Comedoni: cosa sono e cause
Pochi sanno che i tanto comuni e i tanto odiati punti neri si chiamano anche comedoni, o meglio comedoni aperti, perché non vanno confusi con quelli chiusi che corrispondono invece ai punti bianchi. Vediamo meglio di cosa si tratta e soprattutto come mai si formano questi fastidiosi punti che da un lato sono antiestetici ma dall’altro possono anche segnalare un problema di salute o un disturbo psicologico, magari solo momentaneo.
Comedoni: cosa sono
I punti neri sono delle impurità cutanee che derivano dai punti bianchi. Quando questi ultimi si dilatano e si aprono, diventano “neri”. Sono molto diffusi tra i giovani, a partire dagli undici-dodici anni, e restano comuni per tutta l’adolescenza e la tardo adolescenza e sono considerati l’anticamera dell’acne. Ciò non esclude certo che si presentino anche dopo i 30 anni, nessuno può considerarsi “escluso” da questo problema.
Le zone più colpite sono di solito quelle che risultano più ricche di ghiandole sebacee, quindi il naso, le guance o anche la schiena. Quando spuntano, possono restare per parecchio tempo immutati, senza subire alcuna evoluzione, ma ci sono anche dei casi in cui regrediscono, fortunatamente, oppure in cui peggiorano. Quando ciò accade, possono registrarsi anche dei fenomeni infiammatori di origine batterica.
Comedoni: cause
Tecnicamente abbiamo già detto che i punti neri si formano quando i punti bianchi si aprono, ma perché questo accade? Partiamo dai punti bianchi, dove tutto ha origine. Sono delle masse oleose che al proprio interno hanno sebo, cheratina e spesso anche microrganismi che si accumulano all’interno dei follicoli piliferi.
Può capitare che ciò che è contenuto in questi punti bianchi sia troppo e faccia dilatare la pelle fino a quando non si crea un’apertura e la fuoriuscita di sostanza che da luogo ad una ossidazione lipidica che, associata alla migrazione di cellule ricche di melanina, determina la formazione del caratteristico cappello scuro. Ecco perché si parla di “punti neri”, il motivo quindi non ha nulla a che vedere con l’idea di sporco e di sporcizia ma un legame c’è, anche se meno diretto, perché molti studi dimostrano come una continua mancanza di pulizia della pelle può favorire la formazione e la comparsa dei comedoni.
Nella fase della pubertà, questo inestetismo è legato nella maggior parte dei casi all’aumento della sintesi degli ormoni sessuali che fanno da messaggeri e vanno a stimolare delle particolari attività. Nel caso del testosterone e dei suoi metaboliti (diidrotestosterone in primis) sono le ghiandole sebacee che vengono stimolate, ne consegue che la cute appare più oleosa ed i follicoli possono quindi ostruirsi a causa dell’accumulo di sebo.
Come anche i foruncoli, anche i così detti punti neri sono legati alla seborrea. Questa disfunzione delle ghiandole sebacee causa una sovrapproduzione del loro secreto che, quando stagna in seno ai follicoli può portare alla formazione ai comedoni.
La seborrea è la causa più comune dei punti neri, ma non è l’unica: esistono altri processi e altre situazioni che possono causare o favorire la formazione di queste sgradite impurità.
Molto semplicemente, se non si lava correttamente e costantemente la cute, i punti neri possono formarsi molto facilmente. Esistono inoltre alcune tipologie di prodotti cosmetici che possono incoraggiare la presenza di comedoni, ad esempio lo fanno molte creme grasse ed oleose ed alcuni trucchi con le stesse caratteristiche. E’ un motivo in più per scegliere sempre con la massima attenzione ciò che applichiamo sulla nostra pelle senza voler a tutti i costi risparmiare, quando si tratta della nostra salute, perché anche quando si parla di pelle, si parla della nostra salute. Non è solo un fatto estetico.
Comedoni: prevenzione
Prima di capire come curare i punti neri, vediamo come evitare che compaiano. La prima cosa da fare è trattare bene la nostra pelle, prendercene cura non considerandola un’azione da femminucce o da chi è fissato con l’estetica. E’ essenziale detergere la pelle ogni giorno semplicemente con acqua e sapone e senza eliminare totalmente il sebo, una piccola quantità è bene che resti perché serve ad evitare l’incorrere di irritazioni. Laviamoci ed idratiamoci regolarmente, quindi, ma mai con detergenti aggressivi e mai troppo spesso.
Comedoni: cura
La prima mossa che viene spontaneo fare quando ci si trova di fronte, allo specchio, ad un punto nero, consiste nello schiacciarlo con le dita, in modo da far sì che fuoriesca dalla cute tutto il contenuto. Di solito si ottengono dei cilindretti adiposi, con la cima scura, di consistenza semi solida. Non è il metodo migliore per trattare questa problematica e per rendersene conto basta pensare che le impurità di cui stiamo parlando possono avere esiti cicatriziali o infettivi.
Esistono delle valide alternativa allo “strizzare” i punti neri, vediamone alcune. In fitoterapia troviamo l’olio di Melaleuca (Tea tree oil) che ha delle potenti proprietà antibatteriche, spesso utilizzare anche per la cura dell’acne. Sempre restando sulle cure naturali, possiamo optare per delle maschere per il viso a base di argilla verde, efficaci perché l’argilla ha delle proprietà antisettiche e purificanti ma ha fa anche un effetto esfoliante sulla pelle.
Vi capiterà anche di sentir parlare di rimedi fai da te da preparare in casa. Ce ne sono in abbondanza in giro ma è meglio diffidare di chi si improvvisa medico e può invece finire per consigliare dei mix di sostanze nocive per la nostra pelle.
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Pubblicato da Marta Abbà il 17 Marzo 2019