Come proteggere i boschi

Come proteggere i boschi

Come proteggere i boschi: dalle regole di condotta ai mezzi che ogni cittadino ha per difendere i boschi da incendi, inquinamento e danni di varia natura. Istruzioni per presentare un esposto e denunciare un reato ambientale.

boschi d’Italia sono minacciati da diversi pericoli. Abusivismo di ogni sorta (abbattimento degli alberi illegale, scarichi di rifiuti, illeciti di varia natura) e incendi stanno danneggiando le aree boschive del nostro paese. E’ necessario agire per il bene della collettività. E’ per questo motivo che oggi vedremo come proteggere i boschi.

Come proteggere i boschi dagli incendi

L’estate 2017 sarà ricordata per sempre come l’estate dei roghi: solo nella prima metà della stagione estiva sono stati registrati 371 incendi con più di 72.000 ettari andati in fumo. I dati sono stati più allarmanti del 2016 (ed erano già tragici, pensate che solo dall’8 al 15 luglio 2016 è stata bruciata una superficie di 27.167 ettari) e chi ha il potere di fare qualcosa dovrò agire.

Le regole per salvare i boschi dagli incendi sono fin troppo semplici:

  • Evitate di accendere fuochi non solo nei boschi ma anche nelle zone limitrofe.
  • Se accendete un fuoco, prima di andare via, controllate che le braci siano fredde!
  • Non gettate mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile.
  • In caso di sosta, verificate che il terminale di scarico dell’automobile non entri in contatto con erba secca.
  • Informate i vigili del fuoco (115) se notate un incendio, anche se di modeste dimensioni.
  • Se notate un comportamento sospetto (piromani e criminali) allertate immediatamente le Pubbliche Autorità (Polizia di Stato, Carabinieri…).

Attenzione! I fuochi possono essere accesi solo nei punti predisposti dal Parco o in un apposito focolare generalmente posto almeno a 50 metri dal limite del bosco.

Come proteggere i boschi dall’abusivismo

I reati ambientali vanno denunciati. Una denuncia può fare la differenza tra inquinamento e tutela dell’ambiente.

Secondo il giudice amministrativo la denuncia di danno ambientale con la quale si richiede l’intervento statale a tutela dell’ambiente ai sensi dell’art. 309 D.Lgs. 152/2006 determina a carico del Ministero dell’ambiente un obbligo di «valutare le richieste di intervento e le osservazioni ad esse allegate afferenti casi di danno o di minaccia di danno ambientale». Ciò significa che, una volta presentata la denuncia, non possono ignorarvi.

Se siete a conoscenza di un reato ambientale, oltre ad allertare le autorità potrebbe essere utile fare un esposto. L’esposto è un documento attraverso il quale un cittadino può segnalare agli enti competenti la sussistenza di un caso di illecito ai danni dell’ambiente o anche di casi di inquinamento ambientale resi leciti.

L’esposto va presentato:

  • Al sindaco del Comune di riferimento
  • All’Arpa territoriale
  • Alla Procura della Repubblica
  • Al Prefetto della Provincia

L’esposto non consente la denuncia in forma anonima.

Come comportarsi in un bosco

Chi vuole passeggiare nel bosco dovrà attenersi a semplici regole che evidenziano il rispetto per la natura.

Se passeggiate nel bosco con un cane, questo dovrà essere tenuto al guinzaglio (rischia di spaventare animali selvatici). Voi stessi, se avvistate un animale selvatico, non avvicinatelo ne’ cercate di fornirgli del cibo.

Per nessun motivo potete lasciare cicche, carte o rifiuti nel bosco.

Tenetevi a distanza da nidi, tane o buche. Non alzate il tono di voce e non raccogliete animali caduti dal nido. Per tutte le informazioni su cosa fare e cosa non fare in caso di cucciolo ferito o caduto dal nido, leggete l’articolo Cucciolo di capriolo, cosa fare

Alcuni animali possono essere catturati ma sempre tenendo presente il regolamento regionale. Per esempio, nella Regione Piemonte, dal 1 luglio al 30 novembre è possibile catturare rane, mentre per le chiocciole si possono raccogliere solo dal 1 settembre al 31 ottobre.

Pubblicato da Anna De Simone il 14 Ottobre 2017