Come ibridare una pianta: le istruzioni per incrociare due piante e creare gli ibridi più adatti alle proprie esigenze.
Gli amanti del giardinaggio che raggiungono una fase più evoluta, potrebbero porsi domande sulla ibridazione vegetale o più semplicemente, su come fare incroci tra piante. In questa guida vi spiegheremo come ibridare una pianta e le medesime istruzioni si possono usare per incrociare piante di peperoncino così come per ibridare rose o orchidee.
Piante ibride, cosa sono
Le piante ibride sono il risultato di un incrocio tra semi per ottenere determinate caratteristiche. In genere si parla di piante ibride F1 per identificare la prima generazione di un incrocio tra due diverse specie o varietà botaniche.
Con l’ibridazione vegetale si usano due linee riproduttive della stessa specie (dette linee pure) che si differenziano per particolari caratteristiche.
Le due linee riproduttive si coltivano per diverse generazioni, semina dopo semina, in due luoghi separati per evitare contaminazione genetica. A ogni generazione si selezionano, all’interno della popolazione delle piante coltivate, due linee per lo stesso “carattere” ricercato.
Come ibridare una pianta
In questo paragrafo vedremo come creare ibridi di piante incrociando due differenti specie di Phalaenopsis. La medesima tecnica di ibridazione vegetale che vedremo in questo paragrafo potrà essere applicata per incrociare piante di peperoncino, per ibridare rose o incrociare due piante.
Linee pure
Per ottenere un ibrido F1 dalle caratteristiche che intendete “conservare”, ricordate che dovete prelevare il materiale genetico (polline) da linee pure. Potete ottenere linee pure con un gran numero di incroci tra piante dalle stesse caratteristiche oppure rivolgendovi presso un vivaio specializzato. La medesima tecnica può essere applicata anche con piante che non sono “linee pure”. Se usate piante non selezionate da linee pure, la variabilità di espressione genetica, con molte probabilità, non vi restituirà il risultato sperato.
Impollinazione artificiale
Si inizia con una “impollinazione manuale“. In pratica dovete prelevare i pollini da una specie e depositarli, con molta precisione, nel fiore della seconda pianta.
In base alla specie in questione, per prelevare il polline potrebbe servirvi una stecca, un sondino o una pinza di precisione, solo per alcune specie, quelle dal polline più abbondante, si può usare il pennellino.
Per piante come l’orchidea o il peperoncino, potrebbero essere più indicate sondini e pinze di precisione sia per prelevare il polline, sia per eseguire l’impollinazione manualmente. Per farvi un’idea di ciò che vi serve vi invito a consultare le due pagine Amazon con gli strumenti utili all’impollinazione fai da te per ibridare piante.
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Durante la fioritura, prelevate il polline da una pianta e immettetelo nel fiore della seconda pianta. Se l’impollinazione ha avuto successo, si formerà una capsula contenente i nuovi semi.
Nel caso dell’orchidea, vi basterà soffiare, con molta delicatezza, sulla capsula per raccogliere i semi su un tovagliolo.
Fate germogliare gli incroci ottenuti
In laboratorio, le piante vanno tenute sempre separate l’una dall’altra e in ambienti privi di contaminazione: solo così potete essere sicuri che è stato il vostro polline a fecondare il fiore della seconda pianta!
I semi prelevati, sempre in laboratorio, vengono fatti germogliare in un incubatoio, posti in sospensione in un substrato in gel. In ambito domestico, potete far germinare i nuovi semi in un semenzaio qualunque. Fate germogliare i semi e trapiantate le vostre piante ibride quando si saranno sufficientemente sviluppate.
Tra i vari semi fatti germinare, selezionate le piante che hanno le caratteristiche desiderate per fare nuovi incroci.