre spreca meno energia e questo è un buon punto per chi ha come noi a cuore l’ambiente. Questa caratteristica green deriva dal fatto che l’apertura orizzontale limita lo scambio fra l’aria fredda e l’aria calda quindi sono minime le perdite di freddo.
Variano da modello a modello ma in generale questi congelatori possono arrivare a 500 litri di capacità.
Passiamo al congelatore verticale, più essenziale nelle due forme e sempre munito di cassetti estraibili che ci permettono di classificare e distribuire gli alimenti in modo da poterli poi trovare in modo immediato, al bisogno. Comodi, quindi, questi cassetti, ma rubano spazio e ci fanno sprecare parecchia energia perché ora che li apriamo e li chiudiamo, pensando a ciò che dobbiamo scongelare, passa parecchio tempo e la temperatura interna si alza. Un altro difetto del congelatore verticale riguarda la capacità che è nettamente inferiore: massimo di 260 litri.
Congelatore a pozzetto: come scegliere
Se abbiamo scelto il congelatore a pozzetto, una scelta anche consapevole, anche se non sempre comoda, dobbiamo capire come orientarci tra i vari marchi per non restare delusi. Per prima cosa puntiamo sempre su congelatori che mostrano il simbolo 4 stelle e che raggiungono i 30 gradi sotto zero perché se non si hanno queste temperature non risulta possibile congelare i cibi freschi in modo rapido e ottimale. Nei cibi si trova dell’acqua organica che forma dei cristalli di ghiaccio molto piccoli quando la temperatura scende, questo deve avvenire per far sì che non venga alterata la qualità. Se congeliamo così il cibo, al momento dello scongelamento riusciamo anche a non trovarci con troppa acqua in giro.
Se optiamo invece per un congelatore a 3 stelle, la temperatura raggiungerà massimo i 18 gradi sotto zero, ciò significa che stiamo acquistando un congelatore che non va bene per congelare i cibi freschi e che possiamo utilizzare solo per conservare i surgelati.
Congelatori a pozzetto: consumo
Un aspetto molto importante a cui badare è quello che riguarda il consumo di energia elettrica. Per le nostre tasche ma anche per il nostro pianeta. Dobbiamo per forza trovare indicazioni in merito in etichetta tramite una lettera dalla A alla G e cerchiamo di scegliere un congelatore che riporti una delle prime tre lettere, cioè A, B e C perché sono quelle che garantiscono il miglior isolamento termico, quindi dei consumi più bassi anche del 50%.
Un’altra lettera da conoscere è la “T”, quando compare, significa che il nostro apparecchio è in grado di funzionare in modo efficiente anche a temperature esterne fino a 43 gradi, se invece compare la sigla “ST” resiste fino a 38 gradi, infine “SN” o “N” sono le lettere che indicano una resistenza fino a 32 gradi. Si tratta di informazioni che di solito non sono particolarmente significative ma se si abita in una zona molto calda, possono diventare di estrema importanza per non rischiare di acquistare un congelatore inutile.
Nella nostra ricerca possiamo incontrare anche il termine “no frost” che significa in lingua inglese “niente brina”. E’ vero e accade per via della presenza di un ventilatore in perenne funzionamento quando il congelatore è chiuso e che assicura una buona circolazione dell’aria fredda all’interno. Utili anche delle resistenze, dette di sbrinamento, che eliminano l’umidità e riducono drasticamente la formazione di brina sia sui cibi che abbiamo riposto nell’apparecchio, sia sulle sue stesse pareti.
Congelatore a pozzetto: sicurezza
Abbiamo guardato alla comodità e alla spesa ma non ancora ai livelli di sicurezza che sono invece essenziali. L’apparecchio deve avere il marchio “IMQ” perché sia certificato dall’istituto delegato per legge a certificare la sicurezza e la qualità dei prodotti elettrici. Prima di concedere questa certificazione vengono fatte molteplici prove.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook e Instagram
Pubblicato da Marta Abbà il 11 Maggio 2019