Se avete qualche esperienza anche piccola di giardinaggio il termine del titolo vi dice qualcosa ma oggi vogliamo scoprire meglio come si usa la torba e a cosa serve. Spesso la si compra e la si impiega perché è nella prassi del buon giardiniere ma cerchiamo di scoprire i reali vantaggi che apporta al nostro giardino in modo da farne un utilizzo più consapevole.
Nella maggior parte dei casi questa sostanza viene usata per la coltivazione delle piante ornamentali, avranno sentito di certo parlare della torba, quando le si mettono in dimora definitivamente dopo averle acquistate giovani in un vivaio. Può essere utile anche se stiamo partendo dai semi per affollare il nostro giardino di piante, la si aggiunge alla sabbia per farli germogliare. Si tratta quindi di una risorsa interessante per chi ha uno spazio verde a cui badare e desidera che prolifichi di belle piante e fiori.
Torba: caratteristiche
La torna è un materiale che si può ricavare partendo da un deposito composto di resti vegetali. Da soli questi resti, in un ambiente freddo e acido, intrisi di acqua, non si decompongono mai totalmente, non “scompaiono” quindi ma cambiano forma diventando una sostanza solida. La torba, appunto. È proprio per questa sua origine che possiamo dirla ricchissima di elementi organici, derivanti dalla decomposizione di altri organismi come i piccoli insetti. È carboniosa, non a caso rappresenta uno dei primissimi stadi della formazione del carbone.
Questo non ci deve confondere le idee, non siamo di fronte ad un un combustibile fossile perché il processo che compie in questo caso è quello di fossilizzazione, subito bloccato. La torba quindi non ha impiego come carburante ma come aiuto agli appassionati di giardinaggio, come stiamo per vedere.
Possiamo distinguere la torba oggi presente in commercio in due categorie a seconda delle caratteristiche, del colore, ad esempio, ma anche della consistenza. Per quanto riguarda le gradazioni cromatiche possiamo trovare quella bionda e quella scura. La prima è soprattutto impiegata quando è necessario un drenaggio del terreno e un incoraggiamento della germinazione dei semi. Valutando la consistenza della torba da acquistare possiamo distinguere tra quella fine e quella fibrosa. Guardando le caratteristiche del terreno in cui la andiamo a mettere possiamo decidere la migliore. Esistono anche delle tipologie di torba particolarmente pregiate, spesso riservate a coltivazioni per cui si ha un occhio di riguardo. Si tratta in questo caso di sostanze morbide e compatte, certificate per una buona concentrazione di azoto, essenziale per far fiorire al meglio le più apprezzate specie di piante ornamentali.
Come si usa la torba
Quando la torba si mescola ad un terreno per poi mettere a dimora delle piantine, la si mescola con il normale terriccio dopo averla un po’ inumidita. Per ogni metro quadro calcolate che ne può servire circa un chilo e mezzo o due. È molto importante mescolare bene, non restando in superficie ma andando in profondità, in modo che l’effetto fertilizzante sia più potente e duraturo.
Diverso è se la torba serve per la germinazione dei semi. In questo contesto va compreso il genere di torba che serve e la sua quantità in base al tipo di pianta che stiamo seminando e anche alla sabbia che c’è nei semenzai in modo da tenere monitorato il surriscaldamento del suolo e regolare al meglio l’effetto drenante.
Quando si usa la torba
Analizziamo meglio il caso in cui la torba serve per arricchire il terreno in cui abbiamo intenzione di mettere delle nuove piantine. In questa situazione si ha quindi del comunissimo terriccio da mescolare, di medio impasto o universale, e le piante che possono beneficiare maggiormente della torba sono quelle che producono dei fiori ornamentali. Molte sono le varietà da fiore che durante la messa in dimora richiedono la torba, in prima fila troviamo molte piante comuni che rendono i nostri giardini delle meravigliose sfilate di colore: le ortensie, i rododendri, le azalee.
A cosa serve la torba
L’uso più classico della torba è quello di arricchimento del terreno. La si mette quando si stanno per mettere a dimora le piantine perché siano accolte al meglio e ci siano tutte le condizioni perché possano crescere al meglio. Con una torba di qualità si ottiene un effetto fertilizzante non solo nel momento dell’arrivo delle piantine ma che dura nel tempo. Non è un concimante classico, tipo quelli a base di compost o di letame, ma ha parecchi benefici e molti lo preferiscono in questa fase.
Un altro importante beneficio legato all’utilizzo della torba interessa il pH del terreno. Per come la si ottiene è chiaramente una sostanza fortemente acida e la si può usare per regolare questo parametro, mescolandola con altre sostanze in modo sapiente, a seconda del tipo di terreno che serve per la coltivazione che stiamo avviando.