Il compensato marino rappresenta uno dei materiali a base di legno falla durabilità eccezionale. Attenzione! Abbiamo detto “materiale a base di legno” ma il compensato marino non è così naturale come sembra.
Di certo possiamo dire che il compensato marino è tra i più pregiati e durevoli materiali a base di legno e le sue caratteristiche lo rendono, senza dubbio, particolarmente adatto all’allestimento di arredi e componenti per la nautica, soprattutto quando si parla di imbarcazioni da diporto;
il compensato marino è utile anche al settore dell’edilizia, specialmente per le applicazioni in ambienti molto umidi, in presenza di sali o di cloro.
I vantaggi del compensato marino:
- Presenta un’ottima durabilità anche in ambienti con alto grado di umidità e salinità.
- Può vantare un peso contenuto ed elevate caratteristiche meccaniche.
- Il prezzo del compensato marino è abbastanza contenuto anche se superiore al classico compensato.
- Proprio come il compensato tradizionale, anche il compensato marino è molto facile da lavorare.
Compensato marino, svantaggi
Tra i suoi svantaggi principali vediamo il tipo di incollaggio. Anche se a norma EN 314 Classe 3, si tratta di un incollaggio fenolico, non adatto all’impiego in luoghi chiusi e abitati e soprattutto non adatto a chi tiene a cuore l’ambiente.
Il compensato marino può presentare un incollaggio garantito dall’uso di resine a base di melamina; la melamina è indicata nelle schede di rischio come pericolosa se ingerita, inalata o assorbita attraverso la pelle e non è affatto ecologica.
Nella descrizione del tipo di incollaggio, l’utente può leggere i termini “fenol-formaldeide” oppure può sentire parlare di compensati marini realizzati con resine termoindurenti . In realtà si tratta sempre di un materiale a base di legno reso così resistente grazie prodotti che rilasciano formaldeide quindi, l’uso del compensato marino è consigliato solo per l’impiego in ambienti confinati tali da favorire il rilascio di formaldeide.
Nel luglio del 2003, in Giappone, è entrata in vigore una legge che limita fortemente la presenza di sostanze tossiche (tra cui la formaldeide) nelle case. Anche negli Stati Uniti è stata abbassata la soglia di formaldeide consentita per la produzione di prodotti in legno e di mobili. Anche l’Italia di recente si è mossa in questa direzione:
dal dicembre 2008, in Italia è stata vietata l’immissione sul mercato di pannelli a base di legno, semilavorati e prodotti finiti con emissioni di formaldeide superiori a quelle stabilite per la classe E1, come definita nella norma UNI EN 13986.
Al momento dell’acquisto di un qualsiasi pannello contenente compensato marino, fate accertamenti sul produttore e sulle certificazioni allegate.
Quanto costa il compensato marino
Il prezzo del compensato marino può variare in base alla durabilità, alla classe E di appartenenza, al produttore e al tipo di legno d’origine impiegato. A livello indicativo possiamo dire che il prezzo del compensato marino con essenza del legno okumè, varia dai 9 ai 27 euro a mq passando dallo spessore da 10mm a quello da 30 mm. Un pannello di okumè fenolico dalle dimensioni 250cmx200cm e dallo spessore di 30 cm può essere venduto a circa 120-150 euro.