Come riconoscere le costellazioni nelle 4 stagioni
Bello il cielo estivo ma anche quello invernale non scherza. Non c’è stagione in cui non sia utile sapere come riconoscere le costellazioni, soprattutto se ci capita di trovarci in quei luoghi dove l’inquinamento luminoso non le rende impossibili da vedere. Magari siamo così fortunati da abitarci direttamente, oppure ci andiamo per una vacanza, ad ogni modo se siamo un po’ pratici, per lo meno delle costellazioni “base”, possiamo certamente godere meglio dello spettacolo cosmico.
Come riconoscere le costellazioni: consigli
Se vogliamo una spolveratura iniziale, per goderci meglio lo spettacolo, è piuttosto semplice. Partiamo dal conoscere la direzione dei punti cardinali e la posizione della Stella Polare e da quello ci possiamo poi orientare col resto. Al variare delle stagioni lo spettacolo del cielo varia per cui se prendiamo delle cartine stellari che mostrano le stelle mese per mese nelle sue evoluzioni.
Per trovare la stella polare guardiamo a Nord, sopra all’orizzonte, ad un’altezza che dipende dalla latitudine a cui ci troviamo. Grazie a questo primo punto fisso nel cielo possiamo già individuare Cassiopea, Cefeo, Dragone, Orsa Maggiore, le costellazioni circumpolari, se poi troviamo anche gli altri punti cardinali, arriviamo anche alle altre costellazioni.
Ce ne saranno alcune che sono sull’orizzonte sud alla massima altezza, altre che sono sorte a est e altre ancora che sono invece già sulla strada del tramonto, a ovest.
Oltre alle cartine celesti possiamo utilizzare anche altri strumenti come ad esempio l’astrolabio che una volta regolato alla data e ora che ci interessano, ci mostra le costellazioni aiutandoci ad individuarle in cielo. Esistono anche diversi software e qualche App per simulare la volta celeste, di facile utilizzo. Basta impostare dove siamo e che ora e per trovare tantissime informazioni utili. Il consiglio è quello di partire dalle costellazioni che hanno forme e posizioni facili da riconoscere come l’Orsa Maggiore e Orione, e Cassiopea, e poi solo in seconda battuta cercare anche le altre che non sono affatto banali da scovare.
Come riconoscere le costellazioni in inverno
Nel bel freddo delle notti di inverno possiamo vedere tantissime stelle luminose, piú che mai visibili. C’è in bella vista, splendente più che mai, la nella Sirio, e poi le stelle del Cane maggiore, e del Toro e quelle di Orione che diventano un prezioso punto di riferimento per individuare altre costellazioni oppure oggetti importanti come le Pleiadi e le Iadi.
In questa stagione c’è chiaramente il triangolo invernale da cercare, è un triangolo capovolto, il vertice in basso è Sirio, in alto a Est ha Procione e a ovest Betelgeuse. Se troviamo l’Orsa Maggiore e Cassiopea, possiamo poi trovare la stella Polare e quindi l’Orsa Minore. Già ora il cielo ha un volto diverso dopo aver assegnato qualche nome alle sue luci.
Costellazioni di primavera
In questa fase dell’anno prendiamo come riferimento le stelle dell’Orsa Maggiore non potendo fare affidamento su quelle di Cassiopea che si trovano troppo in basso e quindi sono meno identificabili. Osservando l’allineamento tra due stelle di questo gruppo, possiamo trovare la Stella Polare e quindi anche la costellazione dell’Orsa Minore. Guardando verso Nord, prendiamo le stelle dell’Orsa Maggiore, detta anche Grande Carro, e prolunghiamo l’arco che si forma unendo le stelle che scrivono nel cielo il timone. Proseguendo idealmente troviamo le stelle di prima grandezza Arturo (alfa Bootis) e Spica (alfa Virginis). Arturo e Spica disegnano un triangolo con Regolo (alfa Leonis), un’altra stella di prima grandezza.
Come riconoscere le costellazioni in estate
L’estate, con il noto appuntamento di San Lorenzo e il clima perfetto per tirare tardi senza troppo doversi preoccupare del freddo, è la stagione eletta per imparare come riconoscere le costellazioni. Il triangolo di riferimento ha come vertici Deneb, Vega e Altair, tre stelle molto luminose, quindi piuttosto facili da individuare.
Se riusciamo a trovare Deneb, abbiamo fatto centro perché è parte della costellazione del cigno, è l’estremità superiore della croce.
Con lo stesso trucco già spiegato possiamo trovare la Stella Polare aiutandoci con l’Orsa Maggiore per individuare la Stella Polare ma anche Cassiopea ci può ora fare da riferimento perché può essere meglio identificabile. In estate è poi particolarmente visibile anche la Via Lattea, con zone luminose in corrispondenza di costellazioni come quelle del Sagittario, dello Scorpione, dell’Aquila e del Cigno che sono tipicamente estive.
Costellazioni d’autunno
In autunno, a sorpresa, non abbiamo un triangolo ma un quadrato, quello detto “di Pegaso”. Ai quattro vertici ci sono stelle non particolarmente luminose e in generale non abbiamo grandi riferimenti da cercare. Per trovare almeno la stella polare ci possiamo appellare a Cassiopea. Questa costellazione assume la forma di M e il vertice interno e proprio la stella che stiamo cercando.
Pubblicato da Marta Abbà il 6 Gennaio 2020