Come proteggere le piante grasse dal freddo: ecco le cure da dedicare alle piante grasse in inverno. Parliamo di succulente coltivate in giardino o in casa.
A partire dalla fine di settembre, le piante grasse allentano progressivamente la loro attività vegetativa, si preparano per il riposo invernale e per affrontare il freddo. Per questo motivo sarà necessario adottare cure specifiche per consentire alle piante di affrontare meglio l’inverno che è in arrivo. Dalle irrigazioni alle concimazioni, ecco come fare per proteggere le piante grasse dal freddo e dalla neve.
Irrigare le piante grasse in inverno, si o no?
Fin da fine settembre è importante iniziare a diradare le irrigazioni, nel mese di ottobre basterà irrigare le piante grasse due volte (a intervalli di 15 giorni).
Le piante grasse con terriccio asciutto sopportano meglio il freddo.
Da fine ottobre bisognerà sospendere le irrigazioni.
Concimare le piante grasse in inverno, si o no?
Per quanto riguarda le concimazioni, l’ultima dell’anno non dovrebbe mai spingersi oltre il mese di ottobre, massimo nella prima metà di novembre.
L’ultima concimazione dell’anno, si può fare aggiungendo all’acqua di irrigazione, un concime a base di solfato di potassio. Il solfato di potassio è molto utile per irrobustire i tessuti e aumentare la resistenza delle piante grasse al freddo. Protegge le piante succulente da eventuali marciumi, dalle malattie e dalle condizioni climatiche avverse (gelo, neve, vento…).
Dove comprare solfato di potassio? Nei garden center, presso i consorzi agrari o sfruttando la compravendita online. Su Amazon, una confezione di solfato di potassio da 5 kg è proposta al prezzo di 30 euro con spese di spedizione gratuite. E’ utile per tutto le piante che temono il freddo.
Per tutte le informazioni vi rimando alla pagina: Raggio di sole fertilizzante di potassio
Il solfato di potassio è molto usato nella coltivazione dei frutti di bosco ma è perfetto per tutte le piante, comprese le succulente.
Al contrario, sono assolutamente da evitare le concimazioni a base di azoto che abbassano la resistenza al freddo delle piante. Le concimazioni a base di azoto andrebbero sospese entro il mese di settembre.
Come proteggere le piante grasse dal freddo: succulente coltivate in piena terra
Per proteggere le piante grasse dal freddo bisogna attivarsi fin da ottobre, quando le temperature notturne (soprattutto al Nord), risultano troppo basse per la maggior parte di piante grasse. Le piante grasse resistenti al freddo riescono a sopportare temperature intorno allo zero o addirittura di molto inferiori agli zero gradi, purché al riparo dalla pioggia e con bassi livelli di umidità ambientale.
Quando le piante grasse sono coltivate in giardino, in piena terra, è importante assicurarsi di disporre di un terreno molto drenante.
Molte specie di Trichocereus, Opuntia, Cylindropuntia, Gymnocalycium, Echinocereus, Rebutia e Sulcorebutia, provengono da zone in cui gli inverni sono molto freddi anche se asciutti. Queste piante, se mantenute a riparo da umidità, non avranno problemi a resistere al freddo.
Per tutte le piante grasse coltivate in piena terra, una valida protezione dal freddo è costituita dal tessuto non tessuto. Al contrario del solfato di potassio, reperibile solo nei garden center più forniti, il tessuto non tessuto si trova ovunque! Questo materiale riesce a proteggere dal gelo senza ostacolare la traspirazione e la fotosintesi.
Il tessuto non tessuto va messo a inizio novembre, in base all’andamento climatico stagionale e rimosso nella primavera successiva. Al momento della rimozione del tessuto non tessuto, bisogna prestare attenzione agli aculei delle piante grasse: possono impigliarsi nel tessuto e rimuovendolo rischiamo di danneggiare la pianta. Proseguite con cautela!
Si possono pacciamare le piante grasse? Indubbiamente sì ma la pacciamatura NON deve essere data da corteccia, foglie, paglia, argilla espansa… questi materiali tendono a trattenere l’umidità e possono causare marciume. Se volete pacciamare le piante grasse in inverno, usate dei teli neri di plastica. La plastica mantiene può proteggere il terreno dal freddo senza trattenere umidità.
Come proteggere le piante grasse dal freddo: succulente in vaso
La prima cosa da fare per proteggere le piante grasse dal freddo è trovare un ricovero: portate le piante grasse in un luogo luminoso e ben ventilato, mantenete all’asciutto e con temperature che non scendano al di sotto dei 5 °C, soprattutto se si tratta di piante succulente come la Discocactus, Euphorbia, Kalanchoe, Matucana, Melocactus e Uebelmannia.
Le piante grasse coltivate in casa, vanno irrigate anche nel periodo invernale. Le irrigazioni devono verificarsi ogni 20 – 30 giorni. Anzi, assicuratevi che l’aria di casa non sia troppo secca e se le piante grasse sono in locali climatizzati, provvedete a nebulizzare la pianta con acqua piovana o acqua distillata.
Piante resistenti al freddo, pioggia e posizione
Le piante grasse resistenti al freddo non necessitano di particolari premure. Molte succulente possono essere coltivate in giardino senza troppi problemi, vale a dire: Trichocereus, Opuntia, Cylindropuntia, Gymnocalycium, Echinocereus, Rebutia, Sulcorebutia…
Le piante succulente resistenti al freddo possono sopportare anche temperature prossime ai – 10 °C, sono specie appartenenti ai generi Agave, Echinopsis, Echinocactus, Gymnocalycium, Mammillaria, Notocactus, Rebutia, Trichocereus… anche in questo caso però bisognerà tenere le piante grasse al riparo da pioggia e umidità.
A queste regole, fanno eccezione le piante grasse di origine tropicale che non sopportano il freddo: soffrono con temperature inferiori ai 13-14 °C. Chi coltiva piante succulente di origine tropicale dei generi Monadenium, Epiphyllum, Hylocereus, Haworthia e Hoya, farà bene a ricoverarle in casa in posizioni luminose. Queste piante vanno a riposo vegetativo durante l’inverno italiano. Anche le specie caudiciformi amanti del caldo vanno portate in casa in ambiente luminoso, è il caso dei generi Adenium e Pachypodium.
Per le piante grasse con fiore, come per esempio l’Ariocarpus, fate attenzione a non bagnare i fiori perché attraverso l’inflorescenza potrebbe penetrare dell’acqua a livello dell’apice vegetativo causando marciumi diffusi.