La pratica del compostaggio si sposa perfettamente col giardino ma può essere eseguita anche in casa. Certo, più grande sarà la compostiera e meno saranno i problemi di chi vuole autoprodursi del buon compost ma nulla ci vieta di sfruttare qualche metro del nostro balcone o della terrazza.
Per il compostaggio in casa potrebbe essere sufficiente utilizzare un semplice vaso di terracotta (o in plastica) di grosse dimensioni ma chi preferisce la comodità può acquistare delle compostiere a uso domestico. Al contrario delle compostiere da giardino, quelle per la casa hanno il fondo chiuso, al momento dell’acquisto assicuratevi che la compostiera sia dotata di piccole prese d’aria sia sul coperchio che per ogni lato. L’ideale sarebbe scegliere una compostiera domestica munita di un piccolo portello. I modelli di compostiera domestica più all’avanguardia hanno un filtro anti-odore.
Per il compostaggio in casa non bisogna esagerare con la materia umida: il fondo della compostiera è chiusa e gli scambi di gas e di liquidi con il suolo sono oltremodo limitati. Per rendere l’attività di compostaggio domestico compatibile con la vita in casa, è meglio limitarsi a compostare solo gli scarti come avanzi di verdure, foglie secche, erbacce, paglia…
La compostiera dovrà essere posizionata in una posizione ombreggiata. Chi non ha intenzione di comprare una compostiera domestica, come premesso, può sfruttare un vaso di terracotta di grosse dimensioni o un bidone della spazzatura. Servendovi di una zappetta dovreste ricordarvi di mescolare con frequenza il vostro compost e aggiungere sempre qualche manciata di terreno.
Anche per gli odori vi è una soluzione: un ottimo filtro naturale anti-odori è dato da un tappo di terreno. Poggiate sul vostro contenitore uno strato di terra spesso almeno 10 cm e sfruttate questo terreno per coltivare qualcosa: c’è chi coltiva il prezzemolo ma per rendere il fazzoletto di terra più coeso e compatto, meglio coltivare il trifoglio seminandolo molto fitto.