Può l’energia solare essere immagazzinata e funzionare di giorno e di notte? Uno dei problemi dell’energia solare riguarda la conservazione, quando il sole non c’è si rischia di rimanere senza energia. Un adeguato metodo di stoccaggio è ancora difficile: le batterie per immagazzinare energia solare sono molto costose e peggio si degradano molto rapidamente. Ma le cose fortunatamente stanno cambiando, non a caso ci sono vari metodi che consentono di immagazzinare l’energia solare.
Come immagazzinare l’energia solare, le batterie
Sul mercato esistono batterie ad hoc che consentono di immagazzinare grandi quantitativi di energia solare. Ecco due esempi:
Come immagazzinare l’energia solare con il diamante fotovoltaico
Già da qualche anno l’ENEL in collaborazione con l’Università di Pisa e la provincia di Firenze sta usando, una sorta di diamante fotovoltaico. È una struttura a dodecaedro che si trova a Pratolino e può accumulare l’energia fotovoltaica non immessa in rete sotto forma di idrogeno.
Come funziona?
Ci sono 38 pannelli fotovoltaici installati sulla struttura che producono energia sfruttando direttamente il sole. La parte non utilizzata durante il giorno, viene accumulata sotto forma di idrogeno tramite celle a combustibile che possono essere utilizzate di notte.
Durante la fase diurna l’energia solare è catturata dai pannelli fotovoltaici e convertita in energia elettrica a bassa tensione (48Vcc) per l’alimentazione delle utenze. La parte di energia non utilizzata è inviata a un elettrolizzatore che la usa per dividere l’acqua in ossigeno e idrogeno successivamente accumulato in un apposito serbatoio.
Durante la fase notturna viene utilizzata l’energia prodotta e stoccata durante il giorno grazie a una cella a combustibile che trasforma l’energia chimica contenuta nell’idrogeno in elettricità. In questo modo verrà assicurata l’alimentazione continua delle utenze.
Come immagazzinare energia solare con la tecnologia ad aria compressa
Grazie al progetto “Light Sail Energy” con a capo lo scienziato Danielle Fong si sta lavorando allo sviluppo di una tecnologia ad aria compressa in grado di immagazzinare l’energia rinnovabile che non viene usata.
In che consiste?
Consiste nell’utilizzare l’energia prodotta dal pannello solare per alimentare un compressore che pompa aria dentro un serbatoio. Per riutilizzare l’energia prodotta basta far uscire l’aria e usarla per alimentare un generatore di elettricità. Uno dei problemi principali dell’energia ad aria compressa è la sua efficienza visto che il calore creato dal processo viene comunque perduta. In questa prospettiva entra in gioco il progetto della Light Sail Energy.
Per ottenere il massimo da questo tipo di energia, si è scoperti che l’unica cosa da fare è tenere costante la temperatura sia in compressione che in espansione, per cui viene immessa dell’acqua per cercare di stabilizzare la temperatura. Questa è l’idea principale da cui è partito tutto il progetto. Il progetto è entrato nella fase di sviluppo pratico, sarà possibile consegnare il primo prototipo già per la fine del 2013.
Come immagazzinare energia solare con l’elettrolisi
Alcuni ricercatori della University of Wisconsin-Madison hanno trovato un metodo per selezionare catalizzatori utili a creare e immagazzinare energia solare. La ricerca è pubblicata sulla rivistaAngewandte Chemie. Questo metodo consiste nel trasformare alcune sostanze, come l’acqua , l’anidride carbonica e altre in sostanze che possono immagazzinare energia solare attraverso un processo di elettrolisi.
L’unico problema è il reperimento di elettrocatalizzatori che siano efficaci, facilmente reperibili ed economici. Il sole è senza dubbio la fonte di energia più grossa del pianeta. Si è vero il sole non splende sempre ma siamo fiduciosi che a breve in ogni casa con impianto solare ci sarà la possibilità di accendere un interruttore anche di notte.