Mentre gli “amici” sui profili dei social network aumentano e partecipiamo ad occasioni mondane popolate e vivaci, il senso di solitudine sopravvive forte dentro di noi e si fa sentire quando meno ce lo aspettiamo, prendendoci alla sprovvista magari quando stiamo lavando i piatti o andando a dormire. La nostra abitazione è certamente uno di quei luoghi in cui ci troviamo a fare i conti con noi stessi e per non farci trascinare in basso è necessario capire come sentirsi meno soli a casa. La soluzione non è invitare una decina di amici per una serata, non può essere sempre quella, servono altre strategie che non implichino la presenza fisica di altri per forza e che siano in grado di renderci autonomi nel non abbatterci di fronte alla solitudine cosmica che può assalirci.
Oggi si parla di epidemia di solitudine, sembra che questo sentimento sia sempre più diffuso, per via degli attuali stili di vita, per l’aumento delle persone single soprattutto nelle metropoli e per il largo uso di app per incontri che si registra. Sono davvero dei segnali di solitudine? Non se sono fortemente convinta ma certo necessario imparare come sentirsi meno soli in casa e in giro per affrontare la vita con lo sguardo in avanti e non ricurvo su noi stessi.
Come sentirsi meno soli in casa
Se si torna a casa dopo una giornata stancante oppure se si ha un momento libero nel tran tran domestico, viene la tentazione di attaccarsi ai social network per lasciarsi ipnotizzare dalla loro timeline ricca di immagini di vite altrui. È proprio ciò che va evitato perché fioccano le occasioni per fare paragoni e arrivare alla conclusione che la nostra vita è più squallida e che siamo emarginati, più soli, meno richiesti magari perché con meno like sui post. Visti in quest’ottica i social network sono un pessimo rifugio, se ci accorgiamo che ci fanno questo effetto, evitiamo di frequentarli troppo e dedichiamoci ad un film in TV o ad un buon libro.
C’è invece chi riesce a usarli per contattare i veri amici, per disquisire con loro di ciò che capita, per scambiarsi idee, immagini, frasi di affetto. E allora in tal caso, se diventano un canale di comunicazione sana, ben vengano! Sta a noi capire, ascoltandoci, che emozioni suscitano i social su di noi e non avere tentennamenti se è necessario limitarne la frequentazione
Finché non si prova non lo si crede ma anche leggere un libro ci fa sentire meno soli. Un oggetto? Molto più di un oggetto, una miniera di emozioni ed esperienze, in grado di farci vivere una vita parallela entrando in contatto con una parte di noi che non sempre ascoltiamo. C.S. Lewis, autore di “Alice nel paese delle meraviglie” diceva: “Leggo per sapere che non sono solo” e i lettori forti possono confermare che è proprio così che accade. Prediligete se possibile delle letture narrative, con storie di vita che sappiano coinvolgerci e rapirci. Tranne in rari casi, dubito che un saggio di antropologia o un manuale di coding abbiano lo stesso effetto de Il Signore degli Anelli”, di un libro di Ken Follet o di Isabelle Allende, ma ciascuno sa cosa è giusto per lui, anche in campo letterario.
Coltivate delle piante, oltre a quelle sul balcone o in giardino, prendetevi una piantina da tenere a voi vicino, sul comodino o sul piano della cucina. Un piccolo fiore o un cactus, una presenza fissa di cui prendersi cura, a cui fare attenzione. Le sue trasformazioni di pianta ci faranno sentire meno soli e in grado di coltivare… anche le amicizie!
Lo step seguente è quello di prendere con sé un animale domestico. Un cane o un gatto sarebbero perfetti ma non è sempre logisticamente possibile per cui anche un pesce o una tartaruga, un pappagallo o un coniglio, vanno benissimo. Ci sono animali comunicativi e altri meno ma l’importante è avere un essere vivente affianco con cui interagire. Si instaura un rapporto di scambio che implica ascolto, affetto, contatto fisico a volte, e un prendersi cura reciproco che riempie il cuore e ci fa sentire meno soli.
Come sentirsi meno soli nella vita
Se la sensazione di solitudine ci segue ovunque è necessario prendere dei provvedimenti più seri che vanno a trasformare il nostro stile di vita. Prima di tutto guardiamoci attorno e proviamo a fare caso a quali persone tra quelle che noi chiamiamo amiche, sono davvero amiche nel vero senso della parola. Non si tratta di giudicare ma di dare il giusto valore ai legami valorizzando quelli che ci fanno stare meglio e non trattando tutti allo stesso modo. Per sentirsi meno soli è importante sapere su quali persone contare davvero.
Oltre a coltivare nuove amicizie è importante coltivare anche i propri interessi, in modo che la nostra vita e le nostre giornate non siano una lista di cose da fare e basta. Conosciamoci meglio: cosa amiamo fare? Ascoltare? Assaggiare? Visitare? Avere le idee chiare su noi stessi è la base per costruire una vita felice e senza che il senso di solitudine negativo e incombente.
Quando si ha paura di essere soli spesso si pensa molto agli amici e non si calcolano gli estranei, eppure anche le persone che incontriamo per strada o che sono davanti a noi al supermercato, possono aiutarci a stare meglio. Uno scambio di parole, o anche solo di sorrisi, è un regalo che facciamo e riceviamo allo stesso tempo. Cerchiamo quindi di essere gentili con gli estranei e ascoltiamo chi ci sta di fronte, non solo con le orecchie ma anche con il resto del corpo. Facciamo caso ai gesti e alle espressioni del volto, e ai silenzi, per entrare in empatia con la persona con cui ci stiamo relazionando.
Non chiudiamo la porta a nuove amicizie anche se pensiamo di averne già tante, ogni individuo è diverso dall’altro e potremmo negarci una bella esperienza umana. Siamo quindi socievoli e aperti a nuove relazioni senza troppe illusioni ma anche senza pregiudizi.