Come rendere il terreno acido
I terreni coltivabili variano nel loro contenuto di minerali a seconda delle caratteristiche geologiche, e tali variazioni finiscono con l’influenzare in modo non certo marginale l’acidità relativa o l’alcalinità del suolo, un livello che viene misurato da una scala di pH.
La scala di valutazione del pH va da 0 a 14, con un pH di 7 che rappresenta un livello neutro. I numeri più bassi definiscono delle condizioni tipiche dei terreni acidi, mentre quelli più alti definiscono terreni che sono tendenzialmente alcalini. I livelli di pH corretti sono essenziali per la capacità di una pianta di assorbire le sostanze nutritive di cui ha bisogno dal suolo. L’assorbimento del ferro è particolarmente influenzato dai livelli di pH del suolo.
Detto ciò, è noto altresì che alcune piante hanno bisogno di più acidità, e altre di terreni più alcalini.
In linea di massima, è però possibile affermare che il pH del suolo ideale per la maggior parte delle piante e delle erbe di un tappeto erboso sia di circa 6,5, ovvero sia un pH in grado di contraddistinguere un terreno leggermente acido. Ma ci sono alcune piante che richiedono un terreno ancora più acido per prosperare al meglio.
Tra le principali piante che hanno bisogno di un terreno acido possiamo trovare (l’elenco non è evidentemente completo) la azalea, la gardenia, l’agrifoglio, il rododendro, così come la maggior parte degli arbusti sempreverdi e gli alberi come il faggio, la magnolia.
Ancora, richiedono un terreno acido i fiori come la begonia, la camelia, l’ortensia, l’iris, e le verdure come il prezzemolo, i peperoni, le patate, i ravanelli, il rabarbaro e le patate dolci. Infine, richiedono un terreno acido i frutti come i mirtilli, il ribes, le bacche di sambuco, l’uva spina.
Le piante che richiedono un terreno più acido di quello in cui crescono, spesso lo segnalano sviluppando la clorosi del ferro, ovvero una carenza che fa ingiallire le vene delle foglie o tutte le foglie. Se questo accade, allora potrebbe essere che le tue piante richiedano l’aggiunta di una modifica del suolo al terreno in cui stanno crescendo, o di integrare il loro bisogno di acido con un fertilizzante progettato appositamente per poter fornire tale integrazione.
Ad ogni modo, prima di applicare qualsiasi modifica del terreno, è bene far testare il proprio terreno al fine di determinare i tipi e le quantità di variazioni necessarie per il suolo, ed evitare dunque di peggiorare la situazione!
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Zolfo
Uno dei rimedi tipici per poter per abbassare il pH del suolo è lo zolfo, anche se questo rimedio impiegherà molto tempo. Dunque, dovrebbe in teoria essere aggiunto l’anno prima rispetto a quello in cui si cerca di mettere a semina le piante.
Per molti versi, però, è l’opzione migliore. Dura infatti per anni nel terreno e fa un lavoro di acidificazione migliore rispetto alla maggior parte delle altre modifiche. È meglio applicare lo zolfo in estate o in autunno prima della successiva stagione di semina primaverile, scavando in profondità nel terreno. Non funziona molto bene cercare di scavare nello zolfo intorno alle piante esistenti. Come per ogni emendamento, è necessario far eseguire un test del terreno per determinare quanto zolfo applicare per raggiungere il pH desiderato.
Solfato di ferro
Anche il solfato di ferro abbassa il pH, ma ha il malus di richiedere un volume di prodotto molto più grande per produrre gli stessi risultati dello zolfo. È spesso usato per trattare i sintomi specifici della carenza di ferro.
Il solfato di ferro fornisce risultati più rapidi rispetto allo zolfo (in tre o quattro settimane), ma può danneggiare le piante se utilizzato in eccesso. Può essere riposto nel terreno come polvere o applicato in soluzione e annaffiato sulle foglie per l’assorbimento.
Muschio di torba
Se usato in grandi quantità come ammendante del suolo, il muschio di torba acidifica leggermente il terreno, aggiungendo al contempo materiale organico al suolo. Quando prepari il tuo terreno per la semina, sarà sufficiente porre un pò muschio di torba acida sul tuo terriccio e fino a una media profondità. Questo permetterà di acidificare il terreno per circa due anni.
Concime acido
Se le tue piante che richiedono un terreno acido sono isolate tra le altre piante non acide, potrebbe non essere pratico modificare il suolo, poiché l’aumento dell’acidità potrebbe quindi influenzare le altre piante. In questo caso, l’opzione migliore è quella di concimare con uno dei tanti prodotti idrosolubili disponibili in commercio. Sarà sufficiente iniziare con soluzioni blande, al fine di poter comprendere gradualmente l’impatto sulle tue piante.
Solfato di alluminio
Il solfato di alluminio in polvere è stato un additivo standard per il terreno per i giardinieri che coltivano mirtilli e molte altre piante, poiché è ad azione rapida e comodo da riporre intorno alle singole piante. Tuttavia, ci sono recenti preoccupazioni circa i possibili pericoli della tossicità dell’alluminio, che può essere particolarmente dannoso per i bambini.
L’alluminio può inoltre essere assorbito dall’acqua potabile, e l’uso eccessivo di solfato di alluminio come modifica del suolo può contribuire alla contaminazione delle acque sotterranee. Molti esperti raccomandano ad esempio che il solfato di alluminio sia usato, con grande attenzione, solo sulle ortensie, dove l’alluminio aiuta a creare i fiori blu vividi che sono particolarmente apprezzati. Per altre piante, sono disponibili opzioni più sicure, come il solfato di ammonio.
Solfato di ammonio
Il solfato di ammonio è certamente una buona alternativa al solfato di alluminio. Può essere riposto nel terreno intorno alla base delle piante per aumentare i livelli di zolfo nel terreno. Richiede una certa cura, tuttavia, perché può bruciare le piante aumentando i livelli di acido troppo rapidamente.
Pubblicato da Anna De Simone il 20 Gennaio 2020