Nel momento in cui si decide di acquistare un’auto nuova e si deve rottamare la propria vecchia auto, mille dubbi sorgono in mente su come funziona la rottamazione auto, sui documenti da presentare e su cosa prevede la legge in merito.
Al contrario di ciò che si pensa, la rottamazione di un’auto è un procedimento abbastanza semplice e non troppo dispendioso. Basterà distinguere l’iter da seguire a seconda che si decide di rottamare la propria auto perché intenzionati a comprarne una nuova o se si vuole procedere alla rottamazione senza acquistare alcun veicolo nuovo.
Nel primo caso basterà consegnare il veicolo direttamente al concessionario, mentre nel secondo caso sarà necessario consegnarlo a un centro di raccolta autorizzato e presentare la richiesta di cessazione della circolazione per demolizione in modo che il veicolo venga cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Cosa significa rottamare un’auto
Rottamare un’auto vuol dire demolirla o comunque eliminarne la possibilità di circolare. Proprio per questo, quando si procede alla rottamazione, sia che si consegni l’auto al concessionario per l’acquisto di una nuova auto, sia che si consegni ad un centro di raccolta autorizzato, occorre cedere anche la targa anteriore e posteriore, la carta di circolazione e il certificato di proprietà. È importante richiedere inoltre all’ACI una visura che certifichi l’assenza di eventuali fermi amministrativi e, ovviamente, comunicare l’imminente rottamazione alla propria assicurazione in modo che venga rimborsato il residuo premio assicurativo già anticipato o in modo che la polizza venga trasferita sul nuovo veicolo da acquistare.
Perché rottamare un’auto
Rottamare un’auto è importante per diverse ragioni: innanzitutto la rottamazione di un’auto permette di smaltirne in sicurezza i singoli componenti e le singole parti, poi c’è anche da considerare che le parti ancora funzionanti possono essere destinate al mercato dei ricambi auto usati e quindi donare loro nuova vita e, ragione ancor più importante, rottamare un’auto è un’azione finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente. La demolizione di un’auto presso i centri autorizzati, infatti, prevede la separazione dei rifiuti speciali e pericolosi che vengono inviati a presso discariche di smaltimento autorizzate, mentre tutte le parti in plastica, vetro o acciaio viene riciclato o frantumato per dar vita al cosiddetto car fluff.
Quanto costa rottamare un’auto
Rottamare un’auto è un procedimento gratuito, tuttavia ci sono alcuni costi burocratici previsi dalla legge che vanno saldati: in particolare, la parcella ACI che ammonta a circa € 13,00 e l’imposta di bollo che ammonta a € 32,00 nel caso in cui la richiesta di rottamazione sia seguita dal certificato di proprietà o a € 48,00 se la richiesta è associata al modello NP3B. Se la rottamazione avviene per l’acquisto di una nuova auto, invece, non sono previsti costi.
A chi rivolgersi per rottamare un’auto
Esistono diversi centri specializzati che si occupano di rottamazione auto ed è importante affidarsi a centri certificati e autorizzati che non facciano lievitare i costi per la rottamazione e che procedano secondo la legge. Roma Car 2020 offre il servizio di rottamazione auto gratuita in ogni città d’Italia e si occupa di gestire ogni fase logistica e burocratica della rottamazione auto eliminando ogni incombenza per l’utente.
Dotato di certificazione ISO 9001, il centro specializzato in autodemolizioni gratis Roma Car 2020 offre inoltre la possibilità di usufruire del ritiro a domicilio dell’auto o di qualsiasi mezzo da rottamare, permette la consegna immediata al cliente del certificato di rottamazione, sollevandolo in tal modo da qualsiasi responsabilità fiscale o amministrativa, prevede il trasporto presso il centro demolizione autorizzato dal Comune, dalla Provincia o dalla Regione, si occupa della consegna all’ACI di documenti, targhe e richiesta di cessazione dalla circolazione per demolizione e si occupa anche della cancellazione del veicolo dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Affidandosi a ditte professionali e certificate non si corre alcun rischio e si ha la possibilità di affidare loro ogni fase della demolizione e ogni incombenza relativa alla rottamazione auto.
Rottamazione scooter
Così come per le auto, la rottamazione avviene anche per scooter, moto e ciclomotori in generale. Le motivazioni che spingono alla rottamazione di uno scooter sono identiche a quelle per cui si demolisce un’auto: il veicolo è troppo vecchio o si desidera acquistarne uno nuovo. Prima di procedere alla rottamazione di scooter e moto è importante conoscerne la cilindrata e la classificazione del veicolo distinguendola tra motociclo e ciclomotore. I ciclomotori, infatti, non sono registrati al PRA e quindi seguono un iter per la demolizione più semplice con costi inferiori.
Il procedimento per la rottamazione di scooter 125 cc o 150 cc prevede innanzitutto la consegna del veicolo ai centri autorizzati o al concessionario se si intende comprare uno scooter nuovo; insieme al veicolo vanno consegnati anche la targa, la carta di circolazione e il certificato di proprietà. I costi sono identici a quelli relativi alla demolizione di un’auto.
Nel caso di rottamazione scooter fino a 50 cc occorre invece presentare la richiesta di radiazione per demolizione agli uffici della Motorizzazione Civile su modello TT 2118, insieme al proprio documento di identità e codice fiscale, certificato di circolazione e documentazione rilasciata dal centro di demolizione. I costi sono leggermente inferiori e prevedono un versamento di € 10,20 sul c/c postale 9001 e di € 32,00 sul c/c postale 4028.