Come realizzare un controsoffitto
Come realizzare un controsoffitto in modo corretto. Il controsoffitto ci consente di variare l’altezza di una stanza, inserire con maggiore facilità delle pareti divisorie e integrare, nel soffitto, sistemi di climatizzazione, faretti a led, percorsi di luce e molto altro.
In questa pagina vedremo come realizzare correttamente i controsoffitti, dalla posa ai materiali.
Non iniziate i lavori da zero ma, in via preliminare, eseguite un’attenta progettazione con carta e penna. Nel progetto dovete scegliere il tipo di pannelli da usare stabilendo spessore del materiale, intelaiatura, reticolo e superficie da coprire. Nel realizzare un controsoffitto non bisogna dimenticare che vi sono delle altezze minime da rispettare per mantenere l’ambiente abitabile.
Le altezze di una camera abitabile variano da comune a comune, tuttavia in genere oscillano tra 240 e 270 cm. Nella scelta del materiale e dello spessore dei pannelli non bisogna dimenticare lo scopo della vostra soffittatura, se il controsoffitto vi occorre per aumentare l’efficienza termiche dell’abitato allora vi serviranno pannelli isolanti!
Il materiale più utilizzato per realizzare controsoffitti è il cartongesso. Il cartongesso offre un discreto isolamento termico, è molto flessibile e relativamente facile da maneggiare.
In commercio è possibile trovare lastre di cartongesso semplice (superficie liscia, rettangolari o quadrate) oppure decorate nei modi più disparati.
Dove vanno fissate le lastre di cartongesso del controsoffitto?
In caso di solaio in legno è possibile applicare i pannelli di cartongesso direttamente alle travi del solaio. Se il solaio non è in legno, vi servirà una struttura di supporto modulata in funzione delle dimensioni della stanza. L’orditura metallica di supporto può essere fissata in sospensione alla soletta sovrastante del solaio. In questo contesto vi serviranno dei pendini in acciaio.
L’orditura metallica è una sorta di griglia a maglie larghissime che si prenderà il carico di reggere l’intero controsoffitto. Capirete che è necessario dimensionare in modo corretto questa struttura perché è da qui che dipende la stabilità dell’opera. Sull’orditura metallica di supporto, i pannelli di cartongesso che rappresentano il controsoffitto, vanno fissati a secco sfruttando delle viti o dei chiodi autofilettanti.
Come realizzare un controsoffitto
Per la realizzazione di un controsoffitto, il primo elemento cruciale è l’orditura metallica descritta in precedenza. Da prestare attenzione anche all’intercapedine che si andrà a formare tra i pannelli di cartongesso e il soffitto esistente.
In questa intercapedine è possibile inserire materiali fonoisolanti o termoisolanti come i panenlli in lana di roccia, pannelli in polistirene… Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere Come isolare un controsoffitto. In realtà, l’intercapedine torna molto utile per diversi scopi: è possibile installare elementi dell’impianto di condizionamento, un sistema di ventilazione controllata, faretti e percorsi a led, corrugati elettrici di vario genere.
Nel fissaggio dei pannelli di cartongesso all’orditura metallica bisogna applicare viti o chiodi autofilettanti ogni 200 mm. Terminata la posa a secco dei pannelli di cartongesso, questi dovranno essere “sigillati” tra loro mediante uno strato abbondante e omogeneo di stucco che dovrà essere spalmato lungo il perimetro dei pannelli in cartongesso.
Solo dopo lo stucco sarà possibile fissare il nastro di armatura microforato con il lato ruvido rivolto verso la lastra. Il nastro va centrato nel mezzo del giunto e dovrà essere coperto da un ulteriore strato di stucco.
Chi, al posto del nastro di armatura microforato preferisce impiegare la rete autoadesiva, dovrà ugualmente passare una successiva mano di stucco. Il fondo da pitturare potrà essere passato solo quando la strato di stucco si presenterà asciutto e completamente omogeneo.
Climatizzatore nel controsoffitto
Come premesso, il controsoffitto può essere sfruttato per l’alloggio di diversi impianti, tra questi figurano quelli di climatizzazione. Il sistema di climatizzazione funziona grazie a due macchine: uno split interno e un’unità esterna. L’unità interna può essere integrata nel controsoffitto e l’aria fresca (o calda) potrà essere distribuita in modo più uniforme mediante delle bocchette inserite nel controsoffitto.
Pubblicato da Anna De Simone il 6 Giugno 2016