Come proteggere le piante dal vento
Come proteggere le piante dal vento: dai tutori agli apparati sottosuolo, dalle piante frangivento alle protezioni alternative per alberi e piante.
Se dovete mettere a dimora delle piante in zone molto ventose, sarà necessario provvedere all’impianto di sistemi atti a proteggere le piante. Tra i sistemi più diffusi vi sono i tutori con pali in legno (tutoraggio del fusto) mentre più complessi sono i sistemi di ancoraggio della zolla.
I sistemi di ancoraggio della zolla sono necessari per le palme e quelle piante a fusto alto che sono a rischio di sradicamento a opera del forte vento. I sistemi di ancoraggio a zolla sono necessari soprattutto nelle prime fasi della messa a dimora, fin quando la pianta non svilupperà un fitto apparato radicale per garantirne la stabilità.
Come proteggere le piante in vaso dal vento:
piante in balcone o terrazza
In caso di piante in vaso sul balcone o terrazza, per proteggerle dal vento basterà impiegare dei frangivento e disporre dei sassi, a incastro, tra un vaso e l’altro per garantirne la massima stabilità.
Le piante sul balcone o in terrazza, a causa del vento, possono soffrire di un rapido disseccamento, per evitare che ciò si verifichi, irrigate più di frequente le piante. In caso di siccità, le piante in vaso esposte in zone ventose vanno irrigate anche in inverno.
Se il vaso è abbastanza ampio, valutate l’impiego di un tutore, cioè un palo in grado di mantenere eretta la struttura della pianta. Per l’uso dei tutori vi rimandiamo all’apposito paragrafo.
Per proteggere le piante in vaso dal vento, lungo il perimetro del terrazzo o del vostro giardino, potete coltivare delle piante frangivento. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere la pagina: piante che proteggono dal vento.
Come proteggere le piante dal vento:
ancore nel sottosuolo
Nel caso di una pianta grande e già ben sviluppata, si raccomanda l’impiego del sistema dell’ancoraggio della zolla.
Il sistema ad ancoraggio è molto usato soprattutto per le palme. I vantaggi principali dell’ancoraggio della zolla sono due:
- in superficie non vi sono tracce dell’intervento.
- La pianta acquista maggiore stabilità e libertà di oscillare incentivando così l’emissione di nuove radici per agganciarsi al suolo.
Tra gli svantaggi di questa tecnica è che non è possibile attuarla con il fai da te, bisogna necessariamente rivolgersi a ditte specializzate che provvedono a inserire le ancore nel sottosuolo fissando bene la pianta.
Come proteggere alberi dal vento:
tutori e altri pali di supporto
I pali di legno usati come tutori non possono essere “al naturale”. Purtroppo il contatto con l’umidità del suolo farebbe marcire il legno in men che non si dica. Usate pali trattati, l’ideale sarebbe fiammeggiarli (senza carbonizzarli). Fiammeggiare il legno aiuta a eliminare i possibili parassiti presenti e aumenta la durata del legno. Se decidete di usare gli stessi tutori per diversi anni, sarà necessario catramarne la base. Per un trattamento fai da te più rapido, potete lavare accuratamente i pali di sostegno dell’ipoclorito di sodio (la comune candeggina).
Come montare i tutori alle piante
Se il tutore va ad affiancare una pianta già messa a dimora da anni o una pianta messa a dimora con una zolla ricca di radici, dovrà essere opportunamente distanziata. In queste circostanze è opportuno inserire tra pali disposti a 120 gradi l’uno dall’altro. I tutori vanno poi uniti a coppia con una corda che passa attorno al fusto.
Se il tutore deve essere fissato contestualmente alla messa a dimora di una pianta a radice nuda, potete scavare una buca più grande e affiancare il palo al piccolo fusto dell’albero.
I pali di sostegno dovranno essere abbastanza robusti da poter sostenere il tronco. I pali di legno migliori per il sostegno delle piante sono di robinia, frassino e castagno. I pali dovranno essere lunghi almeno 180 – 200 cm.
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Pubblicato da Anna De Simone il 10 Gennaio 2017