Come funziona il vuoto a rendere: i meccanismi che regolano il vuoto a rendere per risparmiare denaro e risorse preziose per l’ambiente.
Il vuoto a rendere è un sistema che permette il riutilizzo delle confezioni evitando, dunque, che finiscano in discarica. E’ una forma di riciclo dai molteplici vantaggi economici e ambientali.
Vuoto a perdere o vuoto a rendere
Quando si parla di lattine o imballaggi in materiale plastico, il termine che si usa è vuoto a perdere, si tratta pur sempre di materiali riciclabili (alluminio e PET) ma che hanno un peso maggiore sull’ambiente rispetto alle bottiglie di vetro, il vuoto a rendere.
I vuoti a perdere sono solitamente materiali usa e getta, anche se alcune aziende producono vuoti a perdere che in realtà potrebbero essere riutilizzati, si veda il caso dei barattoli di Nutella, sono pur sempre in vetro (e potenzialmente vuoti a perdere) ma non vi è alcun meccanismo di recupero, fatta eccezione per il riciclo creativo operato da individualmente dai cittadini e ai barattolini di Nutella a forma di bicchiere).
Solo in rari casi la locuzione “vuoto a rendere” accompagna le bottiglie PET, di solito queste vengono conferite nella raccolta differenziata della plastica ma alcuni produttori hanno sperimentato il riutilizzo diretto delle bottiglie di plastica. Si è osservato che una bottiglia in PET arriva a essere riutilizzata fino a 20 volte
Vuoto a rendere, vantaggi economici
Una bottiglia di vetro, con il sistema del vuoto a rendere, può essere riutilizzata fino a 40 volte così da risparmiare risorse preziose come materie prime ed energia.
Le bottiglie a rendere in vetro possono essere riportate dal consumatore e poi riempite nuovamente da 30 a 40 volte circa, in realtà una bottiglia, nelle condizioni ideali, può affrontare fino a un massimo di 50 cicli di utilizzo, dopodiché potrà essere riciclata come vetro.
Una bottiglia di vetro, nuova, contiene dal 60 all’80 per cento di vetro riciclato.
Vuoto a rendere, vantaggi ambientali
Il primo vantaggio è il risparmio di risorse vergini e il risparmio energetico connesso alla produzione di bottiglie nuovo. I processi produttivi industriali provocano danni all’ambiente, nel caso delle bottiglie di vetro si parla in particolare di inquinamento atmosferico e idrico.
Un secondo vantaggio è connesso alla minore produzione di rifiuti. Un terzo vantaggio ambientale sta nei tagli del trasporto merci: la gran parte di aziende utilizza il vuoto a rendere con i propri prodotti e con le consegne ai clienti-distributori, in questo modo si evitano lunghi trasporti e di conseguenza anche le emissioni di CO2 connesse.
Il vuoto a rendere ancora più efficiente
Se pensate che i 30 – 40 cicli di vita affrontati dalle bottiglie di vetro siano il non plus ultra del vuoto a rendere vi sbagliate. Le bottiglie di policarbonato a rendere possono essere riutilizzate fino a un massimo di 80 cicli. Il policarbonato può essere considerato, così, un imballaggio ecologico e pratico con buone qualità per lo stoccaggio, basso peso, resistenza e mantenimento della qualità del contenuto.
Come funziona il vuoto a rendere
Il vuoto a rendere per i cittadini
In genere, chi acquista il prodotto in vuoto a rendere paga una cauzione che viene resa al momento della restituzione. Un esempio pratico: un utente compra una bibita che paga 1,25 euro compresa di bottiglia di vetro. Nel momento in cui l’utente decide di restituire la bottiglia gli sarà restituita la somma di 25 centesimi che è servita da cauzione.
In Germania, il sistema del vuoto a rendere è molto diffuso nella cultura cittadina. Ci sono persone che raccolgono bottiglie di birra da presentare al supermercato per ottenere la restituzione della cauzione. In questo contesto, un altro vantaggio ambientale prevede strade e zone pubbliche più pulite!
La cauzione e la restituzione del vuoto
La cauzione che il cliente paga per la bottiglia ammonta, solitamente,, da 15 fino a 25 centesimi per “vuoto”. Il “vuoto” va reso pulito e l’utente dovrà fare attenzione a non danneggiare le bottiglie. Qualora la bottiglia dovesse essere danneggiata non potrà più essere resa e dovrà essere differenziata con la raccolta del vetro.
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