Quando vi chiedere come scegliere lo sport per i bambini è importante che teniate conto del loro parere perché l’attività fisica non deve essere presa come un dovere ma come un piacere. Certo, si fa fatica, si suda, ma ci si diverte anche tanto e si fanno nuove amicizie. Questo deve essere lo spirito con cui affrontare la scelta in modo che il bambino non inizia ad odiare lo sport e continui a farlo anche quando è autonomo nelle sue scelte. Un’altra premessa importante da fare, quando si parla di sport e di bambini, riguarda le performance: non dobbiamo allevare dei campioni ma semplicemente dei bambini sani e che si divertono.
Come scegliere lo sport per i bambini: consigli
Prima di tutto, è necessario che i bambini facciano uno sport quindi, tra le varie opzioni tra cui li lasceremo scegliere, non c’è quella di non fare alcuno sport. Ne esistono così tanti che non è possibile trovare nulla che appassioni il giovane. L’attività fisica è essenziale in età infantile perché favorisce la loro crescita fisica e anche la capacità di socializzare. Proprio i campi di gioco o gli spogliatoi sono delle vere e proprie scuole di vita. A chi è timido insegnano a superare l’impaccio, a chi è invece troppo spavaldo, insegnano la modestia. Praticare uno sport accresce anche l’autostima.
Dal punto di vista della salute, lo sport è la migliore arma contro l’obesità infantile che nel nostro paese ci presenta dei numeri preoccupanti. Più che tenere un bimbo a dieta è meglio farlo muovere e divertire. Ciascuno di noi molto probabilmente ha nel cuore uno sport che da giovane non ha potuto fare, per una certa ragione.
Ricordiamoci che non lo deve per forza fare il bambino al posto nostro, chiediamo a lui cosa desidera fare, quale attività lo attira, poi analizziamo le sue esigenze fisiologiche e cerchiamo di trovare un buon compromesso, tenendo anche conto delle nostre esigenze logistiche. Non è infatti sempre facile organizzarsi per far frequentare uno sport al bambino, soprattutto se la struttura dove lo pratica non è vicino a casa.
Come scegliere lo sport per i bambini: età
Per scegliere in modo accurato è importante tenere conto anche dell’età del bambino perché man mano che cresce comincia ad avere delle esigenze diverse. Se è piccolo, fino a 7-8 anni, è meglio che pratichi uno sport completo come il nuoto o la ginnastica, oppure la pallacanestro, perché riescono a stimolare tutti i muscoli e garantiscono la crescita e il rafforzamento di tutto il corpo. Dopo i 10 anni, possiamo invece spaziare di più perché anche gli sport che interessano soprattutto una parte del corpo non hanno più modo di creare degli scompensi.
A qualsiasi età, da quando iniziano, i bambini non devono essere mai stressati. Non dobbiamo caricarli di aspettative e pretendere da loro che diventino dei campioni. Noi italiani, popolo di tifosi, molto spesso tendiamo a prendere un po’ troppo sul serio le partire e le gare, anche se di fatto quelle tra bambini dovrebbero avere come primo obiettivo, quello di farli divertire e muovere. Questo alto livello di competizione fin da piccoli e l’ansia dei genitori, non va affatto bene per un giovane atleta che deve sentirsi sereno e a proprio agio quando pratica uno sport. Il suo obiettivo, il nostro obiettivo, deve essere che il bambino impari l’importanza del rispetto delle regole, che faccia nuove amicizie, che faccia sport con passione, che sia leale con gli avversari ed eventuali arbitri accettando anche le sconfitte e relativizzandole.
Se siamo indecisi tra più sport, all’inizio dell’anno possiamo approfittare delle lezioni di prova gratuite che molto spesso le palestre e le strutture sportive propongono in modo tale che sia noi che il bambino, si riesca a capire meglio se è ciò che andiamo cercando.
Come scegliere uno sport di squadra
Un classico è il calcio, a volte anche per emulazione dei grandi campioni che si vedono in TV, oppure dei compagni che lo fanno già. Si inizia fin da piccoli, anche a 7-8 anni, e in questa fase l’importante è che i bambini si divertano e capiscano il valore della squadra, anche se non ricordano tutte le regole del gioco.
Come sport, migliora la coordinazione dei movimenti e aumenta la resistenza. Come anche altri sport di squadra, favorisce la socializzazione ed educa il bambino ad accettare che ci sia chi è più o meno bravo di lui, ma deve prevalere l’unione. Verso i 12 anni si può praticare questo sport anche in modo agonistico ma attenzione al fatto che le gambe vengono sviluppate molto più degli altri muscoli per cui è di solito consigliato abbinarlo con nuoto o palestra.
Altri due sport di squadra piuttosto diffusi sono la pallacanestro e la pallavolo. Sempre verso i 7 anni, si può iniziare e stavolta si tratta di sport completi che non devono prevedere per forza delle integrazioni. Ottimi per la socializzazione e anche per il rispetto delle regole, possono essere praticati in modo agonistico dagli 11 anni in poi, sempre ricordando che i piccoli non devono essere caricati di aspettative parentali. Di squadra ma meno diffuso, c’è anche il rugby, un sport di contatto che sviluppo tutta la muscolatura del corpo e la coordinazione dei movimenti. Anche in questo caso è importante imparare a rispettare le regole e gli avversari.
Come scegliere lo sport migliore
A qualsiasi età, anche quando non si è più bambini, il nuoto è un’ottima scelta. C’è chi lo fa praticare anche ai neonati con un ottimo impatto sulla loro corporeità e sulla loro muscolatura. Il nuoto è sicuramente un’attività completa che assicura uno sviluppo armonioso di tutte le parti del corpo. Grandi anche i benefici che riguardano l’apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Nuotando si impara a coordinare i movimenti.
Anche la ginnastica, è uno sport completo e adatto a tutti, si può iniziare molto presto verificando che si tratti di un’attività asimmetrica.