In agenda abbiamo fissato un colloquio di lavoro ma proprio non sappiamo come comportarci. Oggi, a causa dell’alto tasso di disoccupazione, avere un lavoro stabile sembra una missione impossibile. A maggior ragione, è più che opportuno capire come prepararsi per un colloquio di lavo.Come comportarsi a un colloquio di lavoro? Di certo senza dimenticare a casa la buona educazione, poi è bene essere preparati e attenti ad ogni minimo dettaglio, sia nell’abbigliamento curato, nella stesura del curriculum che nell’atteggiamento con cui ci poniamo.
Ricordiamoci che il curriculum serve a comunicare a un’azienda il nostro profilo personale e professionale così da promuovere la nostra candidatura. Dobbiamo allora pensarlo e predisporlo in modo da catturare l’attenzione del destinatario e produrre l’ascolto. Tuttavia lo stesso curriculum non può essere sempre valido per tutte le occasioni e il testo va modificato, integrato o aggiornato così da rivelarsi “ragionato” e finalizzato all’obiettivo. Magari mostriamo elasticità, offrendoci per aree diverse ma obbligatoriamente affini.
Al colloquio di lavoro dibbiamo dare una buona “prima impressione” perché non avremo una seconda possibilità per farlo. Ecco alcuni consigli che faranno riflettere su come prepararsi per un colloquio di lavoro:
Arriviamo puntuali e annunciamoci.
Diamo una stretta di mano franca e decisa, ma senza ostentare eccessiva sicurezza. Quindi, evitiamo accuratamente di dire parole o frasi come “Piacere”, “Molto lieto”, “Felicissimo”, “Piacere di incontrarla”. Queste frasi sono convenziona ma in realtà non sappiamo ancora se sarà un piacere oppure no, aver fatto quella conoscenza. Pronunciamo il nostro nome non troppo velocemente e non troppo a bassa voce, ma in modo chiaro e comprensibile. Soprattutto diciamolo con un sorriso, perchè sorridere indica apertura e disponibilità all’incontro.
Cosa NON fare al colloquio di lavoro.
Facciamo attenzione alla postura; non sediamoci a peso morto, può rivelarsi un atteggiamento di d’isinteresse, ma nemmeno troppo rigidi senza toccare la sedia con la schiena. Non appoggiamo le braccia alla scrivania. Non gesticoliamo con le mani,non mangiamoci le unghie, non tormentiamo un anello o l’orologio, ma teniamole in grembo (niente braccia conserte).
Cosa fare al colloquio di lavoro. Rivolgiamoci con un tono di voce amichevole e rilassato. Questo è infatti un aspetto molto importante che un’azienda valuta nel momento in cui deve scegliere di inserire una persona per 4-8 ore al giorno in un determinato settore, in stretto contatto con altri dipendenti. Infatti il clima aziendale è largamente condizionato dai rapporti tra colleghi. Manteniamoci tranquilli e sorridenti, capaci di reggere bene lo stress ed evitiamo toni di sfida o di sarcasmo.
Lo scopo di un colloquio di lavoro. Il selezionatore vorrà capire come ragioniamo, come sappiamo interagire, come polemizziamo o sappiamo mediare. Vorrà capire che opinione abbiamo di noi e degli altri, quali sono le nostre aspirazioni e come pensiamo di raggiungerle. Dunque a un colloquio di lavoro mostriamoci collaborativi e attivi.
Come comportarsi a un colloquio di lavoro: domande e risposte. Fondamentale è ricercare minuziosamente tutte le informazioni sull’azienda (assicurarsi di conoscere bene il luogo dove si andrebbe a lavorare). Poniamoci interessati a quel determinato impiego. Chiediamo dell’azienda: mercato, organizzazione, obiettivi nel medio-lungo termine, responsabilità e prospettive della posizione proposta, progetti di formazione e attività di aggiornamento . Argomentiamo le nostre risposte, le opinioni e le scelte, ma stiamo attenti a non parlare troppo: esaurienti sì, ma con buona capacità di sintesi.
Facciamo attenzione alle domande che poniamo. Non assilliamo l’esaminatore, potrebbe trasmettere ansia, soprattutto evitiamo di pressare per sapere l’esito del colloquio o peggio ancora su quanto sarà il compenso.
Per non rischiare di essere venali, si può tergiversare la domanda chiedendo, per esempio, a che livello del CCNL intendono assegnarci, l’importo del compensò sarà poi facilmente deducibile consultando le apposite tabelle; infine, ma non per minore importanza, a un colloquio di lavoro ricordiamoci le buone maniere!
Diamo sempre del “lei” anche se l’interlocutore può avere la stessa età, salutare prima di andar via, ricordandoci di ringraziare per la possibilità offertaci di sostenere il colloquio.
Altri consigli per il pos colloquio di lavoro. Può rivelarsi utile inviare un email o lettera di ringraziamento entro tre giorni lavorativi dal colloquio. Servirà a dare un’impressione positiva e di cortesia verso l’azienda soprattutto perché siamo proprio nel periodo di attesa per conoscere l’esito del colloquio.
a cura di Anna De Simone