Come risparmiare in casa
Come risparmiare in casa è un tema che ne apre tanti altri. Si può risparmiare mentre si fa la spesa, ma anche razionalizzando i consumi di luce e gas o cambiando abitudini nel fare le pulizie. Si può risparmiare anche nell’uso dell’auto e dei motorini, nelle assicurazioni e nelle vacanze. Le possibilità sono davvero molte, ma prima mettiamoci d’accordo su alcune cose.
Risparmio ed efficienza sono due concetti diversi. Il risparmio che intendiamo qui è sempre il risultato di una efficienza e quest’ultima consiste nel ‘raggiungere gli stessi risultati consumando meno’. Ne consegue che il risparmio non equivale a una rinuncia. Si può risparmiare senza rinunce. I tagli sono un’altra cosa.
Questo è molto importante. Personalmente non sarei stimolato dai ragionamenti sul come risparmiare in casa se questi significassero tagliare su tutto e abbassare la qualità della mia vita oltre una certa soglia. Sono fatto in un certo modo, la penso in un certo modo e a certe cose che mi piacciono non intendo rinunciare. A meno che l’emergenza non mi costringa a farlo, ma questo è un altro paio di maniche. Mi interessa di più l’efficienza dei miei comportamenti: avere ciò che voglio spendendo meno.
Primo passo: la diagnosi. Quando si comincia un intervento di riqualificazione energetica si inizia sempre dall’esame della situazione. Nel come rispamiare in casa è la stessa cosa: quanto consumo? Dove? In che modo? Non si può intervenire su ciò di cui non si conosce l’entità. Dunque la prima cosa da fare è un’analisi delle proprie abitudini di consumo. Non è una coincidenza che il termine ‘economia’ derivi dal Greco oikos+nomos che sta per casa+abitudine, cioè abitudine/norma della casa. Fare economia è intervenire sulle proprie abitudini.
Secondo passo: le alternative. Una volta disegnato il quadro dei consumi parte la ricerca delle alternative. E qui si entra nel soggettivo. Il risparmio inteso come efficienza non è uguale per tutti perché non tutti siamo uguali. Banalmente: se vado matto per il prosciutto di Parma, il risparmio per me non sarà cambiare prodotto ripiegando su altro. Sarà piuttosto cercare il prosciutto di Parma più conveniente e consumarlo in modo che a quanto spendo corrisponda la miglior ‘esperienza’ possible. La prima cosa potrò farla girando per negozi, la seconda evitando di acquistare più prosciutto di quanto io possa consumarne prima che il prodotto si indurisca in frigo.
Terzo passo: definire un perimetro. Un criterio di fondo ci vuole e il ‘mi piace’ non può essere l’unico punto di riferimento. Da questo punto di vista ci viene in aiuto un’altra parola greca, ecologia. Essa è composta da oikos+logos e nel senso più etimologico del termine sta per ‘parola’, intelligenza’, ‘gestione della casa’. L’ecologia ha a che vedere con la ‘gestione della casa’ e il ‘bilancio ecologico’ è un buon criterio-perimetro nelle decisioni su come risparmiare in casa. Evitare gli impatti negativi sull’ambiente, sul clima, sulla salute è un modo per risparmiare nel lungo periodo.
Quarto passo: la condivisione. Un tempo la gestione domestica era affidata principalmente alle donne, ma oggi non è più così. Lasciando stare i discorsi sulla parità e l’evoluzione dell’idea di famiglia, in una casa sono talmente tante le scelte che impattano sul bilancio ecologico e sul come risparmiare che non possono ricadere tutte sulle spalle delle donne. Il ‘sapere femminile’ inteso come ‘buona gestione della casa’ resta un qualcosa di importante, ma il farsene carico non è più questione di genere. La conseguenza è che il risparmio domestico è necessariamente il risultato di una condivisione di valori e abitudini tra tutte le persone che compiono scelte quotidiane che hanno a che vedere con la casa. Scelte che riguardano vari ambiti.
Come risparmiare sulla spesa. Comprando meglio, non comprando meno. Le offerte sono convenienti quando si riferiscono a prodotti buoni a prezzo ribassato, me se riguardano prodotti scadenti non sono un affare. Occhio alle date di scadenza: anche portarsi a casa alimenti che scadranno in frigorifero non è un’idea brillante. Può essere intelligente invece l’acquisto di prodotti vicino alla scadenza, ma perfetti, da consumare subito.
Un tempo si faceva la scorta perché si viveva isolati e c’erano pochi negozi. Ma oggi la scorta serve ancora? Se serve a spuntare un ottimo prezzo secondo me sì, ma se è solo per avere tutto a portata di mano non ne sono convinto. Oggi la distribuzione è così capillare che i prodotti è meglio lasciarli in frigo al negoziante che stiparli nel proprio (aumentando il consumo di elettricità). Anche l’acquisto quotidiano di prodotti freschi può essere preferibile e più economico della spesa grossa settimanale.
E poi c’è lo spreco. Quella dello spreco alimentare è una piaga sociale ed è frutto di ignoranza, cattive abitudini e maleducazione. Il rispetto per il cibo è secondo me una delle prime cose da insegnare ai bambini, non solo per mangiare sano ma anche per capire che niente di quello che si mangia è regalato. Idem per gli altri prodotti: meglio un buon paio di scarpe risuolate o un paio di quelle economiche del tipo uso e getta?
Occhio all’obsolescenza programmata. È un problema così serio che se ne stanno occupando I parlamenti. Ci sono prodotti, per esempio alcuni elettrodomestici, che vengono costruiti per durare un numero limitato di anni così da tener vivo il mercato della sostituzione. Meglio un frigorifero costoso che però dura tanti anni e si può riparare oppure uno low cost che si rompe presto e finisce per ingolfare le discariche? Il risparmio andrebbe visto nel lungo periodo. Il come risparmiare in casa andrebbe visto nel lungo periodo, non sempre coincide con il ‘subito’.
Come risparmiare sulle bollette. Questo è un altro capitolo importante del come risparmiare in casa. I sistemi per abbassare le bollette di luce e gas sono sostanzialmente due:
- razionalizzare i consumi con un migliore uso di elettricità e gas (corrette abitudini, elettrodomestici di classe A, illuminazione a LED…);
- rinegoziare i contratti di fornitura. L’esame delle bollette di luce e gas può riservare sorprese, per esempio quella di scoprire che si sta pagando un prezzo esagerato per la materia prima energia (l’unica voce della bolletta che può essere abbassata visto che le alter non dipendono dal fornitore) o che il tipo di contratto che avete non è il più conveniente in relazione alle vostre abitudini.
Un consiglio: se volete sperimentare un po’ di Energy Intelligence domestica provate a tenere sotto controllo la bolletta elettrica con un misuratore di consumi. Ve ne consiglio uno wireless e facile da installare che trovate online: Misuratore di risparmio di energia elettrica wireless
Pubblicato da Michele Ciceri il 9 Novembre 2014