Come risparmiare energia con lo scaldabagno
Come risparmiare energia con lo scaldabagno: consigli per il risparmio di elettricità legato all’uso dello scaldabagno. Come produrre acqua calda spendendo poco in bolletta. Valutazione dei consumi dello scaldabagno elettrico e quando comprare un nuovo apparecchio.
Scaldabagno elettrico
Per la doccia o per lavare i piatti occorre utilizzare acqua tiepida o calda. Il riscaldamento dell’acqua è operato dalla caldaia a metano o dallo scaldabagno elettrico. Quando lo scaldabagno elettrico è in uso, soprattutto nei mesi invernali, si da sentire molto sulla bolletta elettrica. In questo articolo vi daremo alcuni consigli su come risparmiare energia elettrica con lo scaldabagno.
Capacità dello scaldabagno elettrico
Se state pensando di cambiare scaldabagno elettrico, vi converrà optare per un modello che rispecchi a pieno le vostre esigenze, così da non esagerare con le performance ne’ sottostimarle.
Se restate spesso a secco di acqua calda, il vostro scaldabagno elettrico sarà continuamente in funzione. D’altro canto, anche una sovrastima imporrà dei consumi più elevati. Conoscere la capacità del proprio scaldabagno elettrico è il primo passo da compiere per assicurarsi un buon risparmio.
Se il vostro scaldabagno elettrico è mal dimensionato o addirittura obsoleto. Valutatene la sostituzione, questa spesa, in molti casi, si ripagherà da sola nel giro di poco tempo.
La capacità dello scaldabagno è un fattore determinante che si rifletterà, ogni giorno, sui consumi. Tale capacità determina la quantità di acqua da riscaldare.
Se a vivere in casa sono solo due persone è inutile acquistare un mega scaldabagno. E’ sempre consigliato acquistare un modello proporzionato all’effettivo consumo di acqua calda. In più, in commercio vi sono modelli ad alta efficienza energetica, il maggior investimento iniziale potrà essere recuperato a lungo termine sulla spesa elettrica mensile.
Classe energetica dello scaldabagno elettrico
La classe energetica può fornirvi molte informazioni sui consumi dell’apparecchio. La classe energetica è indicata nell’etichetta energetica di tutti gli elettrodomestici, quindi anche sugli scaldabagni quali:
- scaldacqua convenzionale
- scaldacqua a pompa di calore
- serbatoio per l’acqua calda o boiler d’accumulo
- boiler solare o scaldacqua solare
- sistemi di accumulo e scaldacqua a energia solare
Sull’etichetta energetica dello scaldabagno potete leggere, oltre alla frecci che ne indica la classe di efficienza energetica, anche informazioni che indicano le caratteristiche del prodotto:
- Funzione di riscaldamento dell’acqua con il profilo di carico dell’apparecchio. Tale caratteristica è espressa con lettere che vanno da XXXS a XXL.
- Livello di potenza sonora, vi dirà quanto è rumoroso o silenzioso lo scaldabagno.
- Consumo annuo di energia elettrica espresso in kWh in termini di energia finale annuale.
Gli scaldabagni di ultima generazione presentano un pittogramma aggiuntivo. In basso a sinistra, se è presente un orologio, vuol dire che lo scaldabagno elettrico può offrire un ulteriore risparmio perché è in grado di funzionare, in autonomia, durante le ore di minore utilizzo. Dal 2018, gli scaldabagni elettrici che sono in grado di entrare in funziona quando il costo per ogni watt di energia è inferiore, saranno segnalato con la scritta “SMART” posta nell’etichetta energetica.
Dove installare lo scaldabagno per risparmiare
Lo scaldabagno dovrebbe essere collocato in zone isolate termicamente. Non occorre uno stanzino apposito, basterà non installarlo su pareti fredde o accanto a una finestra.
L’ambiente esterno potrebbe rallentare il processo di riscaldamento. Lo scaldabagno dovrebbe essere posto il più vicino possibile alle fonti di erogazione come lavelli, vasche da bagno etc. Questo per evitare che il calore dell’acqua si disperda lungo le tubature.
Potrebbe essere consigliato acquistare due scaldabagni, uno più piccolo destinato alla cucina, posto sotto il lavabo e uno più grande da installare in bagno. Non sottovalutate l’acquisto di uno scaldabagno solare.
Come risparmiare energia con lo scaldabagno
Se non avete intenzione di acquistare un nuovo scaldabagno, per risparmiare energia elettrica potete fissare gli orari di accensione e di spegnimento con un timer. Ciò vi aiuterà a non disperdere energia tenendo costantemente acceso lo scaldabagno.
Questo consiglio è importante soprattutto se avete uno scaldabagno a ciclo rapido. I timer sono dispositivi acquistabili per pochi euro, settatelo in modo che vi faccia trovare acqua calda al vostro rientro in casa. Leggete il libretto delle istruzioni e scoprite di quanto tempo necessita il vostro scaldabagno per riscaldare acqua e impostate l’accensione automatica il tanto che basta! Non un minuto in più!
Un’altra dritta per risparmiare energia elettrica con lo scaldabagno riguarda il termostato dell’apparecchio. Regolatelo a 40° C in estate e 60°C in inverno.
Quanto consuma lo scaldabagno elettrico
I consumi dipendono dal modello e sono indicati in etichetta energetica. Se non sapete dove reperire l’etichetta energetica del prodotto potete usare un misuratore di corrente, reperibile su Amazon per poche decine di euro.
Per conoscere quanto consuma uno scaldabagno elettrico si può adottare un misuratore che si applica come un semplice adattatore al quale andrete ad attaccare la spina dello scaldabagno prima di ficcarla nella presa elettrica della parete.
Un discreto misuratore di consumi si compra su Amazon al prezzo di 19,06 euro con spese di spedizione comprese nel prezzo.
Link utili da Amazon: Misuratore di consumi elettrici
L’apparecchio appena indicato è molto economico ma non consente di registrare, con precisione, l’assorbimento dello scaldabagno elettrico quando è in stand by. Se volete misurare i consumi anche dello scaldabagno in stand by avete bisogno di un misuratore più preciso. Tra i vari modelli presenti sul mercato, quello dal miglior rapporto qualità prezzo si compra con 29,99 euro e spese di spedizione gratuite. Per tutte le informazioni sul prodotto: misuratore di precisione RCE PM600, il misuratore è in grado di misurare l’assorbimento anche di decimi di watt (lampade, tv in stand by, decoder, microonde in stand by…).
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Pubblicato da Anna De Simone il 17 Aprile 2017