Come migliorare la propria voce e sentirsi più sicuri
Si sta attenti a come ci si veste, alla propria pettinatura al numero di capelli bianchi che spuntano, alle eventuali rughe oppure ai brufoli che spuntano sempre quando non devono e dove non è il caso che si mostrino, ma ci si chiede poco come migliorare la propria voce. Eppure, ci aiuterebbe a sentirsi più sicuri. Provare per credere. La voce ha un potere che non tutti conoscono ma che tutti noi “subiamo” senza rendercene conto. Da un lato ha, o può avere, una musicalità che incanta e che mette a proprio agio il nostro interlocutore, può far variare la sua risposta, può fare una prima bella impressione (o meno), può far abbassare i toni di una discussione o anche alzarli.
La voce influisce sul pensiero di chi ci ascolta, e questo è abbastanza ovvio, ciò su cui vogliamo insistere in questo articolo è il fatto che la voce può anche cambiare l’opinione che abbiamo di noi stessi. Certo, non può modificarla del tutto ma aiutare, sì, ad avere maggiore sicurezza quando ci relazioniamo con altri, sia in un tete à tete che in una riunione o in un’uscita di gruppo. Provate a pensarci e, mentre lo fate, continuate a leggere i nostri consigli.
Come migliorare la propria voce e sentirci più sicuri
Partiamo da un dato di fatto. La voce ci accompagna ovunque andiamo e non possiamo cambiarla come fosse una pettinatura. In alcune circostanze addirittura ci rappresenta al 100%, durante una qualsiasi telefonata anche di lavoro, in una riunione telefonica. E’ importante averla, e non diamola per scontato perché c’è chi deve imparare a cavarsela senza, ed è anche importante fare in modo che ci rappresenti e ci supporti in ogni occasione della nostra vita. E’ un output ma non totalmente scollegato da ciò che siamo e pensiamo, quindi lavorare sulla voce significa andare a scavare anche un po’ in noi stessi, magari cambiare alcune nostre abitudini e prendere consapevolezza delle nostre paure e dei nostri punti di forza.
Molto spesso noi per primi non conosciamo tutte le potenzialità della nostra voce, usiamo molti meno toni e intonazioni di quelli che siamo capaci di far fuoriuscire dalla nostra bocca e così ci limitiamo. Sarebbe come non poter gesticolare, cosa che in media come italiani facciamo parecchio, oppure come per un pittore poter utilizzare la metà dei colori esistenti.
A qualsiasi età e qualsiasi sia la nostra attuale occupazione, con qualche esercizio possiamo migliorare la nostra voce e dare una svolta anche alla nostra vita relazionale e lavorativa. Noi restiamo noi, semplicemente impariamo ad esprimerlo con maggior autenticità.
Come migliorare la propria voce: esercizi di respirazione
Prima di pensare ai suoni che emettiamo, impariamo a respirare correttamente con questi esercizi.
- Usiamo il diaframma come facevamo da neonati. Da adulti usiamo solo la parte più alta dei polmoni ma cominciamo a farci caso e a gonfiare ogni volta anche la pancia e non solo il torace. Chiaro che non possiamo trascorrere la nostra giornata in questo modo ma dedichiamo 3 minuti alla respirazione con diaframma. Giorno dopo giorno ci sembrerà più nostra.
- Occhio alla postura. Per respirare meglio ed emettere suoni più naturali, è molto importante la posizione. Mettiamoci a piedi nudi con un libro in testa e proviamo a camminare senza farlo cadere. Non è un esercizio per imparare a sfilare in passerella, bensì per imparare a stare ben dritti.
- Non blocchiamo gli sbadigli. Sono un’ottima opportunità per provare ad emettere suoni per noi inconsueti
Canticchia ogni giorno. Il termine tecnico sarebbe vocalizzare, emettendo suoni di vario tipo, esplorando più toni possibili. Bastano pochi minuti al giorno, sotto la doccia oppure altrove.
Come migliorare la propria voce e comunicare meglio
Con questi esercizi abbiamo certamente migliorato la nostra capacità di produrre suoni e di dominarli. Cerchiamo di utilizzare queste potenzialità in modo utile e concreto, quando ci relazioniamo con gli altri. In particolare ci sono alcune situazioni, non so se vi è mai capitato, in cui si ha proprio l’impressione di non essere ascoltati o che la nostra voce sia sommersa dalle altre. Invece di arrabbiarci, proviamo a proporci in un altro modo, con un diverso registro.
La voce nasale o quella di gola, spesso risultano meno ascoltate di quella che proviene dal torace. Anche il timbro è importante, cerchiamo di non essere monotoni ma di avere ritmo ed inserire delle variazioni di tono, di volume. Non ci si chiede di cantare, certo, ma di aiutarci con la voce ad esempio ad evidenziare i passaggi essenziali del nostro discorso.
Solo sperimentando tutto ciò potrete proseguire la vostra crescita andando ad affinare la tecnica. Molto importante è essere consapevoli delle diverse reazioni che la nostra voce di volta in volta suscita e da lì partire per affrontare altri step di miglioramento. Non c’è voce poco armoniosa, troppo squillante o gracchiante, che non possa essere corretta e addolcita.
Ricordiamoci però che una certa caratteristica della voce è sempre strettamente legata a ciò che stiamo provando dentro, che lo ammettiamo o meno. Sarebbe quindi opportuno anche chiedersi cosa vorremmo “buttar fuori” a parole e non ci permettiamo di farlo. Una affermazione dolce fatta con voce dura, provoca una terribile distonia, meglio essere coerenti e lasciare che la nostra voce, nei limiti dell’educazione, racconti cosa stiamo provando.
Pubblicato da Marta Abbà il 24 Settembre 2019