In un panorama ricco di offerte diversificate da parte delle banche e degli istituti di credito, come scegliere il migliore mutuo per acquistare casa? Mettere a fuoco la soluzione ideale per se stessi e per la propria famiglia è fondamentale, sia per risparmiare denaro sia per evitare di dover cambiare mutuo in futuro, perché insoddisfatti della scelta fatta inizialmente. Ecco allora alcuni semplici passaggi da seguire quando si vuole comprare un’abitazione.
Che tipo di mutuo conviene fare oggi
Ci sono diversi tipi di mutuo, da scegliere in base alla tipologia di immobile che si sta comprando. Se è quello che rappresenterà l’abitazione principale del futuro mutuatario, si può stipulare un mutuo prima casa, che prevede una serie di agevolazioni fiscali se si rispettano determinati requisiti. Se invece si sta acquistando una casa vacanza al mare, per esempio, si procederà con un mutuo seconda casa.
Nel caso di un’abitazione ad alta efficienza energetica, c’è il mutuo green, valido anche quando si acquista un’abitazione ecologica, costruita secondo i principi della bioedilizia, oppure quando si ristruttura un vecchio appartamento, migliorandone le prestazioni energetiche.
Se si vuole invece rinnovare il proprio immobile, rendendolo più bello e funzionale, si può chiedere un mutuo ristrutturazione casa.
Tasso fisso o variabile
Oltre al tipo di mutuo che più conviene accendere, ogni mutuatario deve decidere se preferisce il tasso fisso o variabile: quale è meglio? Il primo, che ha come indice di riferimento l’Irs, permette di avere una rata costante nel tempo: l’importo viene stabilito all’inizio del finanziamento e rimarrà invariato fino alla completa estinzione del prestito.
Nel caso del tasso variabile, che ha come indice di riferimento quasi sempre l’Euribor, la rata mensile (oppure trimestrale o semestrale) è invece legata all’andamento dei mercati: se il costo del denaro si abbassa, l’importo da pagare si abbasserà a sua volta, e viceversa.
Scegliere il mutuo con lo spread migliore
Va poi considerato lo spread: indica il costo effettivo che la banca chiede per la concessione del prestito e, sommato all’indice di riferimento, definisce il tasso del mutuo (TAN). Lo spread è importante perché, più è basso, più bassi sono gli interessi da pagare. Non solo: esso rimane invariato per l’intera durata del finanziamento.
TAEG, il costo reale del mutuo
Nella scelta del mutuo migliore conta anche il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), ovvero il costo globale del mutuo, che include le spese accessorie, quelle di perizia e quelle di istruttoria. Il TAEG è il parametro più immediato per confrontare le diverse offerte di mutuo e la loro effettiva convenienza, perché riassume in una sola cifra il costo totale del mutuo.
Quale può essere la durata ottimale di un mutuo?
Un altro fattore importante da considerare, perché incide sull’importo della rata da pagare, è la durata del mutuo. Non esiste quella ottimale, perché anche in questo caso bisogna tener conto delle esigenze personali e familiari. Con i finanziamenti a breve termine, per esempio 5 o 10 anni, si risparmia sugli interessi, ma il peso della rata sulle uscite mensili cresce decisamente. Se si opta invece per un piano di rimborso medio o lungo (15, 20 o 30 anni), si ha una rata più bassa, ma complessivamente si pagano più interessi. Come scegliere? La durata ideale è quella che permette di pagare le rate con il minimo sforzo possibile, favorendo uno stile di vita sereno.
Attenzione ai nuovi finanziamenti prima di richiedere un mutuo
Una volta ricevuta la richiesta di finanziamento, la banca procede con la verifica della situazione reddituale del cliente, per valutare se sarà effettivamente in grado di sostenere l’impegno economico previsto. Di solito la rata del mutuo non deve superare il 30% del reddito mensile. Attenzione, quindi, a fare domanda per nuovi finanziamenti, legati ad altri progetti e ad altre esigenze, prima di richiedere un mutuo. L’istituto di credito potrebbe giudicare troppo rischiosa la presenza di due o più impegni contemporaneamente.
Conoscere quali sono le agevolazioni sulla prima casa
Il mutuo prima casa si stipula quando si acquista l’immobile destinato a diventare l’abitazione principale. In questo caso, se possiede alcuni requisiti, il mutuatario può godere di detrazioni e agevolazioni fiscali importanti e risparmiare così somme anche notevoli. Per esempio, il pagamento di imposte ridotte sull’atto di acquisto, variabili tra il 2 e il 4% a seconda che si compri da un privato o da un’azienda che vende in esenzione Iva oppure da un’impresa con vendita soggetta a Iva.
Per la prima casa è prevista anche una riduzione dell’Irpef sugli interessi passivi e sugli oneri pari al 19%, calcolata su un importo annuo massimo di 4.000 euro. Le detrazioni fiscali sono valide anche in caso di mutui per ristrutturazione e per costruzione della prima casa. Ad ogni modo, se vuoi essere sicuro di avere le informazioni aggiornate sul mutuo prima casa ti consigliamo di visitare questa pagina telemutuo.it/mutuo-prima-casa.php.
Strumenti online per calcolare le rate del mutuo
Dalla teoria alla pratica, c’è un modo semplice e immediato per verificare a quanto può l’ammontare la rata del finanziamento che si vuole chiedere. Con un calcolatore di mutui online, basta inserire le informazioni essenziali (per esempio, l’importo del mutuo, la durata, la tipologia e il tasso d’interesse) e in pochi minuti si avrà a disposizione una simulazione. L’ideale è approfondire poi tutti gli aspetti con un professionista esperto, prima di contattare l’istituto di credito per avanzare la richiesta di mutuo.