Come si fa l’Acqua Tonica: ricetta e proprietà

Come si fa l’Acqua Tonica

Diamo per scontato di doverla comprare ma se sapete come si fa l’acqua tonica in casa, vi passerà la voglia di spendere soldi nei negozi e preferirete il fai da te. Come potete immaginare, non è un’operazione difficile, è però importante rispettare le dosi ed essere precisi. L’acqua tonica è una bevanda che ha anche diverse proprietà. La associamo al gin & tonic, quindi a qualcosa de un certo punto di vista trasgressivo, ma in sé per sé, da sola, questa acqua ha delle interessanti proprietà e può, soprattutto in estate, aiutarci.

Come si fa l’Acqua Tonica: ricetta

Iniziamo subito con la ricetta per preparare l’acqua tonica, per poi andare a conoscere le sue caratteristiche. Prendiamo:

  • 4 tazze d’acqua1 tazza di citronella tagliata a pezzetti
  • la scorza e il succo di un’arancia
  • la scorza e il succo di un limone
  • la scorza e il succo di un lime
  • 1 cucchiaino di pepe in grani
  • 1 cucchiaino di acido citrico
  • 1 pizzico di sale

Per arancia, limone e lime non va utilizzata la buccia con la parte bianca perché il risultato sarebbe troppo amaro. Mettiamo tutti gli ingredienti sul fuoco e facciamo bollire un po’, poi abbassiamo al minimo e facciamo sbollire per una mezzora scarsa. A questo punto, filtriamo più volte. Prepariamo a parte uno sciroppo semplice con 3/4 di tazza d’acqua e 3/4 di tazza di zucchero e mescoliamo i due liquidi. Come molti di noi sanno, però, l’acqua tonica è amara e finora abbiamo un liquido molto dolce. Serve aggiungere un ingrediente particolare: la china.

Come si fa l’Acqua Tonica: la china

Apriamo un capitolo, anzi un paragrafo, a parte per questo ingrediente che dobbiamo ricavare dalla corteccia di china, da maneggiare con molta cautela perché può provocare intossicazioni. Come facciamo allora ad ottenere il sapore che proprio vogliamo abbia la nostra acqua tonica, ovvero un po’ amara ma non troppo? A salvarci giunge la genziana.

Ci serve la sua tintura che possiamo tranquillamente usare in erboristeria ma potrebbe avere un prezzo esagerato, tanto da rendere conveniente andare a comprare direttamente l’acqua tonica già fatta. La soluzione è farsi in casa anche la tintura di genziana. Si prende dell’alcol, 10 cl a 60 gradi, 2 parti di alcol etilico, una parte di acqua, e poi 60 grammi di radice di genziana. La radice costa molto di meno della tintura. Con la nostra tintura domestica, possiamo rendere più amara l’acqua tonica che stavamo preparando ma facciamo molta attenzione perché bastano poche gocce per far virare il sapore verso l’amaro in modo repentino e irreparabile.

Come si fa l’Acqua Tonica

Acqua Tonica: caratteristiche

In inglese si parla di tonic water o di indian tonic water. Questa bevanda gassata, nella sua ricetta tradizionale, prevede la presenza di chinino (o chinina) che ha delle proprietà antipiretiche, antinfiammatorie, analgesiche, antimalariche e ed amaricanti. In origine, quando è stata inventata, era dell’acqua gasata con una abbondante aggiunta di chinino e veniva utilizzata come medicinale nella profilassi contro la malaria. Nel tempo è diventata sempre meno ricca di chinino e più utilizzata come bevanda di piacere che a scopo curativo. Spesso troviamo un aggiunta di sciroppo a base di glucosio, fruttosio e saccarosio ma non ci facciamo ovviamente mandare la versione light in cui lo sciroppo viene sostituito da agenti dolcificanti alternativi.

Acqua tonica: proprietà

La presenza di chinino dell’acqua tonica può costituire un problema ma anche qualche vantaggio. Questa sostanza è infatti molto utile contro la malaria. E’ tutta questione di dosi, quelle presenti nell’acqua tonica sono ovviamente dosi sicure ma è importante ricordarci di non berne troppa, magari al posto dell’acqua. Contro la malaria la dose giornaliera deve essere compresa nell’intervallo 500-1000mg (o 10 mg/kg di peso corporeo) da assumete ogni otto ore; per un adulto di 70 kg, corrisponde a circa 2100 mg di chinino al giorno.

Il chinino può essere molto utile anche per i crampi alle gambe ma non prendiamo l’abitudine di assumerlo perché se eccediamo possiamo soffrire di vomito, diarrea, disturbi visivi ed auditivi. Ci sono poi alcune categorie di persone che è meglio stiamo lontano dall’acqua tonica, ad esempio le donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento, per far sì che non trasmettano questa sostanza al neonato o al feto. Anche chi soffre di patologie epatiche e/o renali è meglio che non abusi di questa sostanza.

A livello di caratteristiche nutrizionali, l’acqua tonica è molto semplice e non contiene altri elementi nutrizionali o nutrienti in quantità significativi. Ha parecchi zuccheri e questo è un altro motivo per cui è meglio non eccedere, anche per il bene dei nostri denti.

Acqua tonica: storia

Oggi utilizziamo l’acqua tonica soprattutto per preparare cocktail come il gin tonic o il vodka tonic, oppure la beviamo con una fettina di limone o lime: “bitter lemon” e “bitter lime”. In origine era una sorta di bevanda curativa. E’ stata scoperta nel XIX secolo e la usavano le popolazioni africane e dell’Asia Meridionale dove la malaria è endemica. Per vedere la prima acqua tonica commerciale dobbiamo aspettare il 1858.