Come lavarsi le mani
Come lavarsi le mani, come non farlo, più che altro, visto che è ad oggi il modo più semplice ed efficace per proteggere la nostra salute, e anche quella di chi ci sta vicino. E’ un gesto piuttosto banale ma essenziale, il più idoneo ed efficace, oserei dire, per prevenire la trasmissione delle infezioni.
Come lavarsi le mani in modo corretto non è affatto difficile da imparare ma non sottovalutiamo la questione. Basta poco, una distrazione o un passaggio trascurato, per compromettere l’efficacia di questa abitudine eccellente.
E’ importante detergersi le mani prima e dopo essere stati in ambienti molto frequentati, ma non solo, ci sono molte altre occasioni meno scontate in cui, chi per fretta chi per pigrizia, non lo fa. O non accuratamente come si dovrebbe.
Lavarsi bene le mani è importante
Senza andare in panico, ma constatiamo ogni giorno che siano circondati da germi: si spostano facilmente tramite acqua, oggetti, esseri viventi e particelle di polvere e appena trovano un ambiente ideale non solo vi si insediano ma anche si moltiplicano, molto velocemente. Le mani sono un ambiente ideale, entrando in contatto con oggetti, animali e alimenti che pieni di microrganismi, tra questi non tutti sono “cattivi”, anzi, per la maggior parte sono innocui. Alcuni, però, si rivelano patogeni e possono portare ad esempio il colera, l’ascaridiasi, la salmonellosi e l’epatite A.
Questo nei Paesi dove vige una scarsa igiene, generale e personale, dalle nostre parti possiamo ritenerci fortunati e limitarci a temere malattie come il raffreddore, la toxoplasmosi, la congiuntivite, gli ossiuri o le comunissime influenze intestinali. Poco piacevoli, certo, ma molto meno gravi.
Lavarsi bene le mani è importante quindi perché le cellule più esterne dell’epidermide si trovano colonizzate da batteri e funghi che formano una flora batterica assolutamente da eliminare. E’ il primo ed essenziale gesto per abbattere il rischio di infezioni.
Come lavarsi bene le mani
Scordiamoci il risciacquo veloce, impariamo come lavarsi le mani sul serio, senza perdere tempo ma neanche l’occasione di proteggerci con un gesto banale. Innanzitutto per aumentare l’efficacia del lavaggio, togliamoci anelli, braccialetti e quanto di simile: non fanno che aumentare il numero di microrganismi presenti.
Per iniziare a capire come lavarsi le mani usiamo acqua preferibilmente tiepida se non calda e un buon sapone, bagniamo accuratamente le intere mani spingendoci sui polsi, passando su palmi ed dorso, tra le dita, sotto le unghie. Con il sapone è necessario sfregare tutte queste superfici in modo accurato e poi risciacquare abbondantemente.
Per asciugare le mani, va usata una apposita carta usa e getta, oppure un asciugamano pulito e non passato da chissà che mani altrui, altrimenti siamo da capo. Nei bagni pubblici troviamo dispositivi ad aria calda di vario tipo, ma vanno bene. Un accorgimento, soprattutto se non siamo a casa nostra e c’è il rubinetto “vecchia maniera” con le manopole: le mani vanno protette con la carta usa e getta quando, appena pulite, le usiamo per chiudere l’acqua.
Se vogliamo evitare noiose irritazioni, o sentiamo che il detergente usato è particolarmente aggressivo, nulla ci vieta di passare della crema idratante dopo il lavaggio, ma è un passaggio facoltativo del manuale su come lavarsi le mani.
Lavarsi le mani: quanto tempo ci vuole
Non c’è un tempo preciso, per cui cronometrarsi, in modo da essere certi di mostrare di sapere come lavarsi le mani, ma alcune fasi della pulitura hanno dei tempi consigliati. Ad esempio nel momento in cui,con il sapone, sfreghiamo le mani tra loro, polsi e unghie comprese, deve durare almeno 20 secondi: sembra poco ma vedrete che rispetto alla media che si vede in giro, è molto! Anche la fase dell’asciugatura richiede il suo tempo: almeno lo stesso, ma per evitare screpolature anche 30-40 secondi possiamo regalarceli. Dipende anche dal materiale che stiamo utilizzando, se carta o asciugamano.
Oltre alla durata, e al come lavarsi le mani, è necessario precisare anche il quando. Dovrebbe essere intuitivo ma non lo è sempre. Qualche suggerimento: prima di maneggiare alimenti, di toccare una ferita, di applicare o rimuovere le lenti a contatto. E anche dopo essere stati alla toilette, dopo aver mangiato cibo crudo, in particolare carne o pesce, dopo aver soffiato il naso, tossito o starnutito. E ancora se si toccano animali, rifiuti, persone, pannolini, oggetti vari. Più banalmente dopo un viaggio in metropolitana dopo esserci attaccati ad una qualsiasi delle superfici di appiglio.
Istruzioni per lavarsi le mani con acqua e sapone: l’infografica del Ministero della Salute
L’immagine racconta meglio di manuali di 1000 pagine, con pochi passaggi, come lavarsi bene le mani. Il problema di pone però in assenza di acqua: si può ricorrere ai cosiddetti hand sanitizers, moderni e speciali saponi a base alcolica per lavare le mani a secco.
Teniamone a portata di mano e poi basta versarne pochi millilitri e sfregare palmo e dorso di ciascuna mano, fino a completa asciugatura, il tutto deve durare almeno un minuto. L’infografica del Ministero su come lavarsi le mani si è scordata una importante precisazione che farà di noi persone pulite e cortesi. Quando abbiamo ospiti, ricordiamoci di lasciare nel bagno a disposizione del sapone appena scartato e un asciugamano pulito.
Giornata Mondiale dell’igiene delle mani
Il 5 maggio è una importante ricorrenza, proclamata anche ufficialmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: è la Giornata Mondiale per la promozione dell’igiene delle mani. L’occasione per ricordare a tutti che sapere come lavarsi bene le mani è importante. E soprattutto si impara come lavarsi le mani in pochi secondi, e ne vale la pena, il problema è poi applicare quanto detto e letto, ogni minuto, anche quando abbiamo fretta, quando non c’è un lavabo a portata di mano, o c’è la coda in autogrill davanti a noi.
Salviettine antibatteriche per disinfettare le mani
Quando siamo in giro, non è necessario impazzire per trovare un bagno. Possiamo comunque essere ligi al ”Come lavarsi le mani bene” munendoci di salviettine antibatteriche. Con 12 euro se ne trovano confezioni di quelle senza alcool che puliscono e disinfettano le mani in un unico gesto, confezionate una a una comode per un viaggio ma anche solo da tenere in borse e zaini.
Gel igienizzante per le mani: Amuchina
Una alternativa, secondo me meno pratica ma c’è chi la preferisce, è l‘Amuchina, gel igienizzante specificatamente studiato per pulire a fondo la pelle delle mani. La particolarità è che non è necessario risciacquare le mani perché questo prodotto contiene agenti ad elevata azione antisettica, agisce in 15 secondi, costa 6,5 euro e lascia le mani anche morbide e profumate.
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Pubblicato da Marta Abbà il 30 Aprile 2016