Concimare le piante: la concimazione del suolo è di vitale importanza per garantire una buona produzione di fiori e frutti. Le piante traggono il loro nutrimento dal terreno, mediante l’apparato radicale, i terreni però, possono impoverirsi di sostanze nutritive o esserne già di per sé carenti. E’ per questo motivo che bisogna concimare le piante somministrando periodicamente sostanze essenziali al loro sviluppo.
Tipi di concimi:
–Concimi naturali
Gli escrementi di alcuni animali, scarti organici, l’humus dei lombrichi, il compost, cenere del camino, fondi di caffè… e altri fertilizzanti naturali. Sempre escludendo l’uso di agenti chimici artificiali, è possibile adottare delle tecniche di fertilizzazione che non prevedono l’uso di concimi veri e propri ma che hanno lo scopo di rendere il terreno più fertili, ci riferiamo alla pacciamatura e alla tecnica del sovescio. Se la pacciamatura rende il terreno più fertile modificandone la struttura fisica, con la tecnica del sovescio il terreno aumenta la quantità di minerali grazie alla coltivazione e all’interramento di specifiche piante.
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-Concimi sintetici
I fertilizzanti sintetici si reperiscono facilmente sul mercato. Nel loro impiego bisogna fare molta attenzione a rispettare il dosaggio. Vantano di essere perfettamente bilanciati ma sono pochi i concimi sintetici ammessi nell’agricoltura biologica.
Quando concimare le piante?
Le piante hanno bisogno di nutrienti al momento della ripresa vegetativa. Solo in alcuni casi le piante necessitano di concime prima del riposo. Nel periodo intermedio si effettuano concimazioni blande e sporadiche e solo se le piante mostrano segni di sofferenza. Si evince che solo raramente si concima in autunno mentre la gran parte di concimazioni si effettuano in primavera.
Come concimare le piante
Prima della concimazione è consigliato smuovere il terreno attorno alla pianta in modo da rompere la crosta superficiale. In tal modo si favorisce l’incorporazione del concime e si arieggiano le radici. Prima di concimare le piante è opportuno rimuovere eventuali infestanti.
Dopo aver somministrato il concime, secondo la forma scelta (granulare, liquido, in fiale, in polvere…) bisognerà fare attenzione che non entri in diretto contatto con le parti della pianta o peggio ancora, con le sue radici. Le radici, soprattutto se di piante giovani, possono essere “bruciate” dall’alta concentrazione di sostanze chimiche, ovviamente con un concime naturale questo rischio si riduce ma è sempre bene vedere la concimazione come un trattamento da fare al terreno e non alla pianta!
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Concimare il terreno prima della messa a dimora
Un buon agricoltore e/o ortista, piuttosto che di concimare le piante si preoccupa preventivamente di mettere a disposizione delle proprie colture un buon terreno fertile. Prima ancora della messa a dimora delle piante è bene reperire del letame animale (bovino, equino, ovino…) e, una volta maturo, incorporarlo nel terreno al momento della prima vangatura.