Il compostaggio è un processo delicato, in una compostiera bisogna conferire le giuste quantità di rifiuti così da innescare un meccanismo biologico facendo attenzione a non spostare troppo gli equilibri, pena, la produzione di cattivi odori!
Sono molti i giardinieri e le casalinghe che si lamentano per la puzza prodotta dal composter, per la fuoriuscita di liquami o per un prodotto finito ricco di larve. Questi problemi insorgono perché la compostiera non è gestita in modo corretto.
Compostiera da balcone, si o no?
Chi non possiede un giardino non deve rinunciare al compostaggio. In commercio si trovano compostiere da balcone compatte e facili da gestire. L’acquisto di una compostiera da balcone è consigliato solo a chi coltiva un gran numero di piante sia in balcone, sia in terrazza. Questo perché la quantità di rifiuti secchi da conferire nella compostiera deve bilanciare i rifiuti domestici.
L’ideale sarebbe installare una compostiera domestica sul terrazzo di casa; con un terrazzo di 20 mq è possibile coltivare piante ornamentali e ortaggi conferendo i rifiuti secchi in un composter da 80 litri.
Se la terrazza è abbastanza spaziosa non ci sono controindicazioni, mentre mettere una compostiera in balcone con spazi limitati, risulta una scelta coraggiosa: bisogna fare i conti con l’igiene, con i cattivi odori (soprattutto se quelli conferiti sono in prevalenza gli scarti della cucina) e l’estetica. Per il fatto estetico basterebbe mascherare la compostiera con una griglia coperta di piante rampicanti sempreverdi.
In conclusione:
la compostiera da balcone è consigliata solo a chi coltiva un gran numero di piante e a chi dispone di una superficie esterna (terrazza, balcone, veranda aperta…) di 20 mq.
Compostiera domestica e cattivi odori
Per quanto riguarda una buona igiene e l’eventuale comparsa di cattivi odori, sta tutto nelle mani dell’operatore che gestisce il composter: per evitare l’insorgenza di cattivi odori bisogna bilanciare sapientemente i rifiuti; con una compostiera domestica il rischio è quello di conferire un eccesso di frazione organica umida (scarti prodotti in cucina) senza controbilanciarla con altrettanti rifiuti organici secchi (fogliame, rametti, scarti prodotti in giardino).
Soprattutto in un contesto condominiale o per mantenere i rapporti di buon vicinato, è necessario evitare lo sviluppo di cattivi odori e del percolato a terra (un liquido puzzolente che potrebbe fuoriuscire ai piedi della compostiera!);
Come eliminare i cattivi odori nella compostiera domestica?
Vi basterà rispettare le percentuali di umido e secco con una leggera preponderanza verso quest’ultimo. Inoltre, per evitare la fuoriuscita di liquidi maleodoranti, si consiglia di utilizzare, fin dall’inizio, dei bioenzimi attivatori così da velocizzare al massimo il processo di compostaggio.
Come scegliere una compostiera domestica
In commercio esistono un gran numero di modelli dalla capacità che va dagli 80 ai 900 litri.
Per orientarvi sulla scelta, chiedetevi quanto compost fai da te volete produrre e quanti scarti organici avete a disposizione.
Per una famiglia di 4 persone che intende preparare il compost solo con gli scarti da cucina, basterà una compostiera da 300 litri. Se oltre agli scarti da cucina si aggiungono anche quelli dell’orto, bisognerà optare per un composter da almeno 400 litri, oppure, se avete abbastanza spazio, sarà meglio comprare due compostiere da 200 litri che sono più facili da gestire e meno inclini a produrre cattivi odori.
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