Come stimare il consumo elettrico
Come stimare il consumo elettrico: esistono numerosi metodi, più o meno accurati, per poter calcolare il consumo elettrico in casa. Il metodo più efficace è sicuramente quello che va a monitorare i consumi elettrici direttamente dal contatore o sulle stesse apparecchiature elettriche.
Come stimare il consumo elettrico, i dispositivi che rilevano i consumi
Sul mercato esistono diversi dispositivi che effettuano un calcolo accurato del consumo elettrico domestico. Tra questi vi segnaliamo CostoCorrente, la soluzione ideale per stimare il consumo elettrico dell’intera abitazione con la possibilità di un’analisi giornaliera o settimanale e anche la facoltà di poter analizzare elettrodomestico per elettrodomestico finanche in tempo reale.
Il corretto calcolo del consumo energetico consente di conoscere i consumi effettivi di ogni apparecchio domestico e di qualsiasi periodo di fatturazione: analizzare gli andamenti dei consumi durante l’arco della giornata consente di valutare i reali carichi delle apparecchiature domestiche, eventuali picchi in fase di accensione, aggiornamento, download, consumi in standby… così da individuare gli elementi più energivori dell’abitazione e prendere provvedimenti. Inoltre, un corretto monitoraggio dei consumi elettrici consente di individuare anomalie dell’impianto e di evidenziare i possibili consumi nascosti, il classico esempio è dato dai frigoriferi mal funzionanti o apparecchiatura in stan by.
Come stimare il consumo elettrico, il calcolo fai da te
Un metodo meno accurato e più macchinoso, è quello di effettuare stime dei consumi elettrici partendo dalle potenze richieste delle apparecchiature elettriche presenti in casa. Per effettuare una stima fai da te dei consumi energetici bisogna conoscere i propri elettrodomestici (la potenza) e le ore di impiego. In tal modo è possibile stimare il consumo elettrico a cadenza giornaliera e settimanale.
La formula per stimare il consumo elettrico
Questo metodo è utile solo se si presta la massima attenzione nella raccolta dei dati: non avrebbe senso effettuare una stima approssimativa sulla base di dati “approssimativi”, il risultato sarebbe inutilizzabile! Indicativamente, possiamo dire che ogni apparecchio elettrico ha una potenza nominale misurata in Watt, W, tale cifra indica la quantità di energia al secondo necessaria al suo funzionamento.
Moltiplicando tale potenza per il tempo di utilizzo otteniamo la quantità di energia assorbita dell’elettrodomestico, generalmente misurata in kilowattora, kWh.
NB.: è importante essere molto accurati circa i reali assorbimenti di energia degli elettrodomestici impiegati e altrettanto precisi sulle ore di impiego.
Le potenze nominali degli elettrodomestici sono obbligatoriamente indicate sulla confezione d’acquisto, sul libretto delle istruzioni e talvolta anche su targhette riportate sullo stesso case del dispositivo elettrico. Anche in questo caso, non si tratta di un valore effettivo ma di una stima ufficializzata dal produttore dell’elettrodomestico: è per questo motivo che un dispositivo connesso al contatore è molto più accurato, rileva i consumi effettivi e non dati ipotetici!
Il calcolo matematico per stimare il consumo elettrico di un elettrodomestico è molto semplice:
potenza nominale (Watt) x ore di funzionamento (h) : 1000 = potenza assorbita kWh
Altro fattore non considerato dal calcolo fai da te è la fluttuazione dell’amperaggio: un computer in fase di riproduzione video o download consuma più energia di quando è impiegato per un semplice programma di scrittura, spesso gli assorbimenti di energia in fase di avviamento di un dispositivo sono molto elevati… E’ chiaro che la stimare il consumo elettrico di una abitazione con questo calcolo ci restituirà una cifra del tutto indicativa.
Pubblicato da Anna De Simone il 19 Giugno 2014