Come raccogliere l’olio di frittura
Come raccogliere l’olio di frittura: tutte le istruzioni per la raccolta e il corretto smaltimento dell’olio di frittura.
Noi italiani, per condire, conservare o per friggere, consumiamo annualmente 1.400.000 tonnellate di olio vegetali. Si è calcolato che di questi, attraverso le fognature, finiscono nell’ambiente ben 200.000 tonnellate di olio vegetale esausto. Per risolvere questo problema è necessario operare una fitta campagna informativa sui danni della dispersione di olio esausto nell’ambiente e, in parallelo, spiegare alle persone come raccogliere l’olio di frittura così da poterlo smaltire al meglio.
Come smaltire l’olio da cucina
La cattiva abitudine da eliminare nelle case di noi italiani consiste proprio nello gettare l’olio da cucina nello scarico del wc o nelle tubature del lavandino. L’olio fritto, riversato negli scarichi, può danneggiare il suolo, causare contaminazione di vicine falde acquifere e inquinare mari o fiumi.
Cercate di capire bene come smaltire l’olio di frittura e non dimenticate di fare il passaparola: il benessere del pianeta è una responsabilità di tutti!
Come raccogliere l’olio di frittura
Innanzitutto procuratevi un apposito contenitore di raccolta dell’olio: il vostro comune dovrebbe fornirvene uno, se non lo fa, potete comprarlo o più responsabilmente potete ottenerlo riciclando un flacone del detersivo. Ricordate di sciacquare il flacone in questione prima di iniziare la raccolta dell’olio vegetale esausto.
Una volta procurato il flacone, il gioco è fatto! Raccogliere l’olio di frittura sarà semplicissimo:
- Aspettate che l’olio si raffreddi.
- Versate l’olio fritto nel flacone.
- Quando il flacone si sarà completamente riempito, consegnatelo presso l’isola ecologica più vicina.
-L’olio esausto può essere conferito anche al comune: molte amministrazioni italiane hanno attiva la raccolta degli oli vegetali esausti.
-Ancora, in alternativa, parlate con un ristoratore: alcuni ristoratori saranno disposti a conferire il vostro flaconcino insieme alle più intingenti quantità di olio esausto prodotta nelle loro cucine.
Non lasciatevi scoraggiare dal fatto che sarete voi, in prima persona, a dover consegnare il flacone di olio esausto. Se prendete un flacone abbastanza capiente (tipo quello da 5 litri), l’operazione di smaltimento dovrà essere eseguita solo poche volte all’anno.
Per conoscere in dettaglio i centri autorizzati alla raccolta differenziata e allo smaltimento dell’olio esausto potete consultare il Consorzio Conoe, Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti.
Con la raccolta e il conferimento dell’olio esausto non farete un servizio solo all’ambiente ma anche alla società. Forse non ci avete mai pensato ma i rifiuti muovono interi business e promuovono la formazione di posti di lavoro: tramite il riciclo dell’olio di frittura si ottengono infatti svariati prodotti, quali lubrificanti per macchine agricole, biodiesel e glicerina per la saponificazione.
Pubblicato da Anna De Simone il 23 Novembre 2014