Come produrre energia elettrica con l’acqua
La corrente elettrica può essere generata con la combustione del gas, con il petrolio oppure attraverso fonti rinnovabili come il vento, il sole, ecc. Ma esiste anche un’altra fonte energetica, una fonte naturale e pulita, con cui si produce energia elettrica: l’acqua.
Maree, onde, correnti marine possono soddisfare il fabbisogno energetico dell’uomo in diversi modi. I sistemi che attualmente sfruttano l’acqua per produrre elettricità sono quello idroelettrico, geotermico e il più all’avanguardia, il sistema del moto ondoso.
Come produrre energia elettrica con l’acqua. Sistema idroelettrico
L’idroelettrico è una modalità di produzione di energia elettrica legata alla risorsa dell’acqua ed è utilizzato in tutto il mondo grazie alla costruzione di dighe.
Per produrre energia elettrica in un impianto idroelettrico bisogna far convogliare l’acqua alla vasca di carico posta a livello superiore: da qui, per mezzo di condotte forzate, l’acqua arriva alla turbina che si trova più in basso. L’energia dell’acqua, passando attraverso la turbina, determina la rotazione del girante della turbina medesima collegato all’alternatore producendo così l’energia elettrica. La potenza elettrica ricavata da un impianto idroelettrico dipendono dalla quantità di acqua convogliata nella turbina, dall’altezza del salto e dal rendimento elettrico del generatore.
Come produrre energia elettrica con l’acqua. Sistema geotermico
La geotermia consiste nell’utilizzare in superficie il calore prodotto dal sottosuolo. La temperatura aumenta circa di 3 °C ogni 100 metri di profondità: in questo caso si parla di gradiente geotermico. Se la temperatura del sottosuolo è elevato, oltre i 150° C, l’acqua in superficie può essere usata sotto forma di vapore per alimentare turbine e produrre elettricità. L’energia meccanica della turbina viene infine trasformata in elettricità tramite un sistema alternatore.
Per alimentare la produzione del vapore acqueo si ricorre spesso all’immissione di acqua fredda in profondità, questo serve per mantenere costante il flusso del vapore. In questo modo si riesce a far lavorare a pieno regime le turbine e produrre calore con continuità. Per estrarre e usare il calore imprigionato nella terra, è necessario individuare le zone dove questo si è concentrato: il serbatoio o giacimento geotermico.
Ecco un progetto per produrre energia elettrica con l’acqua del rubinetto di casa.
Pubblicato da Anna De Simone il 29 Settembre 2012